04 settembre 2024

Artecinema 2024: a Napoli, cinque giorni di film dedicati ad arte e architettura

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Il Festival Artecinema torna a Napoli con la 29ma edizione: proiezioni non-stop di documentari su arte contemporanea, fotografia e architettura, con anteprime mondiali e incontri con gli autori

Nam June Paik - Moon is the Oldest TV

Cinque giorni all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia e all’architettura contemporanea. Dal 16 al 20 ottobre 2024, Artecinema torna ad animare i teatri storici di Napoli, con una selezione di documentari internazionali di nuova produzione, presentati dagli stessi registi, artisti e produttori. Come da tradizione, anche per questa 29ma edizione del festival, curata da Laura Trisorio, la serata inaugurale si terrà martedì, 16 ottobre, al Teatro San Carlo, per proseguire fino al 20 ottobre al Teatro Augusteo, con proiezioni gratuite e no stop dalle 16:30 alle 23:30, molte delle quali in anteprima mondiale, europea o nazionale e divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia.

Jeff Koons, Un ritratto privato, Balloon Dog, da serie Celebration, Olio su tela, 1995-1998

La serata al Teatro San Carlo si aprirà con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dall’ artista stesso e da Tasha Van Zandt, racconta le storie di circa 50 uomini, tra detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.

THE WARHOL EFFECT, ph Lidija Hauck

Tra gli altri film in programma ad Artecinema 2024: Arte povera. Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Beyond the White Cube di Giulia Magno; Emilio Isgrò: autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo; Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic (anteprima europea); Nam June Paik – Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim; Pussy Riot, Rage Against Putin di Denis Sneguirev; Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson; Taking Venice (Robert Rauschenberg) di Amei Wallach; The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo; The Soul of Art sul collezionista Werner Merzbacher; The Space Between (Serena Scapagnini); The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood (anteprima italiana); We the Others. Quarant’anni di collaborazione nel design: vita e opere dei fratelli Campana di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni. Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.

Taking Venice

Come di consueto, il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.

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