Dalla sua prima edizione del 2018, ARTEPARCO continua a tessere un indistricabile rapporto tra arte contemporanea e natura, grazie a un’idea dell’imprenditore e comunicatore abruzzese Paride Vitale. Ad ARTEPARCO 2023 protagonista è il collettivo artistico Accademia di Aracne. L’iniziativa è patrocinata dal Ministero dell’ambiente della sicurezza energetica e supportata da partner sensibili alla salvaguardia dell’ambiente. BMW Italia e Sky Arte con il loro impegno verso la sostenibilità e l’attenzione dedicata all’arte e alla cultura in tutte le sue forme. GORE-TEX, azienda leader nella produzione di capi outdoor da sempre attenta alla protezione del pianeta, che alle nuove tecnologie per l’abbigliamento tecnico affianca nella produzione il riuso anti spreco. Woolrich Outdoor Foundation con la mission di sostenere iniziative volte alla tutela ambientale.
Per questa sesta edizione di ARTEPARCO Accademia Aracne ha pensato a un’opera da inserire all’interno delle Foreste Vetuste del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che si va ad aggiungere a quelle degli artisti delle edizioni precedenti Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi e Valerio Berruti. Totemi nasce da un’idea dell’Accademia Aracne che, guidata da Shirley Rowlands, ai grandi alberi di faggio nel Parco ha associato i pali totemici dei nativi americani. Simbolo di connessione tra uomo e natura, l’elemento del totem prende forma nei volti di sedici specie animali che abitano il Parco. In un disegno stilizzato, ricamato a mano e pieno di colori, Totemi si compone delle trame realizzate dalle mani delle venticinque donne del collettivo artistico Accademia Aracne.
Totemi è un’opera di yarn bombing, arte urbana che si caratterizza per l’uso di tessuti o stoffe colorate, però in questo caso inserita in un contesto naturale. Seguendo i sentieri C1 e C2 all’interno del Parco si giunge al cospetto di questi due faggi di cui il lavoro del collettivo ricopre una superficie lunga circa dieci metri. L’artigianalità e il lavoro femminile sono le due componenti principali di quest’opera, portavoce di una tradizione preziosa e antica molto diffusa nelle terre d’Abruzzo, dove le donne in passato lavoravano riunite a pizzi e merletti, con lo strumento del tombolo.
ARTEPARCO aspira a essere un vero e proprio museo a cielo aperto. L’unicità, oltre che nel coinvolgimento degli artisti che entrano in dialogo diretto con il territorio, si trova nella sinergia con le realtà locali, prima fra tutte quella del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Soprattutto grazie all’approvazione e al supporto dell’ente Parco, in collaborazione col brand di profumi PARCO1923 è possibile portare gli artisti e il loro lavoro all’interno di un’area protetta, con cura e consapevolezza. Lo scopo condiviso: accogliere l’arte contemporanea come strumento di valorizzazione e al tempo stesso input alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente.
Così, se da una parte ARTEPARCO diffonde il senso del Parco come una “casa comune”, dall’altra ha anche il merito di dar luogo a uno scambio tra arte e natura. Con ARTEPARCO gli appassionati di montagna si avvicinano all’arte contemporanea e viceversa: «vogliamo dare la possibilità di vivere e conoscere questo territorio incredibile in un modo diverso, creando un’esperienza unica che coinvolga natura, arte, cultura» ha affermato Paride Vitale.
Grazie alla collaborazione degli operatori del Parco Nazionale, Accademia di Aracne ha potuto lavorare nel pieno rispetto del contesto naturale in cui si inserisce la sua opera. Gli alberi di Totemi sono stati scrupolosamente selezionati, il ricamo progettato affinché li abbracciasse senza però disturbare loro e l’ecosistema di cui fanno parte. Infatti, ARTEPARCO mette l’accento sull’importanza di un territorio ricchissimo, quello con più biodiversità in tutta Europa. Territorio di cui è possibile andare alla scoperta grazie a guide esperte – come quelle di Wildlifeadventures – profondamente legate a questo bene comune.
Ogni anno con una nuova opera permanente, ARTEPARCO lascia la sua impronta artistica che rinforza il legame tra l’immagine contemporanea e le tracce di un passato secolare di cui si ha memoria in ogni centimetro di natura. Il paesaggio si arricchisce con nuove forme, battezzate dai concerti all’aperto che accompagnano le inaugurazioni e che hanno visto per questa edizione la partecipazione del duo Colapesce e Dimartino.
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