Barry X Ball (1955), scultore di New York tra i più innovativi del nuovo millennio nella sua pratica di rivisitarela storia dell’arte, investigare il concetto di stile e insieme preservare nell’opera seriale la sua ’unicità e la poetica attraverso tecnologie sofisticate di riproduzione digitali, per trasformarla in qualcosa di diverso e originale. Il maestro di scultura di fama internazionale, vuole superare la distinzione tra classico e contemporaneo, rivisita il passato con differenti tecnologie, e dal 2012, sta realizzando un Catalogue Raisonnè, un progetto ambizioso che prevede la scansione 3D di tutte le opere di Medardo Rosso. A Venezia nell’ambito del Muve (Fondazione Musei Civici Venezia), giunto alla quarta edizione, con mostre, eventi e performance in dialogo serrato tra antico e contemporaneo, in concomitanza con la 58° Biennale di Art Visive, a Cà Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna sono esposte ripetizioni davvero “uniche”. In questa prestigiosa sede affacciata sul Canal grande si trova uno dei nuclei più ampi, tra cui La portinaia (1883), Bambino alle cucine economiche (1893) e la misteriosa Madame X (1896), e nella Sala Dom Perignon, fanno capolino dieci sculture realizzate dall’artista americano, con l’ausilio della tecnologia CNC (computer a controllo numerico), che irradiano un’energia ipnotica. La mostra a cura di Elisabetta Barisoni in collaborazione con Studio Barry X Ball, New York e Fergus McCaffery Gallery, non riproduce soltanto le sculture in cera di Medardo Rosso, ma nei dettagli crea forme autonome, plasmate con materiali diversi, dalla calcite dorata all’onice iraniano rosa bianco, fino a materiali trasparenti, come l’onice bianco messicano che presenta cavità contornate.
Queste sculture trasudano di un fascino indescrivibile che nulla tolgono al valore di quelle originali di Medardo Rosso, e vanno oltre la riproducibilità tecnica. Molti materiali preziosi non furono utilizzati in passato in scultura perché potevano frantumarsi sotto i colpi dello scalpello, mentre è possibile tagliarli con strumenti diamantati oggi in uso o riprodurli a computer in 3 D. Delle sue opere incanta l’assoluta raffinatezza di esecuzione, la valorizzazione del rapporto tra l’opera e lo spazio, e l’armonia tra sperimentazione di nuove tecnologie e la purezza formale, in cui la protagonista è la luce, diafana ed evanescente che le sculture emanano. Nel 2018, per Milano, Barry X Ball ha replicato la Pietà Rondanini di Michelangelo, un ‘opera d’arte autonoma con materiali lapidei e cromaticamente appariscenti, con alcune varianti dall’iconografia michelangiolesca. La sua Pietà, con i suoi trenta metri di altezza, è la prima opera monumentale concepita come evento complementare alla mostra di Barry X Ball, ospitata a Villa Panza a Varese, nel 2018. Il ritratto di Giuseppe Panza di Biumo, realizzato tra il 1998 e il 2001, è in assoluto la prima opera in marmo a essere prodotta con nuovi strumenti tecnologici, diffusi nel nuovo secolo nella produzione scultorea come nel design.
Jacqueline Ceresoli
mostra visitata il 9 maggio
Dal 9 maggio al 25 settembre 2019
Barry X Ball Medardo Rosso Project, Catalogue Raisonne’
Cà Pesaro- Galleria Internazionale di Arte Moderna
Santa Croce 2076, Venezia
Info: capesaro@fmvenezia.it
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