Beatrice Pediconi, Nude – z2o Sara Zanin Gallery

di - 27 Marzo 2021

Un white cube allestito con opere quasi interamente bianche che inizialmente fa pensare a Le Vide, ma avvicinandoci alle immacolate carte possiamo scorgere aliti impalpabili di colore. Sembrano disegni, forse acquerelli, pitture iperminimaliste, però l’artista ci parla di fotografia… com’è possibile? Dopo cinque anni a New York, Beatrice Pediconi si trova bloccata a Roma nella primavera del 2020. Il lockdown diventa per lei occasione di approfondire la ricerca sull’uso della tecnica dell’emulsion lift e su una riflessione intorno al medium fotografico. Fino a che punto si può decostruire una stampa prima che questa si disintegri? Fin dove arriva la capacità della pellicola di conservazione della memoria prima che questa venga dimenticata, prima che il suo soggetto acquisti significato nuovo per noi o dopo di noi? Ritrovando vecchie polaroid scartate, le era nata un’idea di manipolazione della pellicola in forme inesplorate, di spinta ai limiti delle possibilità materiali e concettuali del mezzo. Questo sentire diventa atto in Pediconi nel fare a pezzi le proprie stampe e immergere le striscioline ricavate in acqua, fino a che lo strato di colore non si alza dal supporto, per poi catturarlo con un pennello. A questo punto, l’emulsione fotografica si fa impalpabile come seta e fuori dall’acqua non potrà sopravvivere se non la si trasferisce subito in una seconda vasca, dove si imprimerà spontaneamente nelle fibre di un foglio vuoto.

Beatrice Pediconi, Nude, Installation View, first room, ph. Giorgio Benni

Nasce così la serie di lavori Untitled, di cui abbiamo qui esposta una buona selezione. La mostra si apre con un diario di 43 fogli di piccole dimensioni, che scandiscono i giorni della quarantena vissuta dall’artista a Roma. La seconda sala ci introduce ai pezzi di grande formato, presentandoci anche un trio di brevi notebook in formato LP, dove i segni impressi assumono il fascino di un alfabeto segreto. Infine, il percorso si chiude con le carte scorniciate e imponenti che ci permettono di apprezzare tutto il gioco di velature e sfumature che il colore della stampa ha assunto nella sua nuova vita, come se fosse uno strato di pelle. Senza volersi definire fotografa – Pediconi si muove da sempre tra diversi linguaggi – l’artista s’interroga in questa mostra sullo statuto della fotografia e lo fa a 360 gradi, a partire dalle sue origini fino a ciò che ne resta dopo aver attraversato un processo complesso e in un certo senso snaturante. Nude parla di fragilità, di strappo e di perdita, ma anche della possibilità trasformativa di creare dai ricordi nuovi intimi linguaggi, tracce fresche che nascono dal gesto umano ma che saranno altrettanto fluide e imprevedibili nel loro modo di depositarsi. Come scrive Cecilia Canziani, “anche quando sembra resistere a comunicare e a restituire l’impressione della realtà, la fotografia esiste comunque come oggetto. Scompare l’immagine, o scompare la memoria dell’immagine, ma la fotografia rimane come corpo materiale. É ciò che resta”.

Visualizza commenti

  • LO STECCO UTILIZZATO PER RUMARE IL COLORE è giĂ  PITTURA ! Pacini. ( L'applauso dei tuoi contemporanei non è segno della tua consacrazione definitiva,ma piuttosto della tua utilitĂ  del momento . Il complimento è così gradevole che non ha bisogno di dissimulare la sua ipocrisia per sedurre ) dal libro "Contro la morale dello schiavo" Josè Manuel Infiesta ,direttore del MEAM ,museo Europeo di Arte Moderna di Barcellona se avesse partecipato un Van Gogh a questo concorso con qualcosa di veramente nuovo non sarebbe giammai stato riconosciuto .

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Luogo Pensiero – Luce. Alfredo Pirri a Pescara

Fino al prossimo 10 agosto il Museolaboratorio d’Arte Contemporanea di CittĂ  Sant’Angelo ospita il progetto "Alfredo Pirri. Luogo Pensiero Luce",…

23 Luglio 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Arte della resistenza femminile: Mònica de Miranda al Mattatoio di Roma

Tra documentario e sogno, alla Pelanda del Mattatoio di Roma va in scena la video installazione di Mònica de Miranda,…

22 Luglio 2024 19:02
  • Mostre

Olimpiadi 2024: le mostre a tema sport da vedere a Parigi

In occasione della 33ma edizione dei Giochi delle Olimpiadi e della Paralimpiadi, Parigi si riempie d’arte, ancora piĂą del solito:…

22 Luglio 2024 18:35
  • Cinema

Dal Mago di Oz a Matrix: l’Academy Museum di Los Angeles celebra il cinema con due grandi mostre

L’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles presenta due nuove mostre che celebrano la grande storia del cinema, con…

22 Luglio 2024 17:02
  • Mercato

Bonhams mette in vendita la collezione di arte e design di Jim Carrey

Star del cinema, ma anche appassionato collezionista. Questa settimana, Jim Carrey offre all'asta a Los Angeles parte della sua raccolta,…

22 Luglio 2024 13:07
  • Musica

What you Mean: Plethor X, suoni e visioni della nostra ereditĂ  coloniale

Un progetto tra musica e arte, immagine e suono, memoria e oblio, per portare alla luce l’ereditĂ  coloniale dell’Occidente e…

22 Luglio 2024 11:10