21 dicembre 2024

Biennale delle Orobie, il 2025 della Gamec tra mostre e progetti diffusi

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Tra progetti ad alta quota e una mostra diffusa di Maurizio Cattelan, il programma del 2025 della Gamec si estenderà a Bergamo e oltre, portando l’arte contemporanea sul territorio

Maurizio Cattelan, Bergamo, 2024, Ph. Lorenzo Palmieri

Nel 2025, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, sotto la direzione artistica di Lorenzo Giusti, proseguirà il suo progetto biennale Pensare come una montagna. Intitolato Il Biennale delle Orobie, questo programma diffuso e partecipativo coinvolgerà artisti internazionali e comunità locali della provincia di Bergamo, esplorando i temi della sostenibilità e della collettività, a partire da una riconsiderazione del ruolo dell’istituzione culturale. Il format privilegia la lunga durata e la localizzazione: attraverso un calendario strutturato in tre cicli stagionali di mostre, progetti, incontri, laboratori e workshop – da febbraio a ottobre 2025 – la GAMeC abbraccerà il territorio orobico, dai borghi prealpini alle valli bergamasche, fino alle aree urbane.

Inverno e primavera: il ciclo di proiezioni e il Premio Bonaldi

L’anno si apre con una tournée cinematografica (febbraio-maggio) che porterà nelle valli bergamasche tre film prodotti dalla GAMeC: Paraflu di Michela de Mattei e Invernomuto, un’esplorazione poetica e simbolica della figura del lupo, alternando paesaggi orobici a suggestioni generate dall’intelligenza artificiale; Migratori di Agnese Galiotto, che riflette sul rapporto tra uomo e natura lungo le rotte migratorie degli uccelli; MUT di Giulio Squillacciotti, un ritratto intimo della vita degli allevatori in alpeggio. Le proiezioni, ospitate in comuni come San Pellegrino Terme, Vedeseta e Gromo, saranno accompagnate da incontri con gli autori.

Michela de Mattei & Invernomuto, Paraflu, 2025, film still

Parallelamente, si terrà un’edizione speciale del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize, con un progetto della curatrice Greta Martina con gli artisti Attila Faravelli, Enrico Malatesta, O Thiasos TeatroNatura (Sista Bramini, Camilla Dell’Agnola, Nora Tigges), Umberto Pellini, Nicola Ratti, Lorenzo Silvestri, Valentina Viviani.

Squillacciotti, MUT, 2024

Estate 2025 alla Gamec: tra residenze, site-specific e spazi pubblici

L’estate 2025 vedrà Maurizio Cattelan protagonista al Palazzo della Ragione. La Sala delle Capriate accoglierà un’opera di recente produzione e, in questa occasione, il progetto si espanderà anche in altri luoghi di Bergamo, grazie alla collaborazione con il Comune, portando l’artista a confrontarsi con lo spazio pubblico e con nuove produzioni allestite tra Città Alta e Città Bassa. Gli interventi saranno visibili al pubblico fino alla fine del mese di ottobre.

Nello stesso periodo, Cecilia Bengolea presenterà un’opera inedita a Villa d’Almè nell’ambito della residenza ON AIR. In Val Parina, interventi site-specific di Julius von Bismarck e Francesco Pedrini si confronteranno rispettivamente con il patrimonio minerario di Dossena e con l’archeoastronomia a Roncobello.

Tra le altre iniziative, anche il progetto estivo con il Club Alpino Italiano per la ricostruzione del Bivacco Frattini a Valbondione, immaginato come un’estensione della GAMeC in alta quota. Ideato da EX., il laboratorio di progettazione di Andrea Cassi e Michele Versaci, il bivacco diventa simbolo della relazione tra arte e montagna.

Autunno: Atelier dell’Errore e Abraham Cruzvillegas

Il ciclo autunnale di Pensare come una montagna propone un programma ricco e diversificato, che intreccia pratiche artistiche, riflessioni ecologiche e partecipazione collettiva. Alla GAMeC, la project room ospiterà una mostra del collettivo artistico italiano Atelier dell’Errore, che presenterà i nuclei più significativi della loro recente produzione. La Chiesa sconsacrata di Santa Maria di Gerosa, in Val Brembilla, farà da cornice a un’installazione site-specific dell’artista sudafricana Bianca Bondi, concepita in dialogo con il luogo.

AdE, Vela Rapido, per Edipo Re, Giardinetti Reali San Marco,Venezia 2024

Nella Valle della Biodiversità di Astino, in collaborazione con l’Orto Botanico Lorenzo Rota, l’artista spagnola Asunción Molinos Gordo guiderà un workshop artistico-partecipativo rivolto alle nuove generazioni, con l’obiettivo di esplorare modelli di gestione sostenibile e multifunzionale. Infine, l’artista messicano Abraham Cruzvillegas concluderà il ciclo autunnale con un’installazione site-specific realizzata in collaborazione con alcune comunità della pianura bergamasca, utilizzando oggetti di uso quotidiano e materiali di scarto provenienti dal territorio, trasformando così il gesto partecipativo in un simbolo di rigenerazione collettiva.

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