Biennale e dintorni, cosa vedere a Venezia #5: da San Marco a San Servolo

di - 19 Aprile 2024

Untitled association vi accompagna alla scoperta delle iniziative che animeranno l’intensa settimana di apertura della 60ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Stranieri Ovunque/Foreigners Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa (vernice 17, 18 e 19 aprile, apertura al pubblico dal 20 aprile al 24 novembre 2024). Una serie di itinerari diffusi per tutta la città, giorno per giorno, pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte, tra mostre, eventi e spazi imperdibili. La mappa completa può essere consultata nell’ultimo numero di exibart onpaper, il 124, che troverete tra varie sedi a Venezia e nella nostra “casa”, ospitata in questa settimana presso la Fondazione Marta Czok (Campo Rialto Novo, 544). Per gli altri itinerari giornalieri, potete cliccare qui.

Quest’oggi iniziamo da zona San Marco con due gallerie, La Galleria Dorothea van der Koelen, di fronte all’ingresso artisti del Teatro La Fenice e a cinque minuti di passeggiata da Piazza San Marco, e AKKA Project, a due passi da Palazzo Fortuny e specializzata in arte contemporanea africana. Pit stop in zona Cannaregio con Berggruen Arts and Culture, per poi passare da Wentrup – che inaugura la sua sede veneziana proprio oggi. Visiteremo poi l’Istituto per le Politiche della Rappresentanza dell’Arsenale e la Chiesa di Santa Maria della Pietà, prima di concludere sull’Isola di San Servolo con il progetto di VIU – Venice International University e MoCa – Museum of Contemporary Art di Shanghai.

Ore 9, partiamo con il piede giusto e raggiungiamo il nostro appuntamento mattutino con Morning Rituals. Oggi Federica Patti presenta Lunario Live + one to one session, seguita dalla performance Per delle pratiche di pienezza di Antonio Della Guardia e magic ritual con Chiara Ciucci Giuliani (i primi due eventi sono su prenotazione).

Immagine della mostra Antonio Della Guardia: Per un Prossimo Reale, Fondazione Pastificio Cerere, Roma, 2021 – Ph. Roberto Apa – Courtesy l’artista e Fondazione Pastificio Cerere

Terminato il nostro rituale mattutino, ci rechiamo nei pressi del Teatro La Fenice, con la Galleria Dorothea van der Koelen e la collettiva Vision of Beauty. Nella sede italiana della nota galleria di Magonza, in concomitanza con il 45esimo anniversario dalla fondazione, inaugura la mostra collettiva degli artisti Lore Bert, Daniel Buren, Mohammed Kazem, Joseph Kosuth, Nam TchunMo, Fabrizio Plessi, Arne Quinze, Turi Simeti, Günther Uecker e Bernar Venet. L’esposizione presenta un controprogetto in cui alle guerre e alle catastrofi naturali attuali si oppone un appello alla bellezza e alla convivenza pacifica.

Mohammed Kazem, Corona Scratch Green, No. DR2, 2020 – Vernice acrilica su carta graffiata – Courtesy La Galleria Dorothea van der Koelen – © van der Koelen 2024

Continuiamo nei pressi del Rio del Duca, con l’apertura al pubblico di Unspoken Wars presso AKKA Project. La mostra, con opere di Mário Macilau e Nahom Teklehaimnot, mira a creare una piattaforma di dialogo per restituire visibilità ai conflitti globali ignorati dai portali di informazione più popolari. Un esempio sono le narrazioni mancate delle battaglie economiche delle potenze neo-coloniali, come Cina e Usa, cruciali ma in molti casi incontrollate. Gli artisti cercano di far luce sulle cause profonde dei conflitti, spesso liquidati con retoriche sensazionaliste, invitando i fruitori a confrontarsi con scomode verità.

Immagine per la mostra Unspoken Wars, AKKA Project, Venezia, 2024 – Courtesy AKKA Project

Spostiamoci in zona Cannaregio, nelle vicinanze di Campo Santa Fosca e Rio Santa Fosca, per l’apertura di Palazzo Diedo con Berggruen Arts and Culture. Il palazzo, già attivo dal 2022 come residenza artistica, apre ufficialmente le sue porte, dopo il cantiere di restauro, presentandosi come un hub per l’arte contemporanea, luogo di produzione artistica e mostre – con sale espositive e un programma di residenze prolungate – pronto a un’attiva partecipazione nel tessuto artistico veneziano con importanti sollecitazioni internazionali. Janus è il titolo della mostra collettiva che il 20 aprile sancirà l’apertura al pubblico. Con gli interventi site-specific di Urs Fischer, Piero Golia, Carsten Höller, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, Aya Takano, Lee Ufan e Liu Wei, la mostra, a cura di Adriana Rispoli e Mario Codognato, intende stabilire un dialogo a doppio filo tra presente e passato, alludendo alla possibilità di tenere insieme, con le novità contemporanee, anche storia e tradizione.

Oltre alla mostra Janus, aprirà la personale di Rhea Dillon, in collaborazione con The Kitchen di New York, un’esplorazione sul concetto della Blackness nella pratica estetica di Dillon. In contemporanea, la Polaroid Foundation inviterà gli artisti in mostra a realizzare un lavoro inedito impiegando la leggendaria macchina Polaroid 20 x 24, con il supporto del fotografo John Reuter. Il palazzo ospiterà, inoltre, un piccolo cinema con proiezioni settimanali, ogni giovedì fino a novembre.

La nuova sede di Wentrup Gallery, Venezia, 2024 – © Wentrup Gallery

Continuiamo verso la Basilica dei SS Giovanni e Paolo con Capriccio, la mostra collettiva che ha inaugurato la nuova sede veneziana di Wentrup a Palazzo Grifalconi Loredan. Lo spazio recentemente rinnovato ospita le opere di tre artiste del roster Wentrup: Mary Ramsden, Anastasia Samoylova e Marion Verboom in dialogo con l’artista italiano Enzo Cucchi, figura chiave della Transavanguardia. Il titolo Capriccio si riferisce al popolare genere storico-artistico del rinascimento e del barocco, dove atmosfere surreali sono lo sfondo di immensi palazzi. Lo stesso Palazzo Grifalconi Loredan è stato il soggetto di uno dei capricci dipinti da Canaletto. L’eredità della città di Venezia emerge nelle palette dei lavori di Mary Ramsden o ancora nei collage fotografici della Florida di Anastasia Samoylova. Le surreali composizioni di Enzo Cucchi ben si accordano con i lavori delle più giovani: con le atmosfere di Mary Ramsden, con le ibride creature in ceramica di Marion Verboom, con le ambientazioni alienate e oniriche di Anastasia Samoylova.

William Kentridge, Self-Portrait as a Coffee-Pot, Episode 5: As If, 2022 (video still) – HD Video (27’29’’) – © William Kentridge. Tutti i diritti risrvati, DACS 2024 – Courtesy l’artista, Goodman Gallery e Hauser & Wirth

Superiamo i giardini della Marinaressa per fermarci appena prima del ponte dei Sette Martiri in Riva dei Sette Martiri, con l’Istituto per le Politiche della Rappresentanza dell’Arsenale e la personale di William Kentridge, Self-Portrait as a Coffee-Pot a cura di Carolyn Christov-Bakargiev. L’artista sudafricano presenta in anteprima la sua inedita serie video, composta da 9 episodi di 30 minuti ciascuno. Realizzate durante e dopo il Covid-19, le opere, nonostante fossero pensate per una fruizione esclusivamente online, saranno proiettate all’interno di uno spazio simile a quello dello studio dell’artista, a definire un ambiente liminale tra il pubblico e il privato.

Prima di addentrarci sull’Isola di San Servolo, raggiungiamo la Chiesa di Santa Maria della Pietà per alcuni imperdibili appuntamenti. Nella Cappella della chiesa inaugura oggi Transcendence, dell’artista Wallace Chan, a cura di James Putnam. L’artista cinese ha realizzato un’installazione composta da quattro sculture in titanio appese al soffitto, simbolicamente disposte in modo da suggerire una transizione graduale da uno stato di conflitto a uno di tranquillità.

Peter Hujar, Self-Portrait Lying Down, 1975 – © The Peter Hujar Archive/Artists Rights Society (Ars), NY

L’istituto Santa Maria della Pietà ospiterà inoltre Portraits in Life and Death, la prima mostra in Europa dedicata a questa serie di opere fotografiche di Peter Hujar, curata da Grace Deveney. Realizzata dalla Fondazione Peter Hujar, New York, la mostra fa parte degli eventi collaterali della 60ma Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia 2024. Essa comprende la serie completa di 41 fotografie riprodotte nel libro del 1976, Portraits in Life and Death – l’unica pubblicazione che Hujar ha prodotto durante la sua vita, per la quale la sua amica, la critica Susan Sontag, ha scritto l’introduzione. Profondamente radicati nell’ambiente d’avanguardia di artisti, musicisti, scrittori e artisti del centro di New York durante gli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, i ritratti di Hujar catturarono i suoi soggetti con sorprendente intimità e vulnerabilità.

Peter Hujar, Susan Sontag, 1975 – © The Peter Hujar Archive/Artists Rights Society (Ars), NY

Con l’occasione vi segnaliamo due importanti tappe poco distanti: il Padiglione del Sultanato dell’Oman e il Padiglione della Repubblica dell’Azerbaigian. I due padiglioni apriranno al pubblico il 20 aprile in concomitanza con l’apertura della 60. edizione della Biennale di Venezia – Foreigners Everywhere – a cura di Adriano Pedrosa. Il Padiglione del Sultanato dell’Oman presenta la mostra Malath – Haven a cura di Alia Al Farsi. Con le opere di Alia Al Farsi, Ali Al Jabri, Essa Al Mufarji, Sarah Al Olaqi e Adham Al Farsi, l’esposizione ci offre uno spaccato multiculturale della travagliata storia di accoglienza dell’Oman. Poco distante, in campo della Tana 2126A, segnaliamo il padiglione della Repubblica dell’Azerbaigian con From Caspian to Pink Planet: I Am Here, a cura di Luca Beatrice e Amina Melikova, con gli artisti Vusala Agharaziyeva, Rashad Alakbarov e Irina Eldarova. L’esposizione restituisce un ritratto puntuale dell’atmosfera artistica del paese vagliando i temi di identità, provenienza e migrazione.

Qiu An Xiong, Tian Zhi Xiu Yue

Ci dirigiamo sull’Isola di San Servolo per l’inaugurazione di TRAVELLERS MIRROR CITIES> < SRELLEVART RORRIM SEITIC presso la VIU – Venice International University, parte degli eventi collaterali della 60. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, 2024. La mostra, promossa dal MoCa – Museum of Contemporary Art di Shanghai, è curata da Miriam Sun e Giuliana Benassi. Il progetto presenta i lavori di artisti cinesi e italiani – Qiu Anxiong, Josè Angelino, Shi Chengdong, Rä di Martino, Guo Fei, H.H. Lim, Matteo Nasini, Oliviero Rainaldi, Gabriele Silli, Fu Tong, Jin Wang, Yang Yongliang – per catturare una “rete simbiotica” di artisti contemporanei che, pur provenendo da Cina e Italia, sembrano essere uniti da un unico filo conduttore: quello dell’essere umano in presenza del mondo. Vagliando il concetto di città, inteso come insieme stratificato di valori non immediatamente visibili, con linguaggi e media eterogenei, la mostra pone in luce l’importanza di una più profonda considerazione delle relazioni interpersonali. Segnaliamo infine, in occasione delle giornate di apertura della Biennale, dalle 19:30 alle 24, la performance At sunset music begins: Certain <> Uncertain di Jin Wang e Guo Fei.

Rä di Martino, L’Eccezione, 2019 (video still) – HD video (4’) – © Rä di Martino – Courtesy l’artista

Cosa vedere a Venezia #5: venerdì, 19 aprile

Bruno
Dorsoduro, 2729
+39 041 5230379
info(at)b-r-u-n-o.it
b-r-u-n-o.it
Morning Rituals
UC studio in collaboration with bruno
>19.04.2024 | H 9:00-11:00ù

La Galleria Dorothea van der Koelen
Calle Calegheri
San Marco, 2566
+39 327 6923693
lagalleria@vanderkoelen.com
vanderkoelen.com
Vision of Beauty
Group show
> 24.11.2024

AKKA Project
Ca’ del Duca, 3052
+39 342 043 3744 
Corte del Duca Sforza, San Marco
akkaproject.com
Unspoken Wars
Mário Macilau, Nahom Teklehaimnot
> 08.06.2024

Berggruen Arts and Culture – Palazzo Diedo
Fondamenta Diedo
Cannaregio, 2386
berggruenarts.org
Janus
Group show
a cura di Adriana Rispoli e Mario Codognato
> 24.11.2024
Rhea Dillon
Solo show in collaboration with The Kitchen, New York
> 24.11.2024

Wentrup Venezia
Calle de la Testa
Cannareggio, 6359
wentrupgallery.com
Capriccio
Enzo Cucchi, Mary Ramsden, Anastasia Samoylova, Marion Verboom
>24.11.2024

Arsenale Institute for Politics of Representation di Venezia
Riva dei Sette Martiri
Castello, 1430/A
frontdesk@arsenale.com
arsenale.com
Self-Portrait as a Coffee-Pot
William Kentridge
a cura di Carolyn Christov-Bakargiev
> 24.11.2024

Chiesa di Santa Maria della Pietà
Riva degli Schiavoni
Castello, 3701
Transcendence
Wallace Chan
a cura di James Putnam
> 30.09.2024
Portraits in Life and Death
Peter Hujar
a cura di Grace Deveney
> 24.11.2024

Palazzo Novagero – Castello 4147
Sultanate of Oman | Malath – Haven
Group show
a cura di Alia Al Farsi

Campo della Tana, Castello, 2126/A
Republic of Azerbaigian | From Caspian to Pink Planet: I Am Here
Vusala Agharaziyeva, Rashad
Alakbarov, Irina Eldarova
a cura di Luca Beatrice e Amina Melikova

MoCA – Shanghai
mocashanghai.org
at VIU – Venice International University – Isola di San Servolo
TRAVELLERS MIRROR CITIES
Group show
a cura di Miriam Sun e Giuliana Benassi
> 18.05.2024

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