Bob Law – Thomas Dane Gallery

di - 13 Dicembre 2021

Napoli, via Crispi 69. Thomas Dane, il gallerista londinese, impiantò qui, nel 2018, una nuova galleria che, al di là di una veranda, ha l’azzurro del cielo, il verde dei giardini e il mare non molto lontano. All’interno, ha la luce del tutto bianco delle pareti, che, adesso e fino al 18 di questo mese, efficacemente accolgono le opere di Bob Law (1934/ 2004).

Anche per uno sprovveduto visitatore appare chiara l’essenzialità del discorso che queste opere ci rivolgono, iniziando dalla scena in miniatura dell’Ultima Cena in ferro brunito: un tavolo allungato, una sedia più importante delle altre dodici, di cui una sembra incidentata (ma è Giuda). Non lontane, due sedie, diverse tra loro, stanno lì a rappresentare il Re e la Regina. Sono di bronzo ma forse non sono senza significato le leggere pennellate di verde, quasi un verderame, che sembrano suggerire il logoramento della Istituzione monarchica. Le scene sono prive di figure: Law riferisce l’esistenza del Cristianesimo e della Monarchia ma non gli dà corpo né vita. Mentre del tutto astratte sono altre sculture, in metallo scuro, forate a rappresentare il pieno e il vuoto.

Law usa questa figuratività essenziale, minimalista, (Law è considerato uno dei padri del minimalismo) non per affermarsi, con la sua originalità, nel mondo dell’arte, lui, modesto carpentiere, ma perché vuole essere semplice, essenziale, nel modo di vivere e di pensare, eliminando il superfluo, che la lunga storia della civiltà occidentale ha creato. Il desiderio di semplicità porta Law a disegnare delle composizioni molto semplici, composte da pochi elementi, quadrati o rettangolari, messi l’uno sull’altro, che (e qui c’è bisogno di spiegarlo perché non è chiaro) rappresentano i castelli della Cornovaglia.

Bob Law, Thomas Dane Gallery, ph. Maurizio Esposito

Anche la natura è presente in disegni semplificati e se ne nota soprattutto uno: una semplice curva disegna una collinetta, sulla quale fitti segni obliqui rappresentano una fitta vegetazione. È un modo di rappresentazione che ricorda molto precisamente i disegni infantili, il che si accorda con l’affermazione di Law che dice di voler imitare la pittura paleolitica. Però la verità della sua anima mi sembra essere espressa soprattutto da alcuni lavori artigianali: delle sedie, una chiamata Van Gogh, l’altra Gauguin, per dar loro maggiore dignità artistica.

Ma una certa reale commozione suscita soprattutto – mi sembra – quella sedia senza nome che rappresenta il lavoro di un artigiano, svolto con una tale perfetta attenzione da giungere fino a una sorta di contemplazione; guardando quella sedia, si risente quella atmosfera contemplativa, creata da un Law diventato naif. Così, storicamente, può essere interpretato un quadro che appare tutto nero: il colore nero, come viene anche suggerito dai piccoli grumi di colore posti a lato del quadro, è dato dalla stratificazione di diversi colori, che significano – credo – i periodi storici della nostra civiltà che si sono sovrapposti l’uno sull’altro, assorbendo ciascuno strato, ciascun periodo storico, quello precedente.

Un’efficace testimonianza del volere liberarsi da ogni sovrastruttura mentale e culturale, sono invece alcuni grandi quadri con delle semplici linee sfacciatamente vacillanti, che denunciano la loro realizzazione a mano libera, a volte si diramano da un punto all’interno, ma, come per errore, non esattamente al centro, del quadro: una garbata contestazione -sembra – della logica euclidea. Ma il mandar tutta all’aria la civiltà occidentale e il suo lungo, secolare lavoro sembra essere espresso soprattutto da un enorme rettangolo allungato, in cui delle linee un po’ traballanti ne disegnano la cornice. È un quadro di un bianco opaco, senza vita e senza luce, che rappresenta il vuoto, che è quello che, eliminato ciò che la civiltà ha creato, ci rimane.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

La Biennale dell’Acqua del Mediterraneo in preparazione a Napoli

Si svolgerà a Napoli, nel 2026, la prima Biennale dell’Acqua del Mediterraneo, con artisti, architetti e attivisti: presentato il work…

17 Luglio 2024 8:10
  • Mercato

Frieze Seoul 2024, ecco le ultime novità della fiera sudcoreana

Sguardo al programma di Frieze Seoul, tra performance, film e talk sui temi caldi del presente. Ben oltre i confini…

17 Luglio 2024 8:00
  • Mostre

Milano anni ’60, a Lecco: da Fontana a Manzoni, da Baj a Munari

A Palazzo delle Paure, fino al 24 novembre, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Baj, Bruno Munari, Arturo Vermi, Ugo La…

17 Luglio 2024 0:02
  • Fotografia

Geografia dell’energia: Davide Monteleone vince il Photo Grant Deloitte 2024

Davide Monteleone si aggiudica il Photo Grant 2024 promosso da Deloitte con uno progetto fotografico che esplora i territori delle…

16 Luglio 2024 18:02
  • Musei

Firenze: il Museo della Moda riapre a Palazzo Pitti con un nuovo allestimento

Dopo oltre quattro anni di stop, il Museo della Moda di Palazzo Pitti riapre integralmente con un nuovo allestimento, che…

16 Luglio 2024 15:48
  • Arte contemporanea

Un’antica moneta trafugata al British Museum. Ma è una performance

Il giovane artista brasiliano Ilê Sartuzi ha sottratto un’antica moneta d’argento da una teca del British Museum, per restituirla nella…

16 Luglio 2024 13:10