Bologna Art To Date #4: un giro in centro, tra mostre e grandi installazioni

di - 15 Maggio 2022

In occasione della 45ma edizione di Arte Fiera e di Art City Bologna 2022, Untitled Association propone una serie di quattro itinerari per consigliare a professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi, alcune iniziative da non perdere, tra mostre del Main Program, musei e spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti. Per l’ultima giornata di Fiera e dell’intera settimana dell’arte a Bologna (qui gli altri), suggeriamo un itinerario che attraversa il centro del capoluogo felsineo, con mostre di pittura, performance e grandi installazioni.

CAR DRDE, P420, LOCALEDUE, Oratorio di San Filippo Neri, Adiacenze

Il nostro percorso di oggi comincia da CAR DRDE, in Via Azzo Gardino: una galleria che cerca sempre di predisporre i propri visitatori a un dialogo intimo con le opere esposte, incentivati anche dalle dimensioni dello spazio, che proiettano i lavori in mostra verso una dimensione familiare. Fino all’11 giugno, è visitabile la personale dell’artista irlandese Damien Meade, la seconda negli spazi della galleria. In esposizione un nuovo corpus di opere pittoriche realizzate nell’ultimo anno, ulteriore sviluppo della ricerca dell’artista che, attraverso forme e superfici d’argilla, plasma la materia e i suoi contenuti proiettandoli in una dimensione dialogica e contraddistinta dall’incertezza, come dimostra l’assenza di un titolo per le opere. La mostra è accompagnata da un testo di Alessandra Franetovich.

Damien Meade, Untitled DM216, 2021, installation view presso CAR DRDE, Bologna. Courtesy CAR DRDE

A pochi passi da CAR DRDE, si trova P420, che, ancora fino all’11 giugno, ospita Di semplicità e brivido: un dialogo tra la pittura di Filippo de Pisis e le opere di Richard Aldrich, Michael Berryhill, Luca Bertolo, Paul Housley, Merlin James, Maireid O’heocha e Maaike Schoorel. La mostra nasce da una collaborazione con Davide Ferri insieme all’Associazione Filippo de Pisis di Milano. Sette artisti internazionali sono invitati a fare da contrappunto ai dipinti di de Pisis e a stabilire un confronto in grado di evidenziare alcuni aspetti di profonda attualità nel suo lavoro meno conosciuto, quello appartenente al periodo che va dagli anni Quaranta alla sua scomparsa nel 1956. Presentata attraverso due fili conduttori paralleli, contraddistinti da una serie di disegni e una di dipinti, la mostra è una sorta di spartito in cui de Pisis fa da contraltare al lavoro degli artisti invitati e viceversa. Il dialogo si attiva dunque all’insegna di un’idea di figurazione impulsiva, automatica e, al contempo, apparentemente irrisolta, contrastata e “provvisoria”, aspetti che sono sempre stati al centro dello stile tardo di de Pisis e di alcune delle ricerche più significative della pittura del presente.

Filippo de Pisis, Vaso di fiori, 1952, olio su tela, 51 x 41 cm. Courtesy P420
Michael Berryhill, pipe _ pelican, 2021, olio su lino, 61 x 46 cm. Courtesy P420

Da Via Azzo Gardino ci spostiamo a piedi di qualche centinaio di metri, verso Via Tanari Vecchia, sede dell’artist-run space Gelateria Sogni di Ghiaccio, dove alle ore 11 andrà in scena la performance Too much and not the mood di Davide Sgambaro, presentata da LOCALEDUE per Art City Bologna 2022. Tra gli elementi del lavoro, una persona che ripete, quasi fosse un mantra, un gesto semplice e sprezzante. I residui del suo fare si accumulano nell’ambiente rendendolo insalubre. Il pubblico è così chiamato dall’artista a una partecipazione giocosa ma fastidiosa, animata da sentimenti contrastanti. Too much and not the mood, parte di una serie che descrive il senso di rivalsa come opposto all’ansia da prestazione e alla paura del giudizio costante, richiama nel titolo un paragrafo di un diario di Virginia Woolf in cui l’autrice sfoga il suo dissenso per le pressioni di un editore. Ma il titolo è anche quello di un libro di Dunga Chew-Bose che affronta il processo di metabolizzazione di precarietà condivise.

Davide Sgambaro, Too much and not the mood, 2021-2022. Courtesy l’artista e LOCALEDUE

Finita la performance, rimaniamo nei paraggi, più precisamente ci spostiamo in Via Manzoni, all’Oratorio di San Filippo Neri. Qui troviamo l’installazione immersiva di Carlos Garaicoa, a cura di Maura Pozzati e realizzata in collaborazione con Galleria Continua, parte del Main Program di Art City Bologna 2022. Il percorso espositivo, progettato dall’artista cubano appositamente per gli spazi dell’Oratorio, riflette le tematiche a lui care, come la ricerca sullo spazio urbano e architettonico. L’esposizione si compone di vari parti che si intrecciano tra loro: da una parte sculture di grandi dimensioni ricordano le impalcature e i ponteggi dell’edilizia, ricoperte da reti colorate simili a quelle di sicurezza; dall’altra la musica, veicolata attraverso una composizione scritta da Esteban Puebla e interpretata da Mahé Marty, che riempie lo spazio, mentre una versione sonora più dinamica accompagna una video-animazione di Pablo Calatayud dal titolo Oratorio, ultimo elemento dell’installazione multimediale.

Carlos Garaicoa, installation view presso Oratorio di San Filippo Neri per Art City Bologna 2022. Courtesy Art City Bologna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

A conclusione del nostro ultimo itinerario, procediamo alla volta della sede di Adiacenze, in Vicolo Santo Spirito, per il finissage della mostra Dumpster Love Yourself di Federica Di Pietrantonio e Andrea Frosolini, curata da Alessandra Ioalè. In mostra, i giovani artisti romani propongono una versione alternativa alla nostra realtà sociale contemporanea imposta, che metta in discussione la sua cultura “normalizzante”.

Andrea Frosolini, LACK, 2019, mensola, glitter , lavabile, moquette, dimensioni ambientali. Courtesy l’artista

Con una cifra stilistica strutturata e riconoscibile, che nell’estetica richiama il video della canzone Dumpster Love Yourself degli youtuber SimgmProductions – da cui prende il titolo il progetto – Di Pietrantonio e Frosolini rielaborano ciò che prelevano dai movimenti underweb e da quelle sottoculture a cui si accede prevalentemente online, di cui fanno esperienza diretta. Queste realtà di nicchia, considerate “scarti” dalla cultura dominante, vengono tradotte negli spazi di Adiacenze in un unico ambiente concreto, attraverso una serie di opere inedite, realizzate in coppia e singolarmente dai due artisti. Nello spazio espositivo si riflette il senso fluido e la facilità d’accesso a quella moltitudine caotica di realtà connesse online, rendendo palese l’aspetto dicotomico del benessere digitale vissuto da generazioni diverse, ponendo lo spettatore nella medesima prospettiva di chi “propone” e di chi “consuma”.

Federica Di Pietrantonio, theres glitter on the floor, 2021, machinima video, colore, suono, 3’50”. Courtesy l’artista

Bologna Art to Date Itinerario 4 – domenica 15 maggio 2022

CAR DRDE
Via Azzo Gardino, 14/A
+39 051 4121577
office@cardrde.com
cardrde.com
Damien Meade
Solo show
> 11.06.2022

P420
Via Azzo Gardino, 9
T. +39 051 4847957
info@p420.it
p420.it
Di semplicitĂ  e brivido
Filippo de Pisis in dialogo con Richard Aldrich, Michael Berryhill, Luca Bertolo, Paul Housley, Merlin James, Maireid O’heocha, Maaike Schoorel, a cura di Davide Ferri, in collaborazione con Associazione Filippo de Pisis
> 11.06.2022

LOCALEDUE
+39 331 2273841
localedue@gmail.com
localedue.it
presso Gelateria Sogni di Ghiaccio, Via Tanari Vecchia, 5
Too much and not the mood
Davide Sgambaro, performance, a cura di LOCALEDUE
15.05.2022, H 11:00 >

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Via delle Donzelle, 2
+39 051 2962511
segreteria@fondazionedelmonte.it
fondazionedelmonte,it
ART CITY Bologna 2022
Main program
presso Oratorio di San Filippo Neri, Via Manzoni, 5
in collaborazione con Galleria Continua
Carlos Garaicoa
Installazione site-specific, a cura di Maura Pozzati
> 15.05.2022

Adiacenze
Vicolo Santo Spirito, 1/B
+39 333 5463796
info@adiacenze.it
adiacenze.it
Dumpster Love Yourself
Federica Di Pietrantonio, Andrea Frosolini, a cura di Alessandra Ioalè e Adiacenze
> 15.05.2022
finissage

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