Dopo lo scorso anno, l’associazione culturale Maison Ventidue e TAZ Temporary Art Zone tornano a far squadra in occasione di Bologna Art City 2020 presso L’Appartamento. Dal 23 al 26 gennaio, infatti, presso lo spazio in via Miramonte 4-6, sarà possibile visitare la personale del fotografo di origini iraniane Houtan Nourian (Babol – IR, 1982) dal titolo “LocoEmotion” a cura di Alessandra Tescione, Giancarlo Marangoni e Valentina Cordella. La mostra consisterà in una video installazione ispirata alla cronofotografia di Eadweard Muybridge e agli esperimenti fotografici dei fratelli Bragaglia. L’artista sperimenta le capacità percettive del movimento su vari soggetti dal reale all’immaginario e, rilevando la traiettoria del gesto, esalterà un corpo che si muove nello spazio, mentre attraverso l’installazione fotografica Apparatus tenterà di mostrare la sua personale idea di fotodinamismo “bragagliesco”. Per la realizzazione del progetto Nourian ha collaborato con alcune danzatrici riprendendo i loro movimenti presso il Centro Studi Danza Duende, il Circolo Culturale Binario69, l’Eden Park Zone e L’ Ippodromo di Bologna.
Oltre a l’Appartamento, l’Art City di Maison Ventidue continua con “Obiettivo Bologna – La Datapoiesis nelle città ”, evento nomade nella cornicedel festival art+b=love(?) on tour che, dal 24 al 26 gennaio, con una mostra, un panel e un percorso urbano coinvolgerà più location quali l’ex Chiesa di San Pietro Martire e Kilowatt presso Le Serre dei Giardini Margherita. L’evento è dedicato al connubio tra arte, scienza e tecnologie, dove i dati e la computazione diventano il mezzo per conoscere e comprendere le grandi questioni planetarie complesse, come la povertà , il cambiamento climatico, l’energia, le migrazioni, la salute, l’istruzione. Special guest Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, autori dell’opera e fondatori di AOS – Art is Open Source e del centro di ricerca HER – Human Ecosystems Relazioni.
Last but not least: “I’M: residenza d’artista”, l’open call (inter)nazionale sostenuta da Fondazione del Monte e ideata da Mariarosa Lamanna e Maison Ventidue per gli spazi de L’Appartamento. LOCUS AMOENUS 020 è volta a promuovere le relazioni e lo scambio tra molteplici linguaggi dell’arte e il territorio della città di Bologna con l’obiettivo di ospitare artisti, curatori e ricercatori di tutte le discipline artistiche, senza porre limiti alla sperimentazione e dando loro l’opportunità di risiedere per un periodo di tempo nella città di Bologna e poter lavorare al proprio progetto nel cuore del quartiere Santo Stefano. Deadline: 25 febbraio 2020. Per tutte le info, potete cliccare qui.
Il 2024 l'ha dimostrato, l'architettura roboante e instagrammabile è giunta al capolinea. Forse è giunto il momento di affinare lo…
Caterina Frongia, Millim Studio, Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova sono le protagoniste della narrazione al femminile in corso presso Spazio…
Sei consigli (+1) di letture manga da recuperare prima della fine dell'anno, tra storie d'azione, d'amore, intimitĂ e crescita personale.…
Aperte fino al 2 febbraio 2025 le iscrizioni per la sesta edizione di TMN, la scuola di performance diretta dall’artista…
Fino al 2 giugno 2025 il Forte di Bard dedica una mostra a Emilio Vedova, maestro indiscusso della pittura italiana…
Dopo otto anni di lavori, quel percorso lungo un chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti torna ad essere…
Visualizza commenti