Caretto/Spagna, 20 anni di arte, ecologia e attivismo in un nuovo volume

di - 20 Giugno 2024

Dopo il MuseumsQuartier di Vienna, Bright Ecologies. Caretto/Spagna: Experiences, Forms, Materials raggiungerà Tranzit.ro – The Experimental Station for Research on Art and Life (il 6 luglio, a Silistea Snagovului in Romania), il MUDAM Luxembourg (il 4 agosto), Publics (il 18 settembre a Helsinki in Finlandia) e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (il 21 settembre).

Il nuovo volume di Caretto/Spagna – che sono precursori delle pratiche artistiche impegnate in chiave ecologica e identificano nell’arte il campo di un’esperienza radicale di apertura, di ricerca indisciplinata e di engagement con le “cose” del mondo come la terra, i semi, le persone, le rocce, il museo, il fiume, la cava, l’albero e i microrganismi – ripercorre e documenta il loro lavoro ventennale, orientato da linee di ricerca incentrate sulla cura, la trasformazione della materia e le sperimentazioni sulla forma, concretizzate in sculture, installazioni site specific, laboratori e residenze, azioni e progetti collettivi fondati sull’incontro, il processo, il dono, le esperienze di partecipazione e co-autorialità.

La pratica artistica di Caretto/Spagna, condivisa dal 2002, è segnata da una matrice filosofica, poetica e fortemente politica che si esprime nelle forme dell’attivismo e nella riflessione su questioni oggi al centro del dibattito teorico e artistico internazionale, in parallelo all’affermarsi delle filosofie postumaniste ed ecocentriche, dei nuovi materialismi e al crescente allarme per il cambiamento climatico.

«Negli ultimi anni ci siamo sforzati il più possibile di rimanere fedeli al nostro desiderio, di fidarci di esso, fino a raggiungere, a volte, i limiti dell’assurdo. È in prossimità di questo limite che può verificarsi un’improvvisa scintilla, un luccichio che rivela una breccia, uno sguardo fugace su quei nuclei incandescenti dell’essere che sono altrimenti inaccessibili. Se l’essere esiste solo in una relazione, allora tutto è ecologico e ogni opera d’arte è sempre collettiva. Bright Ecologies non fa eccezione. Infatti, questa monografia emerge dalle relazioni intrecciate tra noi, i curatori, gli autori coinvolti e l’editore», scrivono in principio del volume Andrea Carretto e Raffaele Spagna.

La pubblicazione offre la prima visione d’insieme del lavoro di Caretto/Spagna, in una corposa monografia che intreccia l’approccio interpretativo a quello documentario, la lettura critica e teorica al regesto e alla ricostruzione di un ampio itinerario, attraverso le schede e un ricco apparato di immagini. Esito del confronto fra gli artisti, le curatrici, l’editore, Bright Ecologies è un libro-dispositivo che fornisce a chi legge più punti di ingresso. Strutturato in tre parti, si apre con il saggio dell’antropologo Tim Ingold, con i testi delle curatrici (Francesca Comisso, Cecilia Guida, Giorgina Bertolino) e una serie di letture trasversali (Riccardo Venturi, Giusi Diana, Alba L’Astorina, Marie-Anne Lanavère).

La sezione centrale della monografia è dedicata all’archivio, curato da Alessandra Pioselli in collaborazione con Caretto/Spagna. A partire da concetti chiave, è organizzato in dieci sezioni: Tutte le Cose che Sono, Domesticazioni, Abitare, Suolo come Esperienza, Materia in-formazione, Tempo Abissale, Montagne Acque, Divinazioni, Materie Oscure, Museo come Ecosistema. La documentazione di oltre 50 progetti è seguita da dieci racconti, dieci testimonianze commissionate dagli artisti a persone che hanno partecipato direttamente alle diverse esperienze. La conversazione tra Caretto/Spagna e Alice Benessia e gli apparati, costituiscono la terza sezione della monografia.

Il volume è frutto del concorso e del sostegno di una coralità di istituzioni, enti e organizzazioni. Promosso da Munlab Ecomuseo dell’Argilla di Cambiano (TO) e IREA-CNR (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche), è stato realizzato grazie al sostegno della Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, nell’ambito del programma Italian Council (dodicesima edizione, 2023). Conta sul concorso di una pluralità di partner culturali: Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella; COAL, Paris, Francia; Facultad de Bellas Artes de San Carlos, Universidad Politécnica de Valencia, Spagna; Fondazione Merz, Torino; Fondazione Zegna, Trivero, (BI); Fundacja Ziemniaki i, Varsavia, Polonia; Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; Moray House School of Education, Institute for Education, Teaching and Leadership (IETL), University of Edinburgh, Scozia; MUDAM Luxembourg (Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean), Lussemburgo; MUSE Museo delle Scienze di Trento; Musée Gassendi / CAIRN, Digne-les-Bains, Francia; MuseumsQuartier, Vienna, Austria; PAV – Parco Arte Vivente, Torino; Publics, Helsinki, Finlandia; Sunaparanta Goa Centre for the Arts, Goa, India. È stato pubblicato anche grazie alla sponsorizzazione di: Fondazione della Comunità Chierese; Fondazione Zegna, Trivero, (BI); Massimo Fariello; Barbara Frandino; Valerio Manghi; Maurizio Montesion – MDM, Torino; Moray House School of Education, Institute for Education, Teaching and Leadership (IETL), University of Edinburgh, Scozia; T2D spa, Verona.

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