Un classico dell’estate italiana, dal sapore vintage. Si parte, meglio se per qualche località marittima o città d’arte, e si inviano alle persone più care le cartoline del posto, con qualche riga di saluto e una manciata di francobolli. Negli anni questa abitudine è venuta meno, e in luogo delle cartoline si preferiscono selfie istantanei e suggestivi tramonti in spiaggia da condividere sui social. Eppure ancora ci piacciono tanto le cartoline, qualcuna ancora la conserviamo in un cassetto,… E allora perché non riscoprire il fascino discreto delle cartoline? Tantissime iniziative d’autore hanno preso il via questa estate, e c’è davvero l’imbarazzo della scelta nel mondo dell’arte. Qui ve ne proponiamo alcune, per non perdere l’abitudine di inviare un messaggio estivo agli affetti più cari.
Treccani Arte inaugura Cartoline, un nuovo progetto digitale che durerà tutto il mese di agosto. L’iniziativa è rivolta a coloro che sono iscritti alla newsletter di Treccani Arte (potete aderire qui), che riceveranno via mail una serie di messaggi, foto, disegni da parte di alcune tra le più importanti personalità del mondo dell’arte contemporanea italiana. Chi di preciso? Non si sa. Quando? Non si sa nemmeno questo. Cosa? Non è dato sapere. Come le vere cartoline, inattese, senza sapere precisamente cosa ci sarà recapitato e da parte di chi, sarà una sorpresa da scoprire aprendo la propria casella di posta elettronica. L’unica anticipazione è che saranno artisti e artiste di primo piano, che hanno già collaborato con Treccani Arte: da Marinella Senatore a Emilio Isgrò, Maurizio Nannucci, Enzo Cucchi e tanti altri.
C-Art-Off-Line reinterpreta la parola “cartoline”, mescolando il termine nostrano con il motto anglofono see art off line (guarda l’arte dal vero). Sì, dal vero, perché stavolta non si tratta di cartoline digitali, ma di quelle in carta spessa, che in passato abbiamo acquistato nei negozi di souvenir.
Fondazione Cariverona ha dato il via a un progetto di ampio respiro per la valorizzazione del contemporaneo, di cui questo è solo il principio. Cinque artisti italiani, selezionati dalla Fondazione in collaborazione con Mirko Rizzi, sono stati invitati a raccontare il loro lavoro in una sola immagine, che condensa il loro spirito creativo. Riportata in formato cartolina, questa sarà spedita a chiunque ne farà richiesta, che troverà così una piccola opera d’arte direttamente nella propria cassetta delle lettere. Il progetto è partito a luglio, e durerà fino a dicembre 2020. La prima cartolina, quella di Luca Trevisani, è già in viaggio. Per ricevere le prossime, basta andare sul sito della Fondazione e iscriversi alla mailing list.
Museum as bureau of communication ha preso il via già da qualche mese. Il nuovo MACRO di Roma si propone come attivatore di dialoghi possibili, attraverso l’arte. Per questo, a partire dal 30 aprile, il museo è diventato una sorta di ufficio comunicazioni per chiunque ne faccia richiesta. Questo grazie all’iniziativa dell’artista Olaf Nicolai, che intende incentivare i contatti più autentici tra le persone, abbattendo il muro del digitale.
Basta inviare una mail a info@museomacro.it con oggetto “Museum as Bureau of Communication”, e nella mail inserire l’indirizzo della persona destinataria e il messaggio che vorremmo recapitare. Il museo si occuperà di spedire alla persona designata una cartolina con il messaggio, illustrata con un’opera selezionata dal museo stesso – ispirata proprio al contenuto scritto. Si srotola così un filo rosso che lega mittente, museo, messaggio e ricevente. E l’arte, naturalmente.
Ma attenzione! Visto il grande numero di richieste, è possibile inviare soltanto una cartolina a testa. Scegliete bene a chi indirizzare la vostra.
E poi ci sono loro. Le classiche cartoline con le foto delle bellissime spiagge italiane, che chiunque almeno una volta nella vita ha spedito ad amici e amiche. Queste immagini dal sapore nostalgico tornano nella campagna digitale del MiBACT Viaggio in Italia – per un’estate italiana. Si aprono le porte dell’ICCD, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, che custodisce una delle più grandi raccolte pubbliche di fotografia storica, con un fondo (il Fondo Ferro Candilera) che contiene una vastissima collezione di cartoline databiii tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento. Dall’ICCD, l’iniziativa si estende ad altri archivi, biblioteche, musei e istituti dello Stato, riscoprendo così splendidi paesaggi marittimi e lacustri, i lidi del nostro Paese, gli stabilimenti di una volta, in un’elegante selezione di immagini vintage che potete ammirare qui.
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