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Carte Blanche. Marinella Senatore al Palais de Tokyo
Arte contemporanea
Dal 15 al 18 settembre Marinella Senatore è stata la protagonista della Carte Blanche al Palais de Tokyo, in occasione dei vent’anni dell’Istituzione parigina.
Con la cura di Vittoria Matarrese e il coinvolgimento di associazioni, comunità e gruppi legati da interessi in campo sociale e di inclusione, Marinella Senatore ha organizzato per il museo il festival Alliance des Corps: le installazioni luminose dell’artista hanno riconfigurato lo spazio come un’agorà nella quale i partecipanti sono chiamati a riflettere sul senso dell’istituzione e dell’arte ai giorni nostri.
Ogni sera, sotto l’immensa luminaria circolare realizzata dall’artista rappresentata dalla galleria Mazzoleni, si sono svolti incontri e dialoghi. Uno spazio di trasformazione sociale che ha visto oltre 12.000 spettatori riuniti all’insegna di un’arte partecipativa dalle mille sfaccettature colorate, come solo Senatore sa proporre.
Il progetto ha preso vita a 10 anni esatti dalla nascita di SOND (School of Narrative Dance), la scuola itinerante fondata da Marinella Senatore, e intende celebrare l’unione, l’empowerment e l’emancipazione, basandosi sulla realizzazione personale dell’individuo, sull’apprendimento non gerarchico e sull’autoformazione.
Più di 40 associazioni amatorialmente impegnate alle più variegate discipline, politicamente e socialmente coinvolte si sono riunite dando vita a una sinergia che per quattro giorni ha pervaso il Palais de Tokyo con una mostra personale e un programma quotidiano dalle 12 alle 24 di workshop, azioni collettive e dj sets. Il palcoscenico diventa, nell’opera totale dell’artista, un’Agorà: le sculture luminose monumentali accolgono ballerini, cantanti, musicisti e visitatori, che possono anche loro diventare parte integrante dell’opera e attivarla.
Un momento di bellezza cristallizzato nello spazio e nel tempo per sperimentare emozioni e sviluppare legami all’insegna dell’empowerment e dell’autoformazione, indipendentemente dall’età, dalla provenienza e dall’appartenenza sociale. Un’agorà di unione e di forza, insomma un’Alliance des Corps in tutti i sensi.