-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Si sono svolti venerdì 20 settembre 2024 i festeggiamenti per i cent’anni di attività dello stabilimento Pilkington di Porto Marghera, dal 2004 parte del gruppo NSG. In questi cent’anni, l’azienda ha attraversato epoche di grandi cambiamenti ed ha affrontato con determinazione sfide significative.
A Venezia, la produzione di vetro edile ha una lunga storia, indistricabilmente legata alle origini stesse di Porto Marghera: l’installazione di un impianto per la produzione del vetro piano è stato, infatti, uno dei primi insediamenti nell’area durante il primo dopoguerra, con l’atto di costituzione, nel febbraio del 1924, della Società Italiana Vetri e Cristalli (poi diventata quella che oggi chiamiamo Pilkington).
Con il passare del tempo, la società si è ampliata ed evoluta, radicandosi ancor più fermamente nel territorio e proponendo tutta una serie di nuove produzioni. Tra queste, vi sono i numerosi vetri museali offerti da Pilkington.
Se è vero che l’uso del vetro nelle vetrine e teche per mostre consente di valorizzare reperti, dipinti e altri oggetti di valore, il vetro tradizionale può purtroppo influire negativamente sull’esperienza visiva a causa di riflessi indesiderati o della colorazione verde lungo i bordi nei vetri più spessi. Utilizzando vetri appositamente studiati, tuttavia, è possibile ridurre questi inconvenienti, migliorando la chiarezza e la qualità dell’esposizione.
I vetri Pilkington mirano proprio a questo, permettendo una maggiore flessibilità nella progettazione e nell’allestimento di spazi espositivi, proponendo vetri antiriflesso, extra-chiari, con rivestimento altamente riflettente o specchi trasparenti (compatibile con le tecnologie touch, per nascondere con discrezione schermi e altri display digitali quando spenti).
La qualità del prodotto è dimostrata dal fatto che questi vetri vengano costantemente scelti per progetti espositivi ed istituzioni di grande rilievo. Ne è un esempio la mostra Le pareti delle meraviglie. Corami di corte tra i Gonzaga e l’Europa, tenutasi a Palazzo Te, Mantova, nel 2022. Molti dei capolavori qui esposti sono stati protetti, a tutela e beneficio della visione, con il vetro Pilkington OptiView™ Protect OW, specifico per l’utilizzo museale. Anche il cartone preparatorio de La scuola di Atene di Raffaello, presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, è protetto da un vetro antiriflesso della stessa gamma.
Molto interessante è poi il recentissimo progetto dell’artista greco Costas Varotsos (di cui abbiamo parlato qui): un enorme Prometeo realizzato interamente con vetro Pilkington, esposto al museo Castromediano di Lecce fino a gennaio 2025, a consolidare ancor più il sodalizio tra l’azienda e il mondo dell’arte.