<<Il colore non è semplicemente il colore delle cose che ci circondano, né il colore delle forme. È una situazione evolutiva, una realtà che reagisce sull’essere umano con la stessa intensità del freddo, del caldo o del suono, per esempio. È una percezione di base che la nostra tradizione culturale ci impedisce di isolare dal colore artistico e dalla sua nozione esoterica o aneddotica>>. Sono le parole dell’artista franco-venezuelano Carlos Cruz-Diez (1923 – 2019), maestro del colore e instancabile sperimentatore.Grande innovatore del Novecento, ha attraversato tempo e coordinate geografiche affermandosi come uno dei principali artisti di arte cinetica.
Dalla seminale mostra collettiva BewogenBeweging di Amsterdam del 1961 all’entrata nelle collezioni del calibro di MoMA, Tate Modern e Centre Pompidou, ha raggiunto fama internazionale e esposto nei principali musei di tutto il mondo. La sua ricerca è stata un grande anelito verso l’interrogativo: qual è la fenomenologia del colore? Le risposte risiedono nel cuore del suo lavoro, che Continua indaga attraverso L’euforia del colore – in corso fino al 10 settembre 2023 – che tocca i punti salienti della sua ricerca attraverso i decenni. La prima nella sede originaria della Galleria, nel piccolo e prezioso paese di San Gimignano, organizzata in occasione dei cento anni dalla nascita dell’artista in collaborazione con la Fondazione Cruz-Diez, organizzazione no-profit voluta dall’artista e dalla sua famiglia che si dedica alla conservazione e alla diffusione del suo lascito artistico e concettuale.
Così negli spazi della galleria prende vita una selezione di lavori di grande e piccolo formato in cui, dalle tre condizioni di colore – che può essere sottrattivo, additivo e riflesso – si ricavano diverse linee di che portano nomi e definizioni coniati dallo stesso Cruz-Diez: Couleur Additive, Physichromie, Induction Chromatique, Chromointerférence, Transchromie, Chromosaturation, Chromoscope e Couleur à l’Espace. Ogni dipinto è pensato per aprire un diverso dialogo con lo spettatore (<<È una combinazione di razionalità ed emozione>>, diceva l’artista), che si muove davanti alla superficie animandola di movimento e tridimensionalità.
Un gioco percettivo che scardina radicalmente il concetto di colore come dato di fatto e ne sottolinea la natura di realtà autonoma ed evolutiva, mettendo in primo piano il comportamento soggettivo che l’osservatore assume di fronte ad esso. <<Volevo che il mio lavoro fosse una situazione fenomenologica, in cui il vero colore fosse liberato da ogni significato estetico e simbolico e raggiungesse quindi il suo massimo potenziale>>, affermava Carlos Cruz-Diez, che raggiunge il climax del suo lavoro nelle situazioni partecipative. Come l’opera che fa parte della serie EnvironnementChromointerférent (1974) che occupa la platea dell’ex cinema-teatro sede della galleria: il movimento costante della proiezioneanima una superficie bianca al cui interno sono posti dei grandi palloncini bianchi con cui il pubblico è chiamato a interagire, dando vita a un grande tableau vivant di sapore ludico. La mostra prosegue negli spazi esterni della galleria, con l’opera ambientale L’Environnement de Transchromie Circulaire (1965/2017), posto nel giardino di Continua e l’attraversamento pedonale posto nel cuore di San Gimignano, una composizione di linee e cromie che quasi assumono le sembianze di partitura musicale. <<Una delle funzioni dell’arte è quella di provocare stupore. Se per strada crei oggetti, nuove situazioni, susciti stupore. I colori cambiano a seconda dell’ora del giorno o di dove ti trovi>> ricorda Cruz-Diez. <<L’arte cinetica è quindi realmente adattata alla dimensione urbana>>.
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…
10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…
Tra progetti ad alta quota e una mostra diffusa di Maurizio Cattelan, il programma del 2025 della Gamec si estenderà…
Lo spazio extra del museo MAXXI di Roma ospita un progetto espositivo che celebra la storia della Nutella, icona del…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Come non luogo non sono male: Fattoria Vittadini celebra 15 anni con uno spettacolo che intreccia potere, fragilità e condivisione,…