Come le aziende collaborano con gli artisti: l’impegno di LCA Studio Legale

di - 16 Agosto 2024

Per chi frequenta il mondo dell’arte contemporanea, l’avvocata Maria Grazia Longoni è una figura che sicuramente avrà incontrato. Responsabile del Dipartimento di Diritto dell’Arte, con competenza professionale e passione, è riuscita a coinvolgere addetti ai lavori e non in iniziative trasversali e sinergie territoriali. L’abbiamo incontrata per raccogliere un bilancio di questi dieci anni e i propositi per il prossimo futuro.

Quando e come LCA comincia a interessarsi all’arte contemporanea?

«Il progetto nasce nel 2013, con il mio ingresso in LCA. Da oltre trent’anni ho unito la passione per l’arte, in particolare per quella contemporanea, all’attività professionale; per questo ho proposto ai miei soci di aprire un dipartimento di diritto dell’arte. Iniziativa che ha avuto un riscontro positivo in studio, che da sempre appoggia, con entusiasmo e risorse, le proposte dei professionisti. Così in parallelo all’attività di assistenza e consulenza del dipartimento abbiamo inaugurato il progetto Law is Art!, con l’obiettivo di sostenere l’arte e gli artisti e rendere l’arte contemporanea più accessibile al pubblico. Anche per questo, ho pensato di condividere la mia passione con lo Studio esponendo all’interno le opere dalla collezione mia e di mio marito. Da lì è partita l’avventura».

Ritratto di Maria Grazia Longoni. Ph. LCA Studio Legale, Eleonora Pavesi

Quali sono le attività del dipartimento e del progetto “Law is art!”?

«Come attività professionale ci occupiamo di tutti gli aspetti giuridici e fiscali legati all’arte affiancando i diversi player e le istituzioni del settore con servizi di consulenza trasversale su misura: dagli aspetti contrattuali, fiscali, logistici, assicurativi, penali, nonché legati a diritto d’autore, al passaggio generazionale, antiriciclaggio, mecenatismo culturale, anche in ambiti particolarmente attuali, come servizi finanziari e intelligenza artificiale. Law is Art! è invece un progetto culturale autentico e con una forte identità. La nostra mission è quella di promuovere l’arte, in particolare quella contemporanea, in contesti non usuali, con l’obiettivo di incuriosire chi frequenta lo studio e la collettività. Tra le principali attività ci sono la realizzazione di due mostre all’anno di artisti italiani mid-career, un progetto natalizio con le Accademie d’arte, il sostegno e la collaborazione con istituzioni culturali pubbliche e private, l’organizzazione di convegni e appuntamenti formativi. Da qualche mese il progetto si è ampliato inaugurando Art Floor».

Partiamo dalle mostre…

«Facciamo due mostre all’anno: una inaugura a novembre, presso il nostro studio, e l’altra in aprile presso Palazzo Borromeo in occasione della fiera miart. Coinvolgiamo direttamente gli artisti italiani e collaboriamo con le loro gallerie. Al momento abbiamo allestito presso il nostro ufficio Storie di libertà ritrovata di Letizia Battaglia organizzata in collaborazione con l’Archivio e si è da poco conclusa The air between the leaves di Loris Cecchini a Palazzo Borromeo. Ormai sono appuntamenti molto attesi che hanno un ottimo riscontro di pubblico. Le inaugurazioni delle mostre sono occasioni di festa a cui partecipano artisti, collezionisti, rappresentanti delle istituzioni, colleghi, clienti e anche amici. Abbiamo un grande aiuto per l’organizzazione delle mostre dai nostri sponsor tecnici – Apice, per i trasporti, e ARTE Generali, per le polizze assicurative – che ci sostengono dall’inizio del progetto. Portiamo avanti quest’attività da oltre dieci anni. Ci mettiamo molto impegno ed entusiasmo e credo che si colga».

Loris Cecchini, The air between the leaves. Installation view, Palazzo Borromeo. Courtesy LCA Studio Legale. Ph. Eleonora Pavesi

Perché portare l’arte all’interno di uno studio?

«Non appendiamo soltanto delle opere alle pareti dello studio, ma desideriamo creare un dialogo con gli artisti e con quello che vogliono esprimere con il loro lavoro: è come avere una presenza che ci accompagna per un anno. Sono convinta che decidere di esporre opere d’arte nel luogo di lavoro sia parte integrante della nostra responsabilità sociale: attraverso l’arte si crea un ambiente stimolante e aperto al confronto. Le attività dedicate ai componenti dello Studio però vanno oltre: diamo a disposizione accrediti omaggio e inviti per mostre e fiere d’arte, organizziamo per loro visite alle mostre in città e iniziative ad hoc e molto altro…».

Come rispondono i componenti dello studio a queste iniziative?

«Le visite guidate vengono organizzate soprattutto al PAC, di cui siamo sponsor, e solitamente veniamo accompagnati dal curatore Diego Sileo. È un momento molto apprezzato. È stato bello ricevere la richiesta da parte di alcuni colleghi di spostare la visita nella pausa pranzo così da poter partecipare. Non è una cosa di poco conto, sono dei bei segnali. E questa è anche un’occasione per stare insieme e per condividere un momento fuori dall’ufficio. Per quanto riguarda le mostre, il fatto che ci chiedano quale sarà il prossimo artista che esporrà in studio e che alcuni colleghi offrano la propria stanza come spazio espositivo, dimostrano quanto sia ampio il coinvolgimento».

Visita per gli interni di LCA Studio Legale alla mostra di Adrian Piper al PAC

Oltre ai componenti dello studio, ci sono degli altri destinatari dei vostri progetti?

«Nel periodo di apertura, le mostre sono aperte a chiunque e sono visitabili su prenotazione. Vengono appassionati d’arte contemporanea, visitatori occasionali, classi universitarie e diversi gruppi. Per la mostra di Letizia Battaglia, data la sua notorietà anche come fotoreporter, che ha raccontato un momento storico importante del nostro Paese, per esempio abbiamo avuto una media di sei/sette visite alla settimana. È proprio questo lo spirito dell’iniziativa: condividere e incuriosire. Molte altre attività, come quelle di sponsorizzazione, hanno come destinatari diretti le istituzioni culturali con l’obiettivo di supportarle».

Ci sono anche i biglietti per le feste di fine anno…

«Abbiamo creato un progetto per gli auguri delle feste di fine anno coinvolgendo nuove generazioni di artisti. Per realizzare questi biglietti d’auguri, che vengono inviati a tutti i contatti dello Studio, coinvolgiamo gli studenti delle accademie d’arte invitandoli a un piccolo contest. Abbiamo lavorato con l’Accademia di Brera, la Naba – Nuova Accademia di Belle Arti, l’Accademia Galli del circuito IED e con Rufa – Rome University of Fine Arts. A seguito della selezione invitiamo gli studenti a raccontare il loro progetto in studio. È un’idea molto apprezzata dai clienti e in linea con i valori dello Studio, particolarmente attento alla valorizzazione dei giovani».

Letizia Battaglia. Storie di libertà ritrovata. Courtesy LCA Studio Legale, Archivio Letizia Battaglia. Ph. Eleonora Pavesi

La professione legale e l’arte contemporanea hanno dei punti d’incontro?

«Certamente. Gli artisti, attraverso le loro opere, denunciano spesso temi sociali delicati e urgenti. Gli avvocati possono contribuire con il loro lavoro ad affrontare questi temi. Pensi, ad esempio, al video di Yuri Ancarani Il popolo delle donne, che tratta il tema della violenza nei confronti delle donne e a quanto lavoro gli avvocati svolgono in questo ambito. Diffondere questa opera in un contesto istituzionale è un obiettivo che la Commissione Arte dell’Ordine degli Avvocati, di cui faccio parte, si è dato e su cui sta lavorando: sarebbe un contributo diverso, ma importante, per prendere sempre più coscienza del problema e affrontarlo con l’intervento di figure professionali esperte, che inviteremmo all’evento».

Oltre al PAC siete sostenitori di altri enti e istituzioni?

«Il forte legame dello Studio con la città di Milano ci ha portato a sostenere diverse iniziative e istituzioni del territorio. Dal 2014 siamo sponsor del miart attraverso il Premio LCA per Emergent. Sono ormai dieci anni che sosteniamo la fiera e le gallerie emergenti con questa iniziativa. Sosteniamo anche l’Associazione degli Amici del Museo Poldi Pezzoli. Sono rapporti che vanno avanti da tempo, con istituzioni che ci fa piacere sostenere e con cui condividiamo alcuni valori. Queste iniziative sono utili anche per identificare lo Studio come una realtà che promuove, oltre l’arte, le iniziative della città. Un’altra collaborazione recente è l’attivazione di una convenzione con l’Associazione Art Workers Italia, per offrire una consulenza mirata agli artisti e operatori del settore associati».

Art Floor. Courtesy LCA Studio Legale. Ph. Eleonora Pavesi

Che cos’è Art Floor?

«È un progetto a cui pensavamo da tempo: ora che LCA può contare sull’intero palazzo di via Moscova 18, siamo riusciti a realizzarlo. Art Floor è un hub che riunisce diverse eccellenze che offrono servizi complementari e trasversali per il mondo dell’arte. LCA offre servizi di consulenza legale e fiscale, Artshell e Condense forniscono servizi tecnologici e innovativi per i diversi operatori del settore, Mazzini Lab si occupa di risk management e sostenibilità, Lara Facco si occupa di comunicazione strategica e c’è anche Fonderia Artistica Battaglia, storica fonderia di Milano. È un centro di servizi, ma anche un luogo d’incontro e scambio, un’agorà dove discutere e portare avanti nuove iniziative. Lo abbiamo inaugurato a fine marzo con una grande festa».

Qual è il bilancio di questi dieci anni?

«Sono molto contenta di quello che abbiamo fatto. Le attività del progetto Law is Art! e il supporto alle istituzioni hanno fatto sì che LCA sia riconosciuto come player autorevole nel settore culturale e hanno rafforzato l’immagine dello Studio, sia all’interno sia all’esterno. La combinazione di autenticità, innovazione e dinamicità che caratterizza il nostro approccio è stata fondamentale per raggiungere questo risultato. Per i prossimi dieci anni lavoreremo con costanza per portare avanti e far crescere il progetto nei suoi diversi aspetti, dalle mostre alle collaborazioni e all’attività di formazione. Sicuramente ci concentreremo anche sullo sviluppo di Art Floor, sulla creazione di sinergie per ‘fare sistema’ nel settore dell’arte: un progetto ambizioso e un unicum nel panorama italiano».

Premio LCA per la sezione Emergent, Miart, 2024. Ph. Nicola Gnesi Studio

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