Con In-Ruins, l’arte contemporanea rilegge l’archeologia del Mediterraneo

di - 4 Agosto 2021

Cosa ci raccontano le rovine? In che modo noi contemporanei possiamo ascoltarne e reinterpretarne le storie? Quali ipotesi di dialogo possono instaurarsi tra la nostra cultura digitale, frammentaria, e i reperti “sacri”, a loro volta lacunosi, disarticolati, provenienti da un passato intoccabile? Sono alcune delle questioni aperte da In-ruins, piattaforma di ricerca fondata nel 2018, che ha proposto la seconda edizione del suo progetto di residenze d’arte incentrate sulla densissima stratificazione archeologica della Calabria. Dopo il Parco Archeologico di Scolacium, a Roccelletta di Borgia, in provincia di Cosenza, questa volta gli artisti hanno potuto attraversare le suggestioni e le ispirazioni del borgo di Squillace, affacciato sull’omonimo golfo. I luoghi prescelti per le attività sono stati il Castello Normanno, edificato nel 1044 sulle rovine dell’antico monastero di Cassiodoro, Palazzo Pepe, uno tra i massimi esempi di architettura gentilizia della zona, e la Chiesetta Gotica di Santa Maria della Pietà, risalente all’epoca sveva. Tra gli ospiti di questa edizione, invitati a seguito di una open call, gli artisti Itamar Gov (Israele), Anna Ill (Spagna), Emii Alrai (Regno Unito), Martyna Benedyka (Polonia) e il duo italiano Ceresoli Cosco. Gli interventi realizzati dagli artisti saranno presentati oggi, 4 agosto, in occasione di un open day al Castello di Squillace.

Anna Ill

«In-ruins si propone di creare spazi di incontro tra paesaggi archeologici e pratiche d’arte contemporanea, generando una nuova archeologia della cultura mediterranea», spiegano gli organizzatori. «Il progetto vuole svelare nuovi modi di guardare l’archeologia, invitando artisti e professionisti della cultura a collaborare all’interno di un qua­dro interdisciplinare, favorendo lo scambio orizzontale e le connessioni tra discipline e idee», continuano. «Luoghi altrimenti immobili e soffocati dalla loro stessa storia, divengono così cuore di esperienze vive di convivenza, condivisione di spazi e generazione di processi artistici radicati nel presente».

Itamar Gov

In-ruins residency è un progetto a cura di Maria Luigia Gioffre, Nicola Guastamacchia, Dobroslawa Nowak e Nicola Nitido. La residenza In-ruins 2021 è realizzata con il sostegno di Regione Calabria, I Giardini di Hera e Fondazione Armonie d’Arte. Si ringraziano inoltre Pro Loco Squillace e il Comune di Squillace.

Itamar Gov

Articoli recenti

  • Mostre

“Il cielo sopra il portego”: a Venezia il firmamento entra nella Scuola Grande di San Marco

La Galleria BPER Banca presenta presso la Scuola Grande di San Marco di Venezia due opere provenienti dalla propria collezione,…

19 Giugno 2025 0:02
  • Mercato

Art Basel che move gli affari e l’altre stelle

Quello che abbiamo visto a Basilea nei giorni di preview, da Mark Rothko a David Hockney. E quello che i…

18 Giugno 2025 22:50
  • Progetti e iniziative

Artigianato e Palazzo 2025: a Firenze, i grandi maestri e la next generation

Gli spazi del Giardino Corsini a Firenze ospiteranno oltre 100 maestri artigiani italiani e internazionali per la 31ma edizione di…

18 Giugno 2025 17:22
  • Progetti e iniziative

Popsophia 2025: a Pesaro gli appuntamenti tra filosofia, cultura pop e arte

Il festival Popsophia torna ad animare Pesaro con il suo programma diffuso di spettacoli e mostre in realtà virtuale: quest’anno…

18 Giugno 2025 16:09
  • Street Art

The Wallà 2025: Alice Pasquini apre il festival di Street Art nel trevigiano

La Street Art torna a Vallà, in provincia di Treviso: ad aprire la stagione 2025 del festival The Wallà è…

18 Giugno 2025 12:30
  • Mostre

A Milano la prima personale di Shoshana Walfish: la fluidità dentro e fuori dal corpo

L’artista canadese racconta un corpo che sfugge alla definizione: tra forme fluide, tinte accese e mitologie, le opere rivelano una…

18 Giugno 2025 12:30