Incontri ravvicinati con artisti e curatori, per sentire la viva voce dei protagonisti della collezione e delle mostre del MAXXI: al museo delle arti del XXI Secolo tornano le “Conversazioni d’autore”, per un nuovo ciclo di talk che non solo ci faranno entrare nei progetti esposti nelle sale ma proporranno anche inediti punti di vista sui temi più urgenti dell’attualità. Il primo appuntamento da segnare in calendario, in Sala Graziella Lonardi Buontempo, è per martedì, 31 gennaio, alle 18, con Invernomuto, duo artistico formato nel 2003 da Simone Bertuzzi (1983) e Simone Trabucchi (1982), in conversazione Shumon Basar, scrittore, editore e curatore che da anni si interroga sull’impatto delle innovazioni tecnologiche sulla società. Introduce l’incontro Eleonora Farina, modera Ilaria Bonacossa.
Da sempre interessato all’esplorazione dei territori interstiziali delle sottoculture, Invernomuto – il cui nome è una citazione di “Neuromante”, iconico romanzo di William Gibson, manifesto del cyberpunk – lavora sulle modalità di creazione e diffusione di narrazioni alternative e ibride, tra immagine, video e suono. Al MAXXI, il duo è stato invitato, insieme a Danilo Correale e a Irene Fenara, a prendere parte al focus “Digital Antibodies”.
Curato dalla stessa Bonacossa, in collaborazione con Farina, il progetto è stato realizzato a seguito di una stretta collaborazione tra il MAXXI e il Museo Nazionale dell’Arte Digitale e sarà visitabile fino al 26 febbraio 2024. Obbiettivo di “Digital Antibodies” – anticorpi digitali – è indagare il rapporto tra le sfumature assunte dalla realtà contemporanea e la im-permanenza dei nostri corpi, ormai sempre più interdipendenti dalla dimensione digitale, collegati tramite i social media, identificati e caratterizzati dagli account e dagli avatar, spiati dalle videocamere di sorveglianza, guidati nelle decisioni da Big Data e Intelligenze Artificiali (nel romanzo di Gibson, Invernomuto è appunto il nome di un’evolutissima IA). «Facendo luce sulle modalità di funzionamento di algoritmi, raccolta di dati e la loro manipolazione sociale e culturale, la mostra stimola il pubblico a guardare la realtà e la tecnologia in maniera critica», spiegano dal MAXXI.
In occasione del primo appuntamento con le “Conversazioni d’autore” al MAXXI, Invernomuto discuterà con Shumon Basar, tra le altre cose, di Vers l’Europa deserta, Terra Incognita (2017), lavoro presente in “Digital Antibodies” e incentrato sui modelli di autorappresentazione dei giovani nelle periferie delle metropoli europee, in un viaggio metaforico tra Italia e Francia.
Il video in scala verticale simula le proporzioni dello schermo di uno smartphone, protesi indispensabile per raccontare in maniera aderente il tempo presente. La storia segue i due protagonisti, Bené e Macha, parte della crew di rap star francesi PNL, in un itinerario senza fine e antitetico, attraverso isolati deserti, strutture iconiche dell’’edilizia popolare e luoghi simbolici, dalle “Vele” del quartiere Scampia, a Napoli, ispirate a Le Corbusier e Kenzo Tange ma diventate emblema degli spazi “liminali”, al Theatre du Châtelet e la Salle des fêtes dell’Hôtel de Ville, a Parigi.
I prossimi appuntamenti saranno mercoledì, 15 febbraio, alle 18, con Irene Fenara in conversazione con il filosofo Felice Cimatti e mercoledì, 22 febbraio, con Danilo Correale e il duo artistico Eva e Franco Mattes, rappresentanti di punta della net art.
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