Ad accoglierci dall’ingresso di una delle più prestigiose gallerie italiane il cadavre exquis (lavoro a più mani di matrice tradizionalmente surrealista) di Ruby Neri, Hilary Pecis, Megan Reed, Lily Stockman e Austyn Wiener, le cinque protagoniste della mostra ora in corso da MASSIMODECARLO, ci sorride sornione invitandoci ad entrare. Le opere selezionate per The Glover Group: A Los Angeles Story in programma dal 11 luglio al 4 agosto 2023, spezzano l’atmosfera solenne degli spazi di Casa Corbellini-Wasserman, che ospita, per la prima volta insieme, i lavori delle cinque artiste.
Inaugurata nella stessa settimana dell’annuncio di una nuova Fondazione in Piemonte (qui), la mostra raccoglie nove opere, scandite lungo il percorso espositivo, grazie alle quali è possibile riconoscere come ognuna di esse abbia influenzato gli altri lavori in una coerente direzione espressiva. Le sculture di Reed e Neri, le astrazioni di Wiener e Stockman e le nature morte contemporanee della Pecis dialogano indisturbate all’interno degli ampi spazi loro dedicati, traendo beneficio dalla reciproca prossimità . Le cinque artiste hanno passato gli ultimi anni a lavorare nel complesso di Frogtown, creando una comunità organica e fortuita che esalta la diversità artistica e la coesistenza tra creativi grazie ad una fruttuosa collaborazione intergenerazionale.
Le sculture di Neri e Reed sono esposte in due sale diverse ma una di fronte all’altra, per facilitare la conversazione tra maestra e allieva; Ruby Neri (1970) nasce pittrice in una famiglia di artisti, si avvicina alla street art, affascinata dalle subculture afroamericane della West Coast dei primi anni ’90, approda infine alle arti plastiche ed è la prima a stabilire la sua presenza nel complesso di Frogtown. In mostra, Neri presenta Untitled (2022), opera realizzata in ceramica smaltata, caratterizzata da forme voluttuose e superfici irregolari e solcate, dipinte con colorate vernici spray; la donna dagli occhi-girasole se ne sta accovacciata al centro della sala, gridando ai visitatori la sua silenziosa presenza.
Nella sala accanto Megan Reed (1995), scultrice e pittrice, allieva della Neri presso il California College of the Arts, mostra uno dei suoi reliquiari contemporanei, una fusione di materiali da imballaggio di facile reperibilità come legno, polistirolo, cartone e gesso danno vita a fantasie poliedriche e variopinte come Los Angeles Sun Catcher (Night/Day) (2023). Le due condividono l’utilizzo di tonalità cromatiche particolarmente accese che, applicate ai loro lavori, le rendono immediatamente riconoscibili. Nella stessa sala con la Reed, troviamo un enorme lavoro di Austyn Wiener (1989), la più giovane tra le sue colleghe e l’ultima ad unirsi al complesso di studi di Glover Place. L’artista lavora tele di grandi dimensioni e, sfruttando la fluidità del movimento, campisce ampie porzioni della superficie pittorica con tratti colorati e graffianti come in Marginalia I (2022) esposta da MASSIMODECARLO in questi giorni. Lavora a volte “a 25 tele contemporaneamente”, rafforzando il concetto di come la creazione non possa essere limitata ma anzi incoraggiata a fluire senza restrizioni.
Di colori più tenui, ma comunque freschi e vivaci, sono le composizioni astratte di Lily Stockman (1982); l’artista americana trae ispirazione dal mondo naturale e dai principi fondamentali della struttura. Le sue tele Rowing to the Island (2023) e Fortune Iris (2023) disposte lungo le pareti del percorso espositivo, ricordano a volte tramonti su pianeti lontani, a volte fiori estivi o ancora architetture esotiche. Hilary Pecis (1979), l’unica artista non astratta del gruppo, ritrae nei suoi dipinti nature morte contemporanee; nelle sue tele vi è una straordinaria attenzione ai dettagli, che raccontano minuziosamente le intime e quotidiane atmosfere descritte dall’artista. Si presenta in mostra con due lavori: Studio Flowers e Studio Arrangement, entrambi del 2023. L’esposizione, inoltre, ha dato luce ad una speciale e unica edizione creata a cinque mani dalle artiste. Questa edizione unica è ora disponibile per l’acquisto su shop.massimodecarlo.com.
L’intervento delle artiste trasforma la galleria MASSIMODECARLO in uno straordinario aleph da cui é possibile guardare simultaneamente da cinque prospettive diverse, senza sovrapposizioni, il loro mondo, distinguendo chiaramente le direzioni che ciascuna di esse ha preso nel corso della sua ricerca artistica. The Glover Group: A Los Angeles Story, unisce le esperienze individuali delle autrici, esaltando la connessione dinamica tra loro, creando una singola energia diffusa e sfociando in un mosaico di sensazioni che pervade le sale della galleria milanese.
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