-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Daniel González e la pinsa romana a Milano, tra gusto e arte
Arte contemporanea
Avete presente la pinsa romana, quella delizia salata sullo stile della pizza, ma più piccola, più digeribile e più sfiziosa? Bene, questo Natale potrebbe essere l’occasione per scoprirla anche in un luogo piuttosto distante dall’Appia e dai Colli, celebre per un altro prodotto decisamente tipico: Gorgonzola, comune della cintura metropolitana di Milano. Ci siamo dati all’enogastronomia? No, semplicemente la Pinsa a Gorgonzola, a due passi da Milano, la potrete gustare in un locale d’artista: il González Bar.
Daniel González, infatti, autore tra gli altri anche del Padiglione Haiti alla Triennale di Milano, di cui vi abbiamo raccontato le epopee, è infatti il creatore – insieme all’architetto Mariano Pichler – di un restauro preciso quanto delicato – di un vecchio panificio affacciato sulle sponde del Naviglio Martesana, seguendo il claim “Imagination decides Eveything”, strappato a Blaise Pascal.
Al González Bar, la pinsa è arte
Un luogo di dettagli, dove la cucina è separata dal resto del locale con una “Golden Gate”, dove al muro è dipinta la prima lettera d’amore composta da poetici e misteriosi segni, e le brillanti tende usate spesso nel lavoro dell’artista argentino compongono una “Primitiva Giungla Domestica” fatta anche di altri wall painting floreali, di tavoli e sedie i cui piani sono diventati quadri di natura monocroma da muovere nello spazio, e dove – se siete una coppia in cerca di intimità, o clandestina – troverete anche uno splendido privé largo quanto un tavolo e due sedie, nel quale nessuno potrà disturbarvi.
“Siamo dentro un’avventura esperienziale, con spazi che cambiano i connotati come le pagine di un libro”, recita la comunicazione del nuovo locale, le cui vetrine affacciano su piazza Garibaldi.
E se il bancone color ghiaccio fa pari con lo splendido lampadario di Murano anni ’50 che illumina l’area bar, il restauro ha tenuto conto anche degli elementi che hanno caratterizzato – strato dopo strato – l’identità di questo piccolo palazzo lombardo: travi in legno e in metallo, colonne di sostegno, piccole porte a spinta, e serrande che da cinquant’anni portano addosso i messaggi del paese. Che non sono stati cancellati ma anzi, puliti e ristrutturati. Un bar che è un gioco di forme e colori, “dall’argentea architettura effimera e angoli di personal Bauhaus”. E non dimenticate la pinsa, ovviamente!
Come arrivare a Gorgonzola è molto semplice: basta prendere la metropolitana, linea verde, che attraversa Milano toccando le sue stazioni principali: da Porta Genova a Cadorna, Garibaldi Centrale e Lambrate…Non avete grandi scuse, specialmente durante le feste!