Al Glastonbury Festival, un’opera di David Hockney con l’Intelligenza Artificiale

di - 26 Giugno 2023

Mentre il mondo vive nell’ansia costante da sostituzione da Intelligenza Artificiale, c’è qualcuno che continua a divertirsi alla grande, nel vero senso della parola: lo scorso fine settimana, in Inghilterra, in occasione del Glastonbury Festival, una della manifestazioni musicali più importanti al mondo, David Hockney ha presentato la sua ultima opera di dimensioni ambientali e realizzata proprio attraverso gli algoritmi.

D’altra parte non c’è da stupirsi, l’artista inglese, oltre a essere un fumatore accanito, è considerato un maestro inarrivabile della tecnica pittorica e anche con la tecnologia ha sempre giocato molto volentieri. Sono ormai famosissimi i suoi disegni ad iPad, esposti nelle gallerie di tutto il mondo e pubblicati in un bel libro Taschen. A gennaio 2023, a Londra, si è tenuta poi la prima esposizione immersiva e interattiva dedicata alle sue opere, negli spazi ipertecnologici di Lightroom.

David Hockney, Lightroom, Londra. Ph. Justin Sutcliffe

L’opera pensata per il Pyramid Stage di Glastonbury Festival, palco sul quale si sarebbero esibiti musicisti del calibro di Arctic Monkeys, Guns n’ Roses, Lil Nas X e Blondie, è stata presentata da CIRCA, piattaforma di arte e cultura digitale che cura un programma di installazioni sui maxi schermi di Piccadilly Circus. Hockney aveva già collaborato con CIRCA nel maggio 2021, per un progetto sugli schermi pubblicitari diffuso in sei città in tutto il mondo. In occasione del Glastonbury Festival, Hockney ha usato, per la prima volta nel suo lavoro, l’Intelligenza Artificiale, per rimuovere tutte le figure da un’opera del 2014 della serie The Dancers, lasciandone solo lo sfondo con un paesaggio vuoto. L’opera originale presenta un gruppo di ballerini vestiti in modo vivace che si tengono per mano a formare un cerchio, in una disposizione che rispecchia quella della celeberrima Danza di Matisse.

David Hockney, The Dancers V, 27 August – 4 September, 2014, acrylic on canvas, 48″ x 72″ (121.9 cm x 182.9 cm) © 2019 David Hockney

Lavorando sul suo iPad e usando l’intelligenza artificiale, David Hockney dunque sviluppato ulteriormente il lavoro, arrivando a realizzare un’animazione video di un minuto, intitolata I LIVED IN BOHEMIA BOHEMIA IS A TOLERANT PLACE, proiettata sui maxischermi del palco durante i concerti della serata del 23 giugno. E non poteva esserci messaggio più adatto, per un festival nato dalla cultura hippie. «Sono passati cento anni dall’ultima volta che si è parlato di prospettiva, con il Cubismo. Suppongo che ora che le cose vengono generate dai robot, dobbiamo guardare ancora più da vicino e con occhi completamente nuovi», ha dichiarato Hockney.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Touchpoint: Aterballetto e Collezione Maramotti in dialogo tra arte e danza

Le opere d’arte della Collezione Maramotti si aprono al movimento del corpo, con i danzatori del Centro Coreografico Nazionale Aterballetto:…

2 Ottobre 2024 16:20
  • Mostre

Al Centro Pecci Louis Fratino esplora la bellezza dell’intimità tra erotismo e paesaggi vibranti

Il Centro Pecci di Prato ospita la prima mostra personale in Italia dell’artista statunitense che mette in evidenza l'incontro tra…

2 Ottobre 2024 16:19
  • Arte contemporanea

Self Portrait As A Coffee Pot: William Kentridge debutta su MUBI

Dopo la presentazione alla Biennale d’Arte di Venezia del 2024, il film di animazione in nove parti di William Kentridge…

2 Ottobre 2024 13:11
  • Arte contemporanea

La Biennale di Sharjah 2025 invita al viaggio: oltre 140 gli artisti partecipanti

Incentrata sui temi dello spostamento e del viaggio ma anche della permanenza precaria, la Biennale di Sharjah 2025 ha svelato…

2 Ottobre 2024 11:45
  • Arti performative

Corpi, spazi e memorie, le performance di tre artisti italiani a Sion

Osservatorio Futura presenta un progetto performativo incentrato sui temi del corpo e dell’alterità: le opere di Greta Di Poce, Gabriele…

2 Ottobre 2024 10:43
  • exibart.prize

exibart prize incontra Gigi Rigamonti

Ora è la fragilità del mondo e degli esseri umani che mi attraggono e mi esprimo sia con la scultura…

2 Ottobre 2024 9:55