Tra la Villa Lysis di Capri e la Casa Rossa di Anacapri, fino al 27 ottobre, prende vita la quarta edizione del Festival del Paesaggio, a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio. Casa come me è il titolo dell’edizione 2019 del Festival, «dedicata al tema della casa e dell’abitare e intende essere un omaggio alla memoria di quelle dimore e dei rispettivi abitanti che nel corso del tempo, mescolando cultura, creatività ed eccentricità , attraverso la loro presenza hanno contribuito a creare e alimentare il mito dell’isola azzurra nel mondo».
Un riferimento preciso a questa impostazione si trova già nel titolo: «un omaggio alla casa che più di ogni altra è stata in grado d’incarnare il mito di Capri in una vera e propria utopia architettonica ed esistenziale. Casa come me, infatti, è il nome che lo scrittore Curzio Malaparte diede alla villa commissionata ad Adalberto Libera e fatta costruire nel 1938 a Punta Masullo, proprio di fronte i Faraglioni», oggi considerata capolavoro del razionalismo italiano.
Il Festival del Paesaggio di Capri si articola in un fitto programma di mostre, proiezioni, incontri e residenze. Il percorso espositivo a Villa Lysis «declina il tema della casa e dell’abitare come spazio di un’ossessione del vivere contemporaneo, come luogo al cui interno si consuma un inedito e controverso rapporto tra interno ed esterno, tra dimensione individuale e collettiva, tra spazio inteso come ambito della creazione personale e spazio come luogo pubblico aperto alla partecipazione e alla condivisione».
La mostra prende le mosse «dal progetto site-specific realizzato per la IV edizione del Festival da Andrea Anastasio – in collaborazione con Francesco De Maio Ceramiche – in cui il designer italiano adotta la maiolica come spunto per una riflessione sull’idea di frammento e di isola come memoria di un’integrità perduta che si trasforma in un nuovo ordine di senso». La riflessione prosegue con opere di Stefano Arienti, Manfredi Beninati, Paolo Canevari, Alessandro Di Giampietro, Gianluca Di Pasquale, Flavio Favelli, Liliana Moro, Angelo Mosca, Adrian Paci, Luigi Presicce e Elisa Sighicelli.
A Casa Rossa di Anacapri, dal 15 settembre al 27 ottobre, «l’accento sarà invece posto sulla dimensione utopica e progettuale dell’abitare contemporaneo, attraverso una serie di lavori di artisti, architetti e designer di diverse generazioni. Partendo dai disegni inediti realizzati dell’artista futurista Enrico Prampolini nel 1935 e concepiti come studi preparatori per la realizzazione di una “Villa Marinetti” a Capri.
La mostra prosegue con un focus su Alessandro Mendini, recentemente scomparso (qui il nostro ricordo) e al quale la IV edizione del Festival del paesaggio è dedicata. Del grande architetto e designer milanese sono esposti, accanto al riallestimento della grande opera in ceramica realizzata in occasione della scorsa edizione del Festival, una serie di otto disegni e studi preparatori per la realizzazione della casa di famiglia a Olda. Il percorso espositivo si articola poi attraverso lavori di Andrea Anastasio, Paolo Gonzato, Carolina Sandretto, Sergio Sarra, Francesco Simeti, Luca Trevisani e Vedovamazzei.
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