Antaless Visual Design, Antica Proietteria, Apparati Effimeri, FLxER, Kanaka Studio, Luca Agnani Studio, Michele Pusceddu, MONOGRID, Mou Factory, Olo Creative Farm, OOOPStudio, Pixel Shapes, THE FAKE FACTORY e WöA Creative Company ridisegneranno la facciata del palazzo del Ministero degli Esteri, a Roma. Restauratori e conservatori keep calm, perché i 14 studi lavoreranno duro ma senza smuovere nemmeno una scheggia di intonaco del maestoso edificio costruito nel 1937. Come? Grazie ai potenti mezzi del videomapping, una delle declinazioni più coinvolgenti dell’Arte Digitale che, negli ultimi anni, abbiamo visto raggiungere vette spettacolari e rigorosamente immateriali, eteree. Eccezion fatta per i proiettori, ovviamente. L’appuntamento con Farnesina Digital Art Experience è per sabato, 14 dicembre, a partire dalle 19. L’iniziativa, un inedito per il Palazzo, è inserita all’interno della programmazione di Videocittà ed è promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con Bright Festival, in occasione del ventesimo anniversario della fondazione della collezione di arte contemporanea italiana della Farnesina.
«Un evento importante che permette a Bright Festival di proseguire il suo percorso di valorizzazione della creatività digitale italiana. La mappatura degli studi è avvenuta tramite ricerche seguite da esperti del settore. L’obiettivo per il futuro è ampliare il numero di realtà coinvolte creando un quadro completo e sempre più aggiornato della proposta professionale e artistica del nostro paese», ha spiegato Claudio Caciolli, project manager di Bright Festival.
La Collezione della Farnesina fu istituita nel 2000 su iniziativa dell’allora Segretario Generale Amb. Umberto Vattani. D’altra parte, la diffusione dell’arte e della cultura è un ambito di intervento di primo piano, nelle strategie politiche estere. A partire da un primo nucleo di acquisizioni, nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, l’operato dei diversi comitati scientifici ha dato vita in questi ultimi decenni a una prestigiosa selezione (qui l’elenco completo) che ha raccolto opere di altissimo profilo per la storia dell’arte italiana del Novecento.
Dal Futurismo, con Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, alla Metafisica di Giorgio de Chirico, dal Novecento di Carlo Carrà, Mario Sironi, Ardengo Soffici, all’antinovecentismo di Cagli, Campigli, Pirandello. Fino ai maestri del secondo dopoguerra, come Renato Guttuso, Carla Accardi, Piero Dorazio, Afro, Alberto Burri, Lucio Fontana, e ai protagonisti della seconda metà del XX secolo, dall’Arte Povera alla Pop Art e alla Transavanguardia, con Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Emilio Isgrò, Fabio Mauri, Piero Manzoni, Sandro Chia, Mimmo Paladino.
Insomma, una storia lunga e affascinante e, se volete saperne di più, non vi rimane che dare un’occhiata alla prossima puntata di Art Night, il nuovo magazine di Rai Cultura. Nella puntata di stasera, infatti, si parlerà proprio della collezione del Ministero degli Esteri. Ecco una clip in esclusiva per i nostri lettori.
Facendo onore alla missione della Farnesina, Digital Art Experience farà poi tappa in versione ridotta, tra il 2020 e il 2021, in altre sei città nel mondo, all’interno di una collettiva itinerante di arte digitale organizzata dagli Istituti Italiani di Cultura. Un progetto che nasce con l’obiettivo di valorizzare all’estero artisti italiani contemporanei e reso possibile grazie al lavoro del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito del piano di promozione integrata “vivere ALL’italiana”.
Una giuria di qualità assegnerà tre menzioni speciali per i lavori di videomapping che si saranno distinti maggiormente per ideazione e realizzazione, e gli artisti saranno invitati come ospiti d’onore al Bright Festival 2020. Il Ministero realizzerà una video-installazione, composta dal modellino in scala del palazzo su cui saranno proiettati i videomapping. Tale opera sarà parte della mostra itinerante e verrà poi acquisita dalla Collezione Farnesina.
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