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Edit Napoli, alla scoperta degli appuntamenti diffusi in città: mappa #1
Arte contemporanea
EDIT Napoli giunge alla sua sesta edizione, che si svolgerà dall’11 al 13 ottobre 2024 presso l’Archivio di Stato di Napoli e in varie location sparse per la città. In occasione di questa edizione, Untitled Association vi accompagna alla scoperta di mostre, eventi e iniziative legate al Festival e ai principali spazi cittadini, con itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte. Ogni itinerario prevede il coinvolgimento di una o più sedi legate al programma di EDIT. Gli itinerari sono organizzati per zone geografiche e sono attinenti al programma in occasione della fiera.
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Il primo itinerario si svolge a partire dalla mostra principale, presentata all’Archivio di Stato, sede centrale di EDIT, sito in vico Monte della Pietà, 2. Da sempre al centro della manifestazione, saranno i lavori di designer indipendenti, autori ed editori di design, creativi e produttori, che esporranno le loro creazioni nella città di Napoli, diventata a tutti gli effetti luogo di richiamo e di scouting a livello internazionale. Anche quest’anno è viva la volontà di puntare i riflettori su una tipologia di design sostenibile, sulla territorialità e la qualità dei prodotti esposti, a dispetto della quantità, sostenendo processi di produzione che coniugano l’artigianato al design in pezzi replicabili. Oltre 100 gli espositori italiani e internazionali presenti tra gli spazi dell’Archivio di Stato.
Accanto ai vincitori della passata edizione, Giorgio Bena e ruga.perissinotto, numerose anche le aziende che ritornano, come Dante Negro, De Marchi Verona, Eleit.it, Marco Ripa, MAS Design, Mediterranea Design, Monostudio, SKNYPL, ma anche le novità come Daniela Pinotti, Ethimo, Luca Gruber, Testatonda Studio e molti altri. Una selezione sempre più profilata e centrata sul mondo dell’abitare e del vivere slow con prodotti che spaziano dalle ceramiche ai tessili, dagli arredi ai rivestimenti, complementi e luci.
Anche quest’anno ci sarà una sezione per gli espositori under 30 e le realtà costituite da non più di tre anni, che esporranno i loro prodotti nel chiostro dedicato al Seminario, dove sarà inoltre presente un’ampia rappresentanza spagnola, grazie al bando España Diseño Mediterráneo, realizzato in collaborazione con l’Instituto Cervantes de Nápoles e il designer Tomás Alía, che ha selezionato per EDIT Napoli cinque giovani talenti. Dovuto all’incontro tra il design contemporaneo e l’architettura storica del Complesso, sarà presentato uno speciale allestimento del primo atrio dell’Archivio, curato quest’anno dalla designer Sara Mondaini per Officine Tamborrino, brand pugliese specializzato nella lavorazione del metallo e nella realizzazione di arredi di design e microarchitetture, insieme alla designer tedesca Lilo Klinkenberg di Studio Lilo, che ha realizzato il concept per le aree verdi. La lounge è gestita da Feudi di San Gregorio, storica azienda vitivinicola irpina e amica di EDIT, che torna per il terzo anno consecutivo curando questa volta il cocktail d’apertura della manifestazione.
Dopo la visita all’Archivio, ci si dirige per vico San Nicola a Nilo verso il Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, in Via dei Tribunali 39, dove è presentato il progetto di ricerca Galateo Ancestrale. Incalmi e Caterina Roppo. Incalmi ha sviluppato un progetto di ricerca insieme all’artista Caterina Roppo, un vero e proprio dialogo tessile ispirato al tema del respiro. Le opere, che trovano ispirazione nel libero gesto del respiro, sono l’ultima evoluzione di uno studio approfondito sul tessile che l’artista ha sviluppato passo per passo grazie alle competenze di Incalmi. Un’indagine tridimensionale che vede le trame del tessuto fissarsi, grazie all’utilizzo del metallo. Nell’attimo in cui il respiro si galvanizza e si solidifica in forme sinuose, che già sembra continuare a muoversi nello spazio. Attraverso un gioco di contaminazioni e di ricerca materica, i visitatori saranno condotti nell’ipogeo della chiesa dove, attraverso il dialogo con il luogo, riemerge l’inconscio.
Usciti dalla chiesa, tra i cardini del centro storico, si giunge in Piazzetta Nilo, dove al civico 7, nello stesso palazzo, si segnala la visita alle gallerie Alfonso Artiaco e Tiziana di Caro. Da Alfonso Artiaco, la prima mostra personale in galleria di Callum Innes, Darker than blue.
L’artista presenta 13 nuovi dipinti di grandi e medie dimensioni ed una serie di otto opere su carta. Astrazione e stratificazione, colore e rimozione. La pratica artistica di Callum Innes è fatta di numerosi passaggi, tempi lunghi di preparazione che evocano atmosfere cromatiche. I suoi dipinti sono geometrie luminose in cui la pittura a olio bianca o nera si alterna a colori brillanti e striati, dall’azzurro al viola, dal giallo al rosso. Opere che partendo dalla stessa impostazione rigorosa raggiungono una vasta gamma di effetti cromatici in cui poter cogliere la profondità delle sfumature. In mostra due tipologie di opere: gli Exposed Paintings, dipinti su lino dalla forma quadrata, e dipinti circolari su supporto di legno compensato, definiti dall’artista Tondos.
Proseguendo nella scala adiacente alla Galleria Alfonso Artiaco, si passa alla Galleria Tiziana Di Caro, dove è presente la mostra Tra segno e sogno, di Betty Danon. Già alla quarta mostra personale nei suoi spazi, la mostra riguarda la produzione dal 1980 al 1990 e include una selezione di lavori su carta che spaziano dal disegno, al collage, al frottage.
Il titolo è tratto da un quaderno di appunti in cui Danon aveva raccolto possibili titoli di opere, che nel tempo non ha mai utilizzato. È il 1979 quando Betty Danon scrive un testo raccontando l’esperienza espositiva legata alla sua opera Io&gli altri, in seguito alla quale decise di “lasciare il meraviglioso mondo dell’arte” perché delusa dalle voci che scaturirono proprio in relazione a quell’opera. All’inizio degli anni Ottanta, quindi, l’artista smette di frequentare il circuito convenzionale dell’arte contemporanea, continuando a lavorare per sé e per gli amici artisti con cui non ha mai smesso di intrattenere relazione attraverso la pratica della Mail Art. Esiste quindi una produzione pressoché inedita, esposta se non in sporadiche occasioni, di cui un primo nucleo rappresenta il fulcro di Tra segno e sogno.
Una volta lasciata Piazzetta Nilo, si percorre via San Biagio dei Librai, dove si giunge su Via Duomo 288, nei pressi del Museo Civico Gaetano Filangieri: qui è presentata in occasione di EDIT Neuro-philia, Interweaving design, technology and neuroscience, intervento realizzato da THiRTYONE Design + Management.
L’installazione è stata realizzata dalla designer Claudia Campone con il suo studio creativo THiRTYONE Design + Management e con la collaborazione di Paolo Milani, Francesca Borghi e Benedetta Fazzolari. Oggi, le tecnologie digitali hanno rivoluzionato il modo di creare, duplicare e distribuire, rendendo apparentemente più fumosa la distinzione tra vero e verosimile, e attribuendo spesso alla copia un’accezione negativa. E se, al contrario, riuscissimo ad utilizzare a nostro favore le nuove tecnologie e gli strumenti a disposizione, restituendo alla copia il suo significato vantaggioso? È questa la riflessione che dà vita al progetto Neuro-philia, che diventa anche un’indagine sui concetti di vero e verosimile applicata alle connessioni tra cervello, tessuti neurologici e tecnologie digitali, in dialogo con il mondo delle tessiture e delle fibre vegetali.
Poco più giù, ubicata sempre su Via Duomo, dove al civico 286, presso la Chiesa di San Severo al Pendino, è presentata la prima mostra in Italia dell’artista cubano Fidel Garcìa, intitolata Imitación Controlada, organizzata dalla Fondazione Morra Greco. Imitación Controlada è dunque la presentazione di un’omonima installazione sonora concepita dall’artista durante un periodo di residenza a Napoli nel 2023. Realizzata a partire da alcune riflessioni attorno al concetto di libertà e controllo, il lavoro esplora il confine sottile tra masse e collettività, istituzioni e potere collegando la città di Napoli a quella di L’Avana. Il progetto è realizzato nell’ambito del primo Programma per l’Arte Contemporanea del Comune di Napoli.
EDIT Napoli: itinerario #1
Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli. Main section
11.10 → 13.10.2024
EDIT @ Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco
Galateo Ancestrale, a research project
Incalmi and Caterina Roppo
11.10 → 13.10.2024
Alfonso Artiaco
Piazzetta Nilo, 7
alfonsoartiaco.com
@galleriaalfonsoartiaco
Darker than blue
Callum Innes
12.09 → 02.11.2024
Galleria Tiziana Di Caro
Piazzetta Nilo, 7
tizianadicaro.it
@galleriatizianadicaro
Tra segno e sogno
Betty Danon
25.09 → 16.11.2024
EDIT @ Museo Civico Gaetano Filangieri
Neuro-philia, Interweaving design, technology and neuroscience
THiRTYONE Design + Management
11.10 → 13.10.2024
Fondazione Morra Greco @ Chiesa di San Severo al Pendino
Imitación Controlada
Fidel Garcìa
10.10 → 24.10.2024