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Enciclopedia Treccani Arte Contemporanea, uno strumento per conoscere il presente
Arte contemporanea
Realizzare una enciclopedia di arte contemporanea dal Novecento al Duemila, convulsivamente aperta a connessioni, contaminazioni e commistioni, con diverse tecniche e linguaggi, naturalmente destinata a cambiamenti, è di per sé un ossimoro. Ma la Treccani, fondata nel 1925 da Giovanni Treccani e Giovanni Gentile, ama le sfide impossibili e continua a portare il sapere nelle case, non soltanto quelle degli italiani. Nell’epoca del digitale, Treccani Arte contro la dissolvenza della memoria, investe nella carta con la pubblicazione di quattro volumi di 800 pagine ciascuno, redatti da 435 autori, con oltre 3600 voci e quasi 4000 immagini che rappresentano una sintesi organica dell’evoluzione delle maggiori esperienze artistiche del nostro tempo.
L’arte contemporanea è circolare, dinamica, “liquida” come la cultura, che necessita di una lettura aggiornata alla complessità odierna, senza dimenticare come e perché, nel passato, ha prodotto il nuovo e con quali materiali e attitudini e in quali luoghi di produzione si è originata. Conoscere l’arte contemporanea, interdisciplinare e multidisciplinare per sua natura, significa viaggiare nel tempo e nello spazio con l’unica certezza di approdare in territori e paesaggi inediti della creatività. L’arte contemporanea ha cambiato i suoi mezzi di produzione, i suoi luoghi e significati, adattandosi, come l’acqua a contenitori diversi, al nostro modo di vivere e di percepire il mondo, individuando sempre nuovi spazi e modalità espressive.
Avventurarci in questa affascinante esplorazione della summa dei saperi attraverso l’arte è possibile con l’Enciclopedia Treccani, che non garantisce soltanto una catalogazione scientifica di artisti, storici dell’arte, teorici, critici, curatori, luoghi e contesti in cui si crea l’arte e tecniche artistiche che cambiano nel tempo, ma ci educa a intrecciare “paesaggi” immateriali, impliciti nella ricognizione fenomenologica della cultura complessa del presente. L’arte contemporanea è lo specchio, seppure con distorsioni del nostro tempo, è fitta di relazioni connaturate con la nostra vita, società, economica e culturale. È di per sé fluida, inafferrabile come il nostro sguardo sul mondo, che immagina esplorazioni di nuovi spazi da conquistare.
L’arte contemporanea è nomade, errante come le presentazioni della pubblicazione dell’Enciclopedia Arte Contemporanea edita da Treccani. La prima è avvenuta alla Biennale di Venezia, ospitata nella Biblioteca dell’ASAC (Padiglione Centrale, Giardini), la seconda al MAXXI di Roma, l’altro ieri sera, la terza a Milano al Silos di Giorgio Armani, prestigiosa cornice che indica una caratteristica del Novecento, ovvero la commistione tra Arte e Moda. La quarta presentazione sarà ospitata al Teatro San Carlo di Napoli, oggi, perché anche il luogo determina l’azione e l’attitudine della volontà di rendere “solido” un sapere “liquido”, com’è l’arte contemporanea che si lega alle persone e al territorio culturale, in cui si generano intrecci e riflessioni molteplici.
A Milano, al Silos Armani, Massimo Bray, Direttore Generale Treccani, insieme a Valeria Della Valle e Vincenzo Trione, Direzione scientifica Enciclopedia Treccani Arte Contemporanea, con il filosofo Mauro Ceruti, moderati da Cristina Faloci, autrice di Rai Radio 3, hanno appassionato il pubblico con i loro interventi, volti a testimoniare, senza inciampare nel “saccentismo” nozionistico, come e perché questa colossale impresa culturale è di per sé un opera d’arte sui generis, nella metodologia scientifica di definire ciò che per sua natura è difficilmente definibile. Questa Enciclopedia è un’opera necessaria per educarci alla complessità del presente, mirata alla connessione tra le arti diverse, all’analisi geopolitica allargata dei luoghi di produzione e promozione dell’arte contemporanea in maniera comparata, in cui, pagina dopo pagina, prende forma la pluralità del nostro tempo.
L’enciclopedia è suddivisa in voci monografiche, ordinate seguendo un ordine alfabetico, comprensive di artisti singoli e gruppi, teorici, galleristi, collezionisti, mercati, musei, mostre e riviste. Nelle voci tematiche, invece, sono annoverati movimenti e tendenze, temi e situazioni al confine con altre discipline, ma anche città rilevanti nel dibattito artistico. Le voci–contenitore radunano in un unico lemma esperienze, tecniche, tipologie espositive, gruppi legati a un’unica area geografica o tematica. Sono una miniera di possibilità analitica comparata le voci interdisciplinari e transnazionali che riguardano diverse aree geografiche o tematiche di “Arte Contemporanea”; un macrotema che include microcosmi tutti da conoscere e intrecciare tra loro, per tessere il grande mosaico del Tempo, dal 1900 al 2021, e l’architettura della Memoria.
È una novità che non ha precedenti per l’Enciclopedia Treccani anche il progetto grafico innovativo curato da Polystudio, con una ricca selezione di immagini e di opere, perché in ogni volume è pubblicata un’opera d’arte inedita ispirata all’idea di enciclopedia, firmata da alcuni protagonisti dell’arte contemporanea, in rappresentanza di un continente specifico, tutti viventi, quali Anish Kapoor per l’Asia, William Kentridge pe l’Africa, Anselm Kiefer per l’Europa e Joseph Kosuth per l’America. A queste opere si aggiunge, nel primo volume, un portfolio di Shirin Neshat, artista poliedrica che mescola mondi e linguaggi diversi. Contrariamente a quanto si possa pensare, inoltre, questa Enciclopedia Arte Contemporanea non è elitaria o inaccessibile, perché Treccani, fedele al principio di democraticità e divulgazione della cultura per tutti, si può comperare a rate. È un investimento nel futuro che, nel tempo, oltre a testimoniare cosa abbiamo prodotto dal Novecento fino agli NFT, l’ultimo fenomeno artistico incluso nelle voci dell’Enciclopedia, genererà nuovi analisi e conoscenze.