L’arte crea e l’arte distrugge. O, almeno, ci prova. Nel 2008, il poster con il quale Shepard Fairey immortalò Barack Obama è entrato a pieno titolo nella storia iconografica dell’epoca contemporanea, contribuendo ad alimentare prima l’immagine e poi il mito del primo Presidente nero degli Stati Uniti d’America. Oggi, lo stesso Shepard Fairey prova a fare l’opposto con Donald Trump, persona di tutt’altra pasta. E insieme all’ex street artist – conosciuto con il tag Obey –, questa volta ci sono decine di altri artisti, mostri sacri dell’arte stelle e strisce, come Richard Serra ed Ed Ruscha, personalità che, con le loro opere, hanno diffuso in tutto il mondo la rappresentazione di certi atteggiamenti, dei costumi e della cultura americani. Ora sono stati tutti chiamati in causa nell’ambito del progetto Enough of Trump, promosso da People For the American Way, organizzazione no profit dal nome americanissimo, di stampo progressista, nata in opposizione a quel guazzabuglio dei partiti della destra cristiana radicale tanto popolari oltreoceano. L’organizzazione diffonderà a tappeto, sui social e lungo le strade, i manifesti creati dagli artisti e dai designer che hanno risposto a Enough of Trump.
«Donald Trump, la sua amministrazione e i suoi attivisti repubblicani hanno messo a repentaglio il nostro Paese, la nostra gente e i nostri valori democratici. People For the American Way sta collaborando con artisti di spicco per stimolare gli elettori all’azione attorno a un tema centrale: ne abbiamo abbastanza del razzismo, delle bugie e della corruzione di Trump», si legge nella dichiarazione ufficiale di Enough of Trump.
Piuttosto agguerriti e ugualmente gli artisti. «Farò di tutto per rimuovere questo malvagio idiota», ha dichiarato l’artista Deborah Kass che, nel 2016, realizzò una serigrafia ufficiale per la campagna di Hillary Clinton, prendendo ispirazione dalla famosissima Vote McGovern, l’opera che Andy Warhol produsse per supportare la campagna presidenziale di George McGovern contro Richard Nixon. In quella occasione non andò molto bene, alla fine fu eletto Nixon, e anche a Hillary sappiamo come è andata a finire. Ci sono poi i poster di Takaaki Matsumoto, Latoya Ruby Frazier e un video di Carrie Mae Weems.
Le immagini, formattate per Facebook, Instagram e Twitter, sono disponibili per il download gratuito sul sito di Enough of Trump e l’organizzazione sta incoraggiando altri artisti a presentare i propri contributi, sotto forma di opere d’arte ma anche di poesie e canzoni. In vendita a 2mila dollari ci sono anche stampe firmate e in edizione limitata di Ed Ruscha e Richard Serra. I proventi andranno a finanziare le altre attività di People For the American Way. Insomma, il sogno continua.
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