Enzo Distinto, Memoria Remota – Intragallery

di - 27 Dicembre 2021

Il percorso espositivo tra le opere di Enzo Distinto si addentra nel “post-umano”, locuzione riferita alla problematizzazione del rapporto tra uomo, tecnica e ambiente, messo in discussione dal progresso e dal vivere in un mondo non più locale ma globale.

Memoria Remota di Enzo Distinto, vista della mostra

Nel testo critico di Valentina Apicerni viene sottolineato come in “Memoria Remota” questi conflitti esistenziali siano posti in una prospettiva la cui soluzione non è lo sguardo nostalgico al passato ma l’accettare di essere parte attraversata e attraversante di una rete di flussi e legami. Le dimensioni del passato e del futuro sono avvertite come poli di tensione, eppure ciò che viene privilegiato è uno sguardo appartenente al presente e orientato verso il mondo che verrà. Un mondo in cui, attraverso il riconoscimento della solidarietà transpecie, si può giungere alla costruzione di relazioni leali non basate su gerarchie. Per fare ciò, è necessario attivare un processo di ibridazione con alterità animali nonché decostruire politicamente l’individuo.

Memoria Remota di Enzo Distinto, vista della mostra

In “Memoria Remota”, ciò è evidente soprattutto nelle immagini di Ascolta il grido dell’animale fantastico che custodisce la tua anima, in cui figure di animali fuoriescono dalla bocca delle persone ritratte: fotografie scattate dall’artista in Musei di Scienze Naturali e riassemblate attraverso un processo di stampa a getto di inchiostro su gres. Un’altra possibilità di indagare il mondo che verrà, attraverso questa prospettiva, è Lo strato geologico della superficie terrestre, una collezione di detriti dell’ambiente, rami e foglie, divenuti oggetti di bronzo, elementi di una archeologia fantascientifica che simula un’estinzione già avvenuta.

Si tratta di tematiche e provocazioni che non sono nuove per l’artista, le cui opere tendono da sempre a proporre un’indagine sulla condizione esistenziale dell’uomo e sul suo rapporto con la natura, come evidente dall’utilizzo di materiali eterogenei, opposti e complementari, come asfalto, foglie e ferro.

La mostra sarĂ  visitabile fino al 4 febbraio 2022, negli spazi della Intragallery, un altro spazio espositivo da scoprire nella corte del palazzo in via Cavallerizza a Chiaia 57, Napoli.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Luogo Pensiero – Luce. Alfredo Pirri a Pescara

Fino al prossimo 10 agosto il Museolaboratorio d’Arte Contemporanea di CittĂ  Sant’Angelo ospita il progetto "Alfredo Pirri. Luogo Pensiero Luce",…

23 Luglio 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Arte della resistenza femminile: Mònica de Miranda al Mattatoio di Roma

Tra documentario e sogno, alla Pelanda del Mattatoio di Roma va in scena la video installazione di Mònica de Miranda,…

22 Luglio 2024 19:02
  • Mostre

Olimpiadi 2024: le mostre a tema sport da vedere a Parigi

In occasione della 33ma edizione dei Giochi delle Olimpiadi e della Paralimpiadi, Parigi si riempie d’arte, ancora piĂą del solito:…

22 Luglio 2024 18:35
  • Cinema

Dal Mago di Oz a Matrix: l’Academy Museum di Los Angeles celebra il cinema con due grandi mostre

L’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles presenta due nuove mostre che celebrano la grande storia del cinema, con…

22 Luglio 2024 17:02
  • Mercato

Bonhams mette in vendita la collezione di arte e design di Jim Carrey

Star del cinema, ma anche appassionato collezionista. Questa settimana, Jim Carrey offre all'asta a Los Angeles parte della sua raccolta,…

22 Luglio 2024 13:07
  • Musica

What you Mean: Plethor X, suoni e visioni della nostra ereditĂ  coloniale

Un progetto tra musica e arte, immagine e suono, memoria e oblio, per portare alla luce l’ereditĂ  coloniale dell’Occidente e…

22 Luglio 2024 11:10