Expodemic Roma, la città attraverso il Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura

di - 25 Maggio 2024

La seconda edizione di Expodemic, Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma, a partire dal Palazzo Esposizioni, si diffonde nel tessuto della città. In questa occasione, Untitled Association vi accompagna alla scoperta di mostre, eventi e iniziative legate alla manifestazione e ai principali spazi cittadini, con itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte.

Oggi partiamo nei pressi di Via del Tritone con l’Accademia Nazionale di San Luca e la Fondazione Nicola Del Roscio, per poi proseguire in direzione Piazza di Spagna con la galleria Alberto Di Castro, e su via della Fontanella di Borghese con Fondazione Memmo e Mucciaccia Gallery. Concludiamo poco oltre Campo de’ Fiori con l’Accademia d’Ungheria in Roma.

Giulio Paolini, Studio dalla “Casa di Lucrezio”, 2023, 3500cm2 #88 a cura di Lorenzo Benedetti per Expodemic, Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri 2024 – Palazzo Esposizioni Roma – Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini

A due passi dalla Fontana di Trevi, l’Accademia Nazionale di San Luca partecipa a Expodemic e al progetto 3500 cm2 con la distribuzione gratuita del poster d’artista realizzato per l’occasione da Giulio Paolini. Paolini, artista, pittore e scultore italiano, sin dagli esordi nei primi anni Sessanta, muove la sua ricerca artistica verso una dimensione concettuale, riservando un’attenzione particolare agli elementi costitutivi del quadro, allo spazio della rappresentazione e al rapporto tra opera e spettatore. In mostra presso l’Accademia, la collettiva Rifrazioni. 15 curatori x 15 artisti, ideata da Marco Tirelli con il coordinamento scientifico di Massimo Mininni e Barbara Reggio.

A. TOILETPAPER Bernini, particolare di Gian Lorenzo Bernini, Leone che si abbevera, con particolare di WETFRUIT, 2024 – Pellicola per pavimenti 60mq, pellicola per pareti e arredi 195mq. – Ph. Andrea Veneri – Courtesy Accademia Nazionaledi San Luca e TOILETPAPER

Nell’ambito della mostra si terrà, presso la sala conferenze di Palazzo Carpegna, il ciclo di performance Archetipi a cura di Bartolomeo Pietromarchi. I quindici curatori, appartenenti a generazioni e ambiti critici diversi, hanno individuato quindici artisti capaci di reinterpretare gli spazi di studio, ricerca, socializzazione ed esposizione dell’Accademia. Maria Alicata presenta Elena Bellantoni; Lorenzo Benedetti presenta Catherine Biocca; Gaia Bobò presenta Chiara Fumai; Cecilia Canziani presenta Chiara Camoni; Stefano Chiodi presenta Lulù Nuti; Lara Conte presenta Paolo Icaro; Ilaria Gianni presenta Patrizio di Massimo; Davide Ferri presenta Pieter Vermeersch; Matteo Lucchetti presenta Victor Fotso Nyie; Vittoria Martini presenta Ludovica Carbotta; Pier Paolo Pancotto presenta Claire Fontaine (James Thornhill e Fulvia Carnevale); Cristiana Perrella presenta Jacopo Benassi; Spazio Taverna presenta TOILETPAPER (Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari); Paola Ugolini presenta Silvia Giambrone; Saverio Verini presenta Giovanni Termini.

Devendra Banhart, Untitled, 2006 – Inchiostro su carta album (21×14,5cm) – scansione disegno – Courtesy l’artista e Galleria Emilio Mazzoli, Berlino, Modena

Poco distante, raggiungiamo in via Francesco Crispi la Fondazione Nicola Del Roscio con Un/veiled. Inside the creative process (after Cy Twombly) a cura di Nicola Del Roscio ed Eleonora Di Erasmo. Il progetto prevede un programma multidisciplinare che si articola in cinque serate di concerti live, danza, poesia, incontri, in una stazione d’ascolto dedicata a Morton Feldman e in una mostra di opere del musicista ed artista visivo Devendra Banhart. Il calendario prevede il coinvolgimento di artisti di fama internazionale: Morton Feldman (stazione d’ascolto Triadic Memories, 1981), Devendra Banhart (live 25 maggio, ore 21), MYRA MELFORD´S SPLASH TRIO con Michael Formanek & Ches Smith (live 30 maggio, ore 21), Dean Rader e Carlos Peris (presentazione delle pubblicazioni di Dean Rader, Before the Borderless: Dialogues with the Art of Cy Twombly, 2023 e di Carlos Peris, From State of Mind to the Tangible. The Photographic Cosmos of Cy Twombly, 2022, 7 giugno, ore 18.30), PLAY/Michèle Murray (danza 22 giugno, ore 21), Eraldo Bernocchi e Rita Marcotulli (live 29 giugno, ore 21).

Devendra Banhart, Untitled, 2006 – Inchiostro su carta album (21×29,7cm) – scansione disegno – Courtesy l’artista e Galleria Emilio Mazzoli, Berlino, Modena

Un/veiled. Inside the creative process (after Cy Twombly) è il risultato della ricerca condotta negli ultimi quattro anni dalla Cy Twombly Foundation per volontà di Nicola Del Roscio, volta ad individuare e conservare le composizioni musicali, coreografiche e poetiche che hanno trovato nell’artista americano un intimo interlocutore; per questa edizione il progetto rintraccia i legami tra le opere di Cy Twombly e le varie proposte in programma. La composizione musicale Triadic Memories (1981) di Morton Feldman è il perno attorno al quale ruota la seconda edizione del progetto.

Devendra Banhart, Untitled, 2006 – Inchiostro su carta album (21×14,5cm) – scansione disegno – Courtesy l’artista e Galleria Emilio Mazzoli, Berlino, Modena

Il compositore, dopo un incontro a Roma con l’artista, decide di trasporre in suono le modulazioni cromatiche e tonali di Cy Twombly. L’ascolto della composizione è un’introduzione essenziale per entrare ed immergersi nel processo creativo degli artisti partecipanti. Ad aprire il progetto, la personale di Devendra Banhart ripercorre la ricerca visiva dell’artista e musicista attraverso una selezione di opere su carta e nuovi disegni realizzati ad hoc. Banhart inaugurerà inoltre il programma performativo esibendosi dal vivo negli spazi della Fondazione in un concerto acustico riassuntivo del suo repertorio musicale – saranno inclusi alcuni pezzi del suo ultimo album Flying Wig (2023).

Shozo Shimamoto, Punta Campanella 41, 2008 (dettaglio) – Tecnica mista su tela (199x247cm) – © Shozo Shimamoto Association – Courtesy Alberto Di Castro, Roma

Proseguiamo in Piazza di Spagna con la personale Beyond Gutai di Shozo Shimamoto a cura di Denise di Castro e Piero Tomassoni, presso la galleria Alberto Di Castro. Per la prima volta viene presentato in galleria il lavoro di un artista contemporaneo storicizzato; Beyond Gutai passa in rassegna e approfondisce la straordinaria ricerca performativa dell’esponente di Gutai, movimento d’avanguardia giapponese.

Immagine della mostra Wynnie Mynerva: Presagio [Omen], curated by Alessio Antoniolli, Fondazione Memmo, Roma, 2024. Ph. Daniele Molajoli – Courtesy l’artista e Fondazione Memmo, Roma
Tra Via del Corso e Via di Ripetta, continuiamo con la Fondazione Memmo e Mucciaccia Gallery. Presso la Fondazione Memmo, Presagio [Omen] presenta per la prima volta in Italia l’artista peruviana Wynnie Mynerva, a cura di Alessio Antoniolli. L’esposizione si compone di un nuovo ciclo di opere realizzate appositamente dall’artista nel corso della residenza a Roma. A partire dalla convivenza con una malattia cronica e guidata dal pensiero esoterico e dalla magia, Mynerva si confronta con il corpo liberandolo dalla distinzione binaria tra sano e malato. L’artista presenta un ambiente immersivo in cui il corpo perde le sue etichette reinventandosi in anatomie fluide capaci di alludere e rivelare un ecosistema più ampio. Le opere in mostra individuano un microcosmo in cui la pittura, fatta di luci ed ombre e strati densi di colore, manifesta l’apertura verso un nuovo futuro, mescolandosi alla natura e all’universo.

Immagine della mostra Wynnie Mynerva: Presagio [Omen], curated by Alessio Antoniolli, Fondazione Memmo, Roma, 2024. Ph. Daniele Molajoli – Courtesy l’artista e Fondazione Memmo, Roma
A due passi da Fondazione Memmo, Mucciaccia Gallery ospita la collettiva Tête-à-Tête, a cura di Catherine Loewe. L’esposizione, con un confronto tra opere di celebri coppie di artisti, indaga le dinamiche relazionali e le reciproche influenze in quei contesti dove vita privata e vita professionale coincidono. Le coppie in mostra sono: Sue Arrowsmith e Ian Davenport, Nick Carter e Rob Carter, Charlotte Colbert e Philip Colbert, Rossella Fumasoni e Piero Pizzi Cannella, Ilya ed Emilia Kabakov, Carolina Mazzolari e Conrad Shawcross, Annie Morris e Idris Khan, Shirin Neshat e Shoja Azari.

Ilya and Emilia Kabakov, TheFlying #3, 2006 – Arazzo (200x285cm) – Courtesy Mucciaccia Gallery

Segnaliamo, inoltre, nella sede di Mucciaccia Gallery Project, in Via Laurina 31, la personale Visions di Emma Talbot. In mostra, 10 dipinti su seta e 14 disegni rivelano l’immaginario creativo dell’artista britannica, in cui il linguaggio femminile trova corpo con figure semplificate, motivi mitologici, intime suggestioni ed evocazioni ritmiche. Ad accompagnare la mostra, il catalogo con un’intervista all’artista di Catherine Loewe e un testo critico di Wells Fray-Smith.

Emma Talbot, Entrance, 2024 – Acquerello su carta Khadi (26x39cm) – Courtesy l’artista e Mucciaccia Gallery

Arriviamo in Via Giulia 1 per la nostra ultima tappa: l’Accademia d’Ungheria in Roma. In distribuzione presso l’Accademia, per il progetto 3500 cm2, il poster d’artista di Attila Csörgő. Csörgő artista visivo, scultore ed esponente dell’arte cinetica, con la sua ricerca vaglia i punti di tangenza tra arte e scienza; le sue opere assemblano e includono i principi della meccanica e della fisica ad oggetti ordinari e quotidiani. Da non perdere la collettiva GENESI, a cura di Zsolt Petrányi, con le opere di Zsolt Asztalos, Mária Chilf, Márta Czene, Gábor Gerhes, Gyula Július, Éva Magyarosi, Erik Mátrai, Sándor Ráczmolnár, Eszter Szabó, Ágnes Uray-Sépfalvi, Boglárka Zellei e Ákos Wechter. L’esposizione nasce dalla volontà di dare un’interpretazione artistica contemporanea ai cinque libri dell’antico testamento di Mosè, spaziando da argomenti più ampi a singoli episodi narrativi.

Attila Csörgő, Occurrence Graphs – Short film about the triangle and the square, 2018-2024, 3500cm2 #89 a cura di Lorenzo Benedetti per Expodemic, Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri 2024 – Palazzo Esposizioni Roma – Accademia d’Ungheria in Roma. © Attila Csörgő by SIAE 2024

Roma art To Date x Expodemic #1

Accademia Nazionale di San Luca

Piazza dell’Accademia di San Luca, 77

+39 066798848

+39 066798850

accademiasanluca.it

3500 cm2_poster d’artista

Giulio Paolini

07.05 > 25.08.2024

Rifrazioni

Group show

ideata da Marco Tirelli, coordinamento scientifico di Massimo Mininni e Barbara Reggio

08.04 > 28.06.2024

Fondazione Nicola Del Roscio

Via Francesco Crispi, 18

+39 0689168819

roma@fondazionenicoladelroscio.it

fondazionenicoladelroscio.it

Un/veiled. Inside the creative process (after Cy Twombly)

a cura di Nicola Del Roscio e Eleonora di Erasmo

25.05 > 05.07.2024

Devendra Banhart

Solo show

25.05 > 05.07.2024

Devendra Banhart

Live concert

25.05.2024

Myra Melford’s Splash Trio,

Live concert

30.05.2024

Dean Rader & Carlos Peris

Talk

07.06.2024

Wilder Shores

PLAY/Michèle Murray

22.06.2024

Eraldo Bernocchi & Rita Marcotulli,

Live concert

29.06.2024

Alberto Di Castro

Piazza di Spagna, 5

+39 066792269

dicastro.com

Beyond Gutai

Shozo Shimamoto

cura di Denise di Castro e Piero Tomassoni

06.05 > 30.05.2024

Fondazione Memmo

Via Fontanella Borghese, 56/B

+39 0668136598

info@fondazionememmo.it

fondazionememmo.it

Presagio

Wynnie Mynerva

a cura di Alessio Antoniolli

08.05 > 03.11.2024

Mucciaccia Gallery

Largo della Fontanella Borghese, 89

+39 0669923801

roma@mucciaccia.com

Via Laurina, 31 (Gallery Project)

+39 0679783647

project@mucciaccia.com

mucciaccia.com

at Mucciaccia Gallery

Tête-à-Tête

Group show

a cura di Catherine Loewe

09.05 → 06.07.2024

at Mucciaccia Gallery Project
via Laurina 31

Visions

Emma Talbot

24.04 → 04.06.2024

Accademia d’Ungheria in Roma

Palazzo Falconieri

Via Giulia, 1

+39 0668896700

mission.rma@mfa.gov.hu

culture.hu

3500 cm2_poster d’artista

Attila Csörgő

07.05 > 25.08.2024

GENESI

Group show

a cura di Zsolt Petrányi

> 14.06.2024

Visualizza commenti

  • ottima questa forma di comunicazione
    personalmente sono stata invitata dall'Istituto di Cultura Ungherese presso il Vaticano a visitare la Mostra
    è una forma di comunicazione che in Cina ha come promotore il Ministero della Cultura e non è un caso che la First Lady Peng Liyuan nel tour Europeo di questo mese con il Presidente Xi Jinping, abbia scelto ISTITUTI CULTURALI- partendo dalla visita UNESCO-Parigi-Ungheria e Serbia

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