-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fabio Roncato, Momentum (Adda) – Platea Palazzo Galeano
Arte contemporanea
La fragilità e l’indeterminatezza di un istante suggellato nel tempo per sempre perché trasformato, imprigionato in un’opera unica: un corpo metallico che si offre allo sguardo dei passanti, dietro la vetrina di Platea | Palazzo Galeano. Visibile fino al 28 febbraio, “Momentum (Adda)” è un progetto espositivo inedito dell’artista Fabio Roncato, a cura di Gaspare Luigi Marcone. Pensata per abitare gli spazi di Platea e creare un dialogo attivo con la città di Lodi, l’installazione scultorea nasce nel cuore stesso del territorio: le acque del fiume Adda, spesso definito “il fiume lombardo per eccellenza”.
Tanto affascinante quanto singolare, la tecnica utilizzata dall’artista per dare vita alla propria creazione: Roncato fonde frammenti di cera naturale e, grazie ad appositi contenitori, la immerge nell’acqua corrente. Lo sbalzo termico tra caldo e freddo solidifica la cera in un oggetto che ricalca le forme dell’acqua, le sue onde e le sue correnti. L’anima in cera viene poi a sua volta fusa in alluminio – evocando la classica tecnica della cera persa – restituendo il risultato finale.
L’azione naturale, decisiva ed istantanea della forza dell’acqua sulla cera si contrappone alla complessità del processo di realizzazione dell’opera, a cui l’artista è approdato dopo diversi sopralluoghi sulle rive del fiume. L’azione performativa umana cattura così frammenti di tempo e spazio, «Un Momentum, dato dalla congiunzione tra l’energia della natura e l’atto artistico», come afferma il curatore Gaspare Luigi Marcone.
Ne scaturisce un invito alla riflessione su temi universali – la percezione e l’esperienza del tempo, ma anche la portanza simbolica del fiume nella storia – quanto particolari: la piena del 2002 dell’Adda e la conseguente alluvione che sommerse la città di Lodi, ancor oggi presente nella memoria dei cittadini.
Nata nel 2020, l’associazione culturale Platea | Palazzo Galeano opera con estrema coerenza secondo due direttrici: la promozione dell’arte in tutte le sue forme sul territorio locale con una prospettiva internazionale e il sostegno delle più giovani generazioni creative, attraverso la costruzione di collaborazioni con artisti affermati e il coinvolgimento di gallerie d’arte contemporanea d’eccellenza.
Un progetto che si inserisce nel territorio e lo arricchisce parlando di comunità alla comunità, costantemente nutrito da una passione generatrice – quella che accomuna i suoi fondatori – e da un connubio di competenze che l’hanno reso concretamente possibile. Concesso dall’artista Marcello Maloberti, lodigiano di nascita, il nome “Platea” incarna pienamente il valore di un progetto che si offre al pubblico nella sua completezza e nell’infinita cura dei singoli dettagli.
Visibile di giorno come di notte, sino alla fine di febbraio, l’opera di Fabio Roncato è l’esito e l’emozionante scoperta di un metodo sperimentale che regala all’occhio umano movimenti e situazioni difficilmente percettibili: l’imprevedibilità e l’unicità di un attimo.