A pochi giorni dal decreto che in Italia obbliga musei, fondazioni e centri d’arte a sospendere le proprie mostre per fronteggiare la pandemia in corso, alcune incoraggianti notizie dal mondo riescono tuttora a regalarci un po’ di ottimismo. Se infatti nelle ultime settimane la parola “chiusura” sembra aver orientato la nostra rinnovata routine, oggi ci sembra ancora più importante raccontarvi di due nuovi inizi, ovvero la recentissima inaugurazione della KBr Fundación MAPFRE, di Barcellona, e l’imminente apertura della Fondation Pernod Ricard, a Parigi.
Le coraggiosissime inaugurazioni di questi due spazi espositivi sembrano brindare alle nuove speranze e alla resilienza di un settore che, seppur in ginocchio, tenta con tutte le sue forze di rimettersi in piedi e alzare la posta in gioco.
Fundación MAPFRE rinnova la sua attività nel capoluogo catalano con l’apertura di un nuovo spazio espositivo: KBr Fundación MAPFRE. Inaugurato il 9 ottobre scorso, il lancio del KBr non solo intende simboleggiare la continuità delle preesistenti attività culturali del centro, attivo ormai da cinque anni, ma vuole anche enfatizzare la passione nei confronti della fotografia come disciplina artistica. A sottolinearlo è anche il nome che battezza lo spazio, dove KBr riprende il simbolo chimico del bromuro di potassio, un particolare sale fondamentale per lo sviluppo della fotografia analogica tradizionale, rievocazione alquanto efficace per consolidare un’accurata attenzione verso i protagonisti leggendari della storia della fotografia. A confermare tale mission sono le due mostre che inaugurano il KBr Fundación MAPFRE, ovvero una retrospettiva dei 50 anni di carriera di Bill Brandt (Amburgo 1904, Londra 1983) e una selezione di oltre 110 fotografie dalla collezione di Paul Strand (1890-1976).
Le fotografie di Bill Brandt, apprendista di Man Ray e uno dei fondatori della fotografia moderna, ritraggono «immagini che esplorano la società, il paesaggio e la letteratura inglese» e che ci illustrano brillantemente la tradizionale vita britannica della metà del XX secolo. I suoi lavori, propri del genere documentaristico-sociale, ritrattistico e paesaggistico, evocano un’attrazione per il bizzarro, per il perturbante che ci attrae e sconvolge: «La sua estetica si avvicina così al concetto di “sinistro”, inteso come qualcosa di opposto all’idea di familiare, di usuale. Questo elemento fungerà da trama per una produzione professionale e artistica che, all’inizio, sembra irregolare e dispersa».
La seconda mostra negli spazi del KBr, invece, illustra alcune delle tappe più significative della carriera di Strand il quale, attraverso l’uso sociale e documentaristico della fotografia, pone le basi della storia moderna dell’arte fotografica. Padre di opere atemporali e profondamente incisive, l’immagine che ci viene restituita dalle foto in mostra è quella di un artista devoto alla bellezza e profondo conoscitore dell’arte contemporanea.
A ospitare tutto ciò, uno dei luoghi simbolo di Barcellona, ovvero la torre MAPFRE, icona architettonica sul lungomare e sull’Avenida del Litoral, affianco al Porto Olimpico. Gli oltre 1400 mq di spazio, distribuiti su due piani, si dividono in due sale espositive, una sala per le attività educative, una sala riunioni e, infine, una libreria.
La Fondation Pernod Ricard, erede della storica Fondation Ricard del 1998, inaugurerà lla sua «nuova sede, nuova ambizione, nuovo incontro artistico» a Parigi, il 6 febbraio 2021. La nuova sede multidisciplinare, figlia del grandioso mecenate dell’arte contemporanea, aprirà le sue porte con “Le Juste Prix” (“il premio giusto”), una collettiva proposta da Bertrand Dezoteux. La mostra, dallo spirito «gioioso, barocco e giubilante», riunisce artisti di diverse generazioni che intendono reinventarsi attraverso l’uso sperimentale di nuove tecniche individuali come reazione al momento storico che stiamo vivendo.
Tra gli artisti in mostra, si potranno ammirare le opere di Marc Quer, Annika Kahrs e Liv Schulman che esploreranno la questione dei «modelli, delle lacune e dislocazioni» in un percorso espositivo concepito come un vero e proprio laboratorio della mente.
Come la stessa direttrice Colette Barbier ha specificato, il programma della nuova sede Pernod sarà scandito da mostre personali e collettive «pioneristiche e audaci», oltre che da eventi dedicati alla performance e alla poesia per sostenere la scena artistica contemporanea francese, il tutto fruibile gratuitamente per mantenere una dimensione umana e di vicinanza al quartiere e alla capitale parigina.
Situato nel cuore di Saint Lazare, lo spazio espositivo di oltre 300 mq, progettato dallo studio Nem/Niney & Marca Architectes, si prepara a ospitare quattro mostre annuali e si suddivide in un ampio auditorium, una sala per spettacoli e installazioni e infine l’accogliente Café Mirette.
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