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Fuocherello a Torino, la Fonderia de Carli diventa galleria d’arte contemporanea
Arte contemporanea
di redazione
Un luogo da scoprire, incentrato sulla ricerca e sul dialogo tra pensiero e materia: Fuocherello è il nuovo spazio dedicato ai linguaggi dell’arte contemporanea e, in particolare, alle declinazioni della scultura, con sede all’interno del complesso della Fonderia artistica de Carli, a Volvera, piccolo Comune a circa 20 minuti da Torino e dalla storia densa. Qui si svolse la Battaglia della Marsaglia, nel 1693, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale trovò riparo la Brigata partigiana Campana.
«Abbiamo aperto la galleria a Volvera perché per ragioni logistiche e d’interessi comuni con i proprietari aveva senso fondare Fuocherello all’interno della fonderia», ci ha raccontato Miral Rivalta, direttrice artistica di Fuocherello. «Anche se ci troviamo in zona periferica/industriale, essere appunto dentro il capannone della fonderia ci permette, da un lato di intercettare chi ci lavora o la visita, (artisti, collaboratori, galleristi e artigiani) e dall’altro di portare i visitatori a vedere (e a vivere) uno spazio che altrimenti sarebbe accessibile solo agli addetti ai lavori».
Nato da un’idea di Rivalta e di Philippe Jacopin, avvocato e imprenditore svizzero, e di Manlio Bonetto, proprietario della Fonderia de Carli insieme a Piero de Carli e Andrea Toloardo, Fuocherello si propone come un luogo aperto alle sperimentazioni, tra incontri e confronti, mantenendo il focus sulla vocazione originaria degli spazi e, quindi, sulla modellazione scultorea, plastica ma anche concettuale, della materia. Peraltro, già in passato la Fonderia de Carli è stata attraversata da artisti che qui hanno potuto creare le loro opere. Produzione, dunque, ma anche esposizione: nella fonderia sono stati curati vari progetti espositivi di artisti emergenti o già affermati, come Emanuele Becheri, Davide Rivalta, Lorena Bucur, Arianna Zama e Andrea di Lorenzo. Tra questi, nel 2021, anche una mostra di Bekhbaatar Enkhtur, giovane artista originario della Mongolia, a cura di Gabriele Tosi e dal cui titolo prende il nome la nuova galleria.
«La fonderia lavora da moltissimi anni con fondazioni, musei, artisti e gallerie del territorio, e capita spesso di incrociarci nello spazio di produzione», ha continuato Rivalta. «Per quanto riguarda Fuocherello, mi piacerebbe molto iniziare a lavorare sul territorio e dialogare con altre istituzioni. Stiamo facendo anche domanda per Artissima, iniziare con la fiera a noi più vicina credo sarebbe importante anche per una questione di identità territoriale. Incrociamo le dita!». In programma, circa cinque mostre all’anno e due o tre nelle succursali estere, a Romainmôtier-Envy e Neuchâtel, nella Svizzera francese, e a East Hampton, nello stato di New York. E poi residenze e sinergie con partner e offrire agli artisti la possibilità di misurarsi con la tecnica della fusione.
La prossima mostra, “Fiammiferai”, inaugurerà il 5 maggio e presenterà opere di Bekhbaatar Enkhtur, Giulia Poppi e Lorenzo Lunghi e sarà accompagnata da un testo di Gabriele Tosi. Lunghi presenterà quattro opere scultoree allestite in inconsuete collocazioni, che fuoriescono dagli anfratti della stanza come artigli dell’architettura e dalle prese elettriche, mentre Poppi occuperà lo spazio espositivo con le sue Caravelle in resina colorata semi-trasparente. Enkhtur invece si cimenterà in un intervento site-specific che si espanderà sulla parete principale dello spazio di Fuocherello, utilizzando il disegno, uno dei medium che più rispecchia la sua pratica.