La galleria di arte contemporanea Hauser & Wirth, tra le più importanti e potenti al mondo, ha intenzione di dimezzare le emissioni di carbonio entro il 2030. È la prima volta che viene assunto un responsabile che si occuperà specificamente di ridurre l’impatto ambientale di una galleria d’arte. La risorsa dovrà stimare un budget destinato a eliminare le emissioni di carbonio delle mostre ospitate nella galleria e promuovere accordi con associazioni e organizzazioni per progetti a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità.
Con diverse sedi collocate nelle principali città del mondo, Hauser & Wirth ha così aperto il suo business alla protezione e alla salvaguardia dell’ambiente. Il progetto si allinea agli obiettivi siglati a Parigi nel 2016 dalle Nazioni Unite per il cambiamento climatico. «Le azioni per proteggere l’ambiente non sono mai abbastanza – ha dichiarato il presidente e co-fondatore di Hauser & Wirth, Iwan Wirth – perciò abbiamo deciso di muoverci per avere un impatto positivo sulla biodiversità e gli ecosistemi a rischio».
Hauser & Wirth promuoverà anche una serie i donazioni a Art to Acres, un’associazione no-profit che coinvolgerà artisti della galleria e musei, a favore di politiche di sostenibilità ambientale. L’iniziativa permetterà la conservazione di ettari e ettari di foresta pluviale. La trasparenza dell’operazione sarà garantita dagli obiettivi posti dall’organizzazione e dai risultati verificabili su larga scala.
Quest’ultimo è soltanto uno dei numerosi progetti a sfondo sociale proposti dalla galleria. Nel 2019, Hauser & Wirth ha già sostenuto finanziariamente il progetto per la riqualificazione della foresta svizzera, eliminando l’emissione di circa 8mila tonnellate annue di carbonio. Recentemente, la galleria ha stabilito un accordo con Climate Action Reserve, un’organizzazione no-profit, per preservare dallo sfruttamento eccessivo le sequoie secolari della foresta settentrionale californiana e garantire inoltre più di 200 posti di lavoro per l’economia locale.
Hauser & Wirth si è recentemente fatta patrona della coalizione Gallery Climate Coalition, un gruppo formato da famose gallerie d’arte che ha l’obiettivo di proporre progetti sostenibili a favore dell’ambiente e di un impatto positivo sulla società. Iwan Wirth ha spiegato come tutto ciò permetterà non solo un cambiamento del mercato artistico ma anche una condivisione delle conoscenze con il mondo dell’arte e dell’opinione pubblica. In un recente articolo del Financial Times, è stato messo in evidenza come l’87% delle scelte di investimento è influenzato dall’attenzione al cambiamento climatico.
A Venezia, presso Palazzo Soranzo Van Axel, fino al prossimo 20 ottobre è visitabile una grande personale dedicata a Shahzia…
No Flowers without contradiction: alla Repetto Gallery le opere di Arcangelo Sassolino, tra stadi di fragilità e precarietà, tracciano nuove…
La casa d’aste Blindarte dà il via a una nuova fase di valutazione delle opere e delle collezioni. Andranno in…
Viaggio visivo tra generazioni di artiste, per esplorare identità di genere, stereotipi e censure sociali in Italia: alla Fondazione Sabe…
Carrara, Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi sono le cinque città finaliste che si contenderanno il titolo di Capitale italiana dell’Arte…
A 75 anni dalla sua morte, il KMSKA di Anversa celebra James Ensor con una grande retrospettiva che esplora la…