Louise Bourgeois, Spider, 1996, Installed in Monaco © The Easton Foundation / DACS, 2021. Photo: François Fernandez
Negli ultimi tempi, sembra proprio che le gallerie blue chip abbiano deciso di danzare un valzer infuocato, facendo letteralmente esplodere la geografia dell’arte contemporanea. Dopo le grandi manovre di Pace Gallery a Seoul e di David Zwirner a New York, anche Hauser & Wirth vede il giro e rilancia con un lieto annuncio: una nuova sede nel Principato di Monaco, che andrà ad aggiungersi a quelle di New York, Londra, Hong Kong, Los Angeles e Zurigo, in attesa della portaerei distaccata a Isla del Rey, Minorca, nelle Isole Baleari, al largo della costa della Spagna, procrastinata a causa del Covid-19.
Situata nel cuore del Principato, in un edificio progettato da Rogers Stirk Harbour + Partners e di proprietà della Société des Bains de Mer, vicino allo storico Hôtel de Paris, la nuova galleria avrà a disposizione uno spettacolare spazio espositivo principale di 290 metri quadrati, con pareti alte nove metri e con la luce che entrerà dall’alto, attraverso un lucernario di grande atmosfera. Oltre che sui suggestivi ambienti interni, la nuova sede di Hauser & Wirth di Monaco potrà contare su un bel giardino, che sarà molto utile nel caso di installazioni ambientali di un certo impatto. A progettare la risistemazione della galleria, lo studio Selldorf Architects di New York, collaboratori di lunga data con Hauser & Wirth, fin dalla fondazione della galleria nel 1992.
«Nella rinascita della scena artistica di Monaco, abbiamo visto l’opportunità eccezionale di presentare i nostri artisti, interagendo con la vivace scena contemporanea del sud della Francia e rafforzando la nostra presenza europea», ha dichiarato Iwan Wirth, Presidente di Hauser & Wirth, commentando l’azione dell’amministrazione locale, che sta puntando a far crescere l’offerta artistica e culturale della città-stato. «In passato, Monaco era una destinazione per artisti, scrittori e registi, che erano affascinati come noi dalla Costa Azzurra. In quasi 30 anni di storia, Hauser & Wirth ha creato spazi fisici nei luoghi in cui risiedono i nostri artisti e i nostri collezionisti, non solo nei grandi centri urbani di Londra, New York e Los Angeles, ma anche in leggendarie comunità di resort e luoghi di ritrovo stagionali come Southampton e St. Moritz», ha continuato Wirth.
Giusto per mostrare le potenzialità degli spazi, la mostra inaugurale, “Maladie de l’Amour”, in apertura il 19 giugno e dedicata a Louise Bourgeois, presenterà una monumentale scultura della serie dei ragni realizzata nel 1996, un aracnide in bronzo alto più di tre metri che sarà installato proprio nel giardino adiacente alla galleria.
Le altre opere esposte, sculture più piccole e lavori su carta, copriranno un periodo lungo della raffinatissima ricerca dell’artista francese, dal 1947 al 2008, per raccontarne tutti i temi ricorrenti, dall’ansia al desiderio, quelle emozioni che Bourgeois ha ricavato dalla propria esperienza concreta e onirica, conscia e subcosciente, per creare il suo personale vocabolario visivo. Insieme alla monumentale scultura del ragno, uno dei motivi più duraturi e iconici dell’artista, altre due sculture in alluminio sono sospese all’interno della galleria: Untitled (2004) e Les Bienvenus (1996), commissionata dal governo francese e installata nel Parc de la Mairie nel villaggio di Choisy- le-Roi.
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