-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Hybrida Tales by Untitled Association #50: NEUTRO x ArtVerona 17
Arte contemporanea
di redazione
Hybrĭda Tales è la rubrica di approfondimento nata da Hybrĭda, il nuovo progetto con cui Untitled Association ha individuato oltre 200 tra spazi indipendenti, artist-run spaces, associazioni culturali e luoghi informali che stanno contribuendo significativamente ad ampliare gli sguardi sul Contemporaneo in Italia oggi.
Con un sistema di interviste a schema fisso, Hybrĭda Tales restituirà una panoramica delle realtà indicizzate, siano esse emergenti o ormai consolidate, e coinvolgerà artisti, operatori culturali, curatori, giornalisti, collezionisti, galleristi per dare vita a un archivio condiviso e collettaneo di riflessioni aperte sulle prospettive, attuali e future, del Contemporaneo.
Nell’ambito della partnership tra Hybrĭda e LAB, la sezione di ArtVerona 17 dedicata alle realtà no-profit più sperimentali sul territorio italiano, Hybrĭda Tales dedicherà sette tappe speciali agli spazi coinvolti dal progetto fieristico per questa edizione 2022.
Qui trovate tutte le puntate già pubblicate.
NEUTRO per ArtVerona
NEUTRO è un progetto espositivo che invita artisti contemporanei a sperimentare liberamente in uno spazio eterotopico, dove i rapporti istituzionali tra opera, sede espositiva e fruitore sono sospesi. Sei bacheche poste in un passaggio commerciale nel centro di Reggio Emilia, sono sganciate dalla tradizionale nozione di spazio pubblicitario e diventano la cornice all’interno della quale l’artista è chiamato a confrontarsi, senza vincoli, con un’esposizione basata sulla fruibilità costante e la diretta relazione con il pubblico.
Un’azione semplice, sfruttare spazi vuoti all’interno della città, con l’obiettivo di stabilire un incontro, spesso casuale, che va a colmare la distanza tra l’opera d’arte e i cittadini. Ogni mostra è accompagnata da una pubblicazione che raccoglie traccia dell’intervento dell’artista. Ma è anche un tempo diverso di fruizione, più privato o di approfondimento che introduce un nuovo punto di vista attraverso gli apporti critici e curatoriali di una figura esterna al progetto contenuti all’interno di un testo.
Qual è stato il vostro approccio al contesto fieristico di ArtVerona?
Abbiamo voluto pensare ad ArtVerona come affrontiamo le mostre all’interno di NEUTRO, con un progetto site-specific realizzato dall’artista invitato e che lasciamo libero di interpretare lo spazio secondo la propria pratica. Il contesto della fiera è l’occasione per lavorare in uno spazio privo di vincoli e con un media artistico nuovo per NEUTRO, ovvero il video.
Come il vostro contesto di provenienza, e nel quale la vostra realtà è radicata, sarà presente all’interno di LAB?
NEUTRO nasce dalla volontà di (ri)portare l’arte contemporanea al di fuori delle sue sedi istituzionali, occupando sei grandi bacheche nel centro di Reggio Emilia. Uno spazio sempre aperto ed accessibile a tutti, un incontro con le opere spesso inaspettato.
Per LAB abbiamo pensato di ribaltare questa situazione creando un’interferenza all’interno della fiera; i visitatori dovranno cercare il progetto, entrarvi varcando una soglia e non vi si imbatteranno semplicemente passando. La frettolosità dei cittadini all’interno del passaggio lascerà spazio al tempo che gli spettatori della fiera dovranno ricavarsi per visitare l’installazione.
Cosa significa per voi Riscrivere la mappa?
Ogni luogo contiene in sé la possibilità di nuove geografie, cambiare, complicare, moltiplicare spazi e funzioni, con l’obiettivo di stabilire un incontro. Per noi questo significa riscrivere la mappa, parlare di relazioni e di connessioni, di opportunità che vanno oltre l’attuale connotazione di uno spazio fisico.