JĂ©rĂ©mie Danon (1994, Francia), Aziz Hazara (1992, Afghanistan), Paul Heintz (1989, Francia), Simon Liu (1987, Hong Kong), Randa Maroufi (1987, Marocco), Gerard OrtĂn CastellvĂ (1988, Spagna), Maryam Tafakory (1987, Iran), Yuyan Wang (1989, Cina), sono gli otto artisti selezionati per l’undicesima edizione di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, progetto di ricerca, residenza e produzione che Lo schermo dell’arte dedica ai giovani artisti che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica. 188 le domande pervenute, provenienti da 60 diversi Paesi, segno di un movimento ampio, diffuso e trasversale, dedicato alla sperimentazione, tanto estetica e formale che metodologica e concettuale, delle possibilitĂ espressive di questo peculiare linguaggio.
Varie le novità di questa edizione del programma, ideato e curato da Leonardo Bigazzi. In primis, l’introduzione del VISIO Production Fund, un fondo di produzione del valore di 40mila euro realizzato nell’ambito di una partnership internazionale con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Fondazione In Between Art Film di Roma, FRAC Bretagne di Rennes e Seven Gravity Collection. I fondi saranno suddivisi tra i quattro artisti vincitori per realizzare un’opera che sarà presentata in anteprima allo Schermo dell’arte nel 2023. Un’edizione d’artista di ciascuna delle opere prodotte entrerà a far parte della collezione permanente delle quattro istituzioni partner del progetto, che s’impegnano a promuoverle ed esporle negli anni successivi.
Articolato il percorso che gli artisti sosterranno nella loro residenza a Firenze, nel corso della quindicesima edizione dello Schermo dell’arte – Festival di cinema e arte contemporanea, dal 15 al 20 novembre 2022. Per tutti i partecipanti sono previsti sessioni di mentoring, tavole rotonde e incontri individuali, in dialogo con curatori e produttori, per lo sviluppo di un nuovo progetto. Tra i vari mentor coinvolti, Sophie Cavoulacos, curatrice associata del Department of Film del MoMA (New York) e Valentine Umansky, curatrice Tate Modern (Londra), oltre ai rappresentanti delle istituzioni partner del progetto: Diego Bergamaschi, collezionista Seven Gravity Collection, Etienne Bernard, direttore FRAC Bretagne, Stefano Collicelli Cagol, direttore Centro Pecci, Alessandro Rabottini, direttore artistico Fondazione In Between Art Film.
I partecipanti potranno poi confrontarsi, tramite tavole rotonde e incontri individuali, con artisti, curatori, critici, produttori e direttori di istituzioni internazionali ospiti del Festival, tra cui gli artisti Rosa Barba ed Éric Baudelaire, Erika Balsom, Reader in Film Studies al King’s College London, e Andrea Lissoni, direttore artistico Haus der Kunst di Monaco di Baviera. Un’opera di ciascuno degli artisti invitati sarà inoltre presentata, dal 16 al 27 novembre 2022, sulla piattaforma online del Festival in collaborazione con MYmovies.
In programma anche un simposio incentrato sulle modalità con cui la curatela delle immagini in movimento si è trasformata negli ultimi, con riferimento particolare al contesto postpandemico, tra spazio fisico e dimensione digitale. L’incontro si terrà il 19 novembre, alle 15, presso l’altana di Palazzo Strozzi, moderato da Erika Balsom con ospiti Sophie Cavoulacos, Andrea Lissoni e Valentine Umansky.
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