31 maggio 2021

I progetti della collezionista russa Dasha Zhukova per espandersi negli USA

di

Dasha Zhukova, plenipotenziaria dell’arte contemporanea in Russia, ha annunciato un enorme progetto immobiliare: tre unità a New York e Philadelphia e Miami per studi e residenze

Dasha Zhukova progetti

Dasha Zhukova, fondatrice del Garage Museum of Art di Mosca e dell’omonima rivista – alla quale ha recentemente collaborato anche Maurizio Cattelan – realizzerà una serie di progetti nel campo immobiliare a New York e Philadelphia, rispettivamente nei quartieri di Harlem e Fishtown, per espandere la sua influenza anche negli Stati Uniti.

L’idea delle residenze è venuta all’imprenditrice già sei anni fa, innescata dalla realizzazione del Garage Museum of Contemporary Art. Secondo Zhukova, il museo, progettato da OMA, ha attirato molti visitatori anche per il solo piacere di passare del tempo in vicinanza di arte e cultura. D’altra parte, anche l’ex marito, il magnate Roman Abramovich, ha sempre investito nel ramo immobiliare: diversi anni fa acquistò anche Villa Leopolda, la casa della Costa Azzurra appartenuta anche agli Agnelli e a Bill Gates, per circa 310 milioni di euro.

Ray, il nome del nuovo progetto, prevedrà la costruzione di due edifici, definiti «villaggi verticali», che ospiteranno più di 100 appartamenti ciascuno, tra studi per artisti, spazi espositivi e non solo. L’ispirazione è nata infatti dagli spazi di co-living, sempre più presenti nelle realtà dei grandi agglomerati urbani, concentrandosi però non solo su temi come il wellness o lo sport, ma anche sull’ambito culturale. Come ha affermato Zhukova, la programmazione di Ray prevede lo svolgimento, all’interno dei suoi spazi, di eventi e laboratori in collaborazione con istituzioni artistiche locali volti ad incoraggiare la sinergia creativa.

Lo spazio newyorkese è composto da 222 appartamenti e sarà anche la nuova sede del NBT – National Black Theather. Ray, insieme a National Black Theather, ha intenzione di creare uno spazio dinamico e multiforme. Al centro del progetto, oltre a Zhukova, c’è Barbara Ann Teer, fondatrice del teatro stesso, che ha eletto come fulcro della sua poetica il simbolismo e l’estetica dell’Africa occidentale. Frida Escobedo, l’architetto di Ray Harlem, ha tenuto conto delle visioni coinvolte realizzando un edificio in grado di richiamare elementi della cultura africana, come il colore del mattone sulla facciata che fa riferimento al Boschetto Sacro di Osun-Osogbo in Nigeria. Escobedo è un’architetta messicana che ha fondato il suo studio nel 2008 a Mexico City. Nel 2018 ha ricevuto l’incarico di progettare l’annuale Serpetine Pavillion di Londra, affermandosi come architetta più giovane ad aver mai ideato il padiglione.

Ray Fishtwon

A Philadelphia, invece, sono in costruzione 110 appartamenti nel quartiere culturale di Fishtown, oltre che sei studi per artisti. L’edificio si ispira al tessuto urbano del quartiere, caratterizzato dall’architettura industriale del XX secolo, dove lo studio di architettura Leong Leong ha reinterpretato il tema a partire dalla rielaborazione della facciata in mattoni. Ray Fishtown vuole essere una casa per chiunque sia interessato all’arte, alla creatività, al design e all’architettura. Oltre agli spazi individuali, il progetto include spazi per la comunità e il coworking, una palestra e una zona wellness, una cucina comunitaria e una grande terrazza verde. Il tutto verrà realizzato rispettando la sostenibilità ambientale e con un’attenzione particolare alle nuove tecnologie.

Anche se non ancora avviato, il progetto Ray è già in fase di espansione: Dasha Zhukova ha annunciato di aver firmato un terzo accordo che vedrà la realizzazione di oltre 250 unità immobiliari a Miami. Anche in questo caso, l’architettura locale sarà tenuta in considerazione e rivisitata, però, con uno sguardo più moderno. Come ha detto Zhukova ,«Per ripensare davvero uno spazio, hai veramente bisogno di ricostruirlo».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui