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‘I Viaggiatori’ di Bruno Catalano approdano nel porto della città di Amalfi
Arte contemporanea
di Emma Drocco
Un dialogo, quello che si crea tra le sculture di Bruno Catalano e il mare di Amalfi che parla di un viaggio,quello spirituale della vita di ciascuno, ma racconta anche, e soprattutto, una storia di emigrazione.
Nel pittoresco scenario di Amalfi, una delle perle della Costiera Amalfitana, l’arte incontra il mare con l‘iniziativa voluta dal Comune di Amalfi e resa possibile grazie alla collaborazione con la Galleria Ravagnan di Venezia. I Viaggiatori, sculture dell’artista francese nato in Marocco, Bruno Catalano, approdano nel porto di questa affascinante città campana, in un gemellaggio ideale tra due antiche repubbliche marinare.
Ogni scultura è un pezzo unico, come unica è la storia di tutte quelle persone, uomini e donne, che hanno dovuto intraprendere un viaggio lontano dalla propria terra natia, con valigie cariche non solo di pochi effetti personali ma di sogni e speranze. “I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono dei gruppi scultorei che l’artista ha realizzato nel corso degli anni, plasmando l’argilla e poi ricoprendola con bronzo fuso, dove la valigia non è solo il tratto distintivo, ma anche l’elemento che sostiene le statue.
Le sculture de I Viaggiatori hanno girato il mondo, la prima serie era stata collocata a Marsiglia nel 2013 per celebrare il ruolo di Capitale della Cultura, dove le sculture sono state istallate, non a caso, nel porto della città. Infatti sono proprio i luoghi di transito come le piazze, gli aeroporti e i porti sono gli spazi ideali dove l’artista pone i suoi eterei viaggiatori. Tutte le statue raffigurano persone in movimento, in viaggio e tutti portano con sé unicamente una valigia, che stringono con forza. Raffigurano persone realmente esistenti che durante la sua vita lo scultore ha incontrato nel suo peregrinare. L’uomo d’affari in giacca e cravatta, il pilota, il marinaio, ciascuno con il suo tipico bagaglio: dalla ventiquattrore allo zaino, dal sacco al trolley, alla borsa griffata, ogni valigia proviene dalla collezione privata dell’artista.
“I Viaggiatori” sono figure eteree, a cui manca la parte centrale del corpo, che sembrano fondersi con l’ambiente circostante, una trascrizione visuale del tema del viaggio, dell’emigrazione e della ricerca delle proprie radici. Le opere di Catalano infatti possono essere lette e interpretate in modi diversi secondo la propria personale esperienza e sensibilità. Alcuni volti sembrano neutrali, altri trasmettono tristezza e nostalgia, lontani dalla vita fino a quel momento conosciuta, forse sradicati e costretti a muoversi loro malgrado. Possono essere in partenza pieni di speranze e slanci positivi verso il futuro, oppure potrebbero aver perso pezzi importanti della propria esistenza durante il viaggio, mostrando sempre però la forza della sopravvivenza. Dimostrando così che la vita non si ferma ed è un viaggio sempre in eterno movimento.
«Nel mio lavoro sono alla ricerca del movimento e dell’espressione dei sentimenti; faccio emergere dall’inerzia nuove forme e riesco a levigarle fino a dare loro nuova vita» racconta l’artista.
Un’iniziativa resa possibile da una preziosa collaborazione, come sottolinea Chiara Ravagnan, «Sono felice di vedere le straordinarie opere di Bruno Catalano sullo sfondo del mare di Amalfi. Grazie al Sindaco Daniele Milano e alla Consigliera Delegata alla Cultura Enza Cobalto che hanno voluto fortemente questa collaborazione: nel nome dell’arte si incontrano due Città che tanto hanno in comune nella loro storia».
Le opere di Bruno Catalano non solo ci affascinano per la loro bellezza estetica, ma catturano anche il cuore e l’anima dello spettatore, che si ritrova immerso in un viaggio verso l’anima dell’arte. Questa esposizione all’aperto è un’occasione straordinaria sia per riflettere sui temi universali dell’emigrazione e del viaggio, che per ammirare la maestria e l’originalità di un artista che sa toccare le corde più profonde dell’essere umano.
Bruno Catalano
Bruno Catalano è nato a Khouribga (Marocco), nel 1960. Vive e lavora tra la Francia e l’Italia. Di origini miste e mediterranee, Bruno Catalano è nato in Marocco nel 1960. Nel 1975 è costretto all’esilio con la sua famiglia. Sbarcato a Marsiglia con la speranza di ricominciare una nuova vita, conserva nella memoria il dolore del proprio sradicamento. A 18 anni diventa marinaio, a 30 incontra l’arte e la scultura in argilla attraverso artisti come Rodin, Giacometti, César. Da quel momento decide di consacrarvi la propria esistenza.
Notato per la prima volta nel 2005 da un gallerista parigino a una mostra d’arte contemporanea, evolve dall’argilla al bronzo e scolpisce personaggi sempre più grandi, realizzando così notevoli prodezze tecniche. Oggi i Viaggiatori arricchiscono le più prestigiose collezioni pubbliche e private.