Il cuore di Istanbul, secondo Gian Maria Tosatti

di - 22 Giugno 2021

“Dove sta il segreto di Istanbul? Nella miseria di chi vive accanto alla sua grande storia, nel suo condurre segretamente una vita chiusa di quartiere e di comunità, nonostante fosse così aperta agli influssi esterni, oppure nella sua vita quotidiana costituita di rapporti infranti e fragili, dietro la sua chiara bellezza monumentale?”. Sono le parole dello scrittore Orhan Pamuk, che definisce Istanbul “la città della malinconia”. Un sentimento che domina le stanze dell’appartamento del palazzo in stile liberty, nel cuore del quartiere curdo di Tarlabaşı, dove l’artista Gian Maria Tosatti (Roma 1980) ha ambientato la seconda parte del suo Dittico del Trauma, cominciato nel 2020 ad Odessa, all’interno del ciclo che dà il titolo all’installazione, Kalbim Ayna Gibi Boş – İstanbul Bölümü (Il mio cuore è vuoto come uno specchio- Episodio di Istanbul), curato da Devrim Kadirbeyoğlu e Antonello Tolve, e organizzato da The Blank Contemporary Art di Bergamo e Depo, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Istanbul, visitabile fino al 25 giugno.

Gian Maria Tosatti, Kalbim Ayna Gibi Boş – İstanbul Bölümü (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Istanbul), The Blank Contemporary Art (Bergamo) e Depo (Istanbul), in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Istanbul, progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (7a Edizione, 2019), programma di promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Tra le strade di Tarlabaşı, travolto da una speculazione edilizia e un processo di gentrificazione impressionante, – al quale peraltro l’artista turco Halil Altindere aveva dedicato il film Wonderland (2013) – Tosatti ha scelto un edificio decadente, sopravvissuto alle ruspe, che sembra uscito dalle pagine del romanzo di Pamuk Istanbul (2003). Una scala conduce nell’appartamento semiabbandonato, dove alcune stanze sono ammantate di cenere ed altre mostrano alcuni vecchi mobili, un grammofono e una serie di bicchieri di cristallo, scheggiati dal rumore assordante dei lavori stradali.

Gian Maria Tosatti, Kalbim Ayna Gibi Boş – İstanbul Bölümü (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Istanbul), The Blank Contemporary Art (Bergamo) e Depo (Istanbul), in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Istanbul, progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (7a Edizione, 2019), programma di promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

L’unica abitante è una ragazza sorda (la cantante e performer Ayşe Köksal) che apre le finestre, accende il grammofono e ne rivolge la tromba verso l’esterno, per diffondere le arie d’opera nel quartiere. “È come osservare una stella morente. Essere esposti ai suoi ultimi bagliori, dall’osservatorio privilegiato del palazzo in cui stiamo costruendo l’opera. Un’opera che si oppone, con la disperata vitalità della poesia, all’avanzare del deserto” spiega l’artista, che ha saputo dare una poetica e drammatica voce alla malinconia di Istanbul, scegliendo il quartiere curdo, un ghetto del quale, tra qualche decennio, potrebbe non rimanere più traccia.

Articoli recenti

  • Mostre

Love Dart: l’universo sensuale di Wang Haiyang inaugura a Venezia

Love Dart, la mostra personale di Wang Haiyang aperta fino all'8 settembre, fa parte di una serie di tre personali…

26 Luglio 2024 0:03
  • Musei

La casa di Pasolini in via Tagliere a Roma diventerà un museo pubblico

Donata allo Stato la casa di Roma in cui Pier Paolo Pasolini visse tra il 1951 e il 1954: qui…

25 Luglio 2024 18:59
  • Personaggi

Addio a Sergio Ragalzi, morto a 73 anni l’artista del Gotico Industriale

Si è spento a 73 anni Sergio Ragalzi, uno dei protagonisti della scena artistica torinese e non solo: dagli anni…

25 Luglio 2024 18:13
  • Arte contemporanea

Non chiamatelo artista pop! Il Guggenheim di Bilbao omaggia la carriera di Yoshitomo Nara

Dagli esordi “Superflat” con Takashi Murakami all’attivismo dopo l'incidente nucleare di Fukushima: l’ampia retrospettiva è un viaggio evocativo attraverso quattro…

25 Luglio 2024 16:04
  • Mercato

Gen One: Paul Allen torna da Christie’s dopo l’estate

Nel 2022, la casa d'aste vendeva la sua collezione d'arte per $ 1,6 miliardi. Quest'autunno il filantropo e co-fondatore di…

25 Luglio 2024 14:58
  • Progetti e iniziative

Arte contemporanea al Lerici Music Festival, con le opere di Carlos Garaicoa

L’arte contemporanea in dialogo con la musica, per la nuova edizione del Lerici Festival: in mostra, una serie di opere…

25 Luglio 2024 14:00