Illuminated River: sui ponti del Tamigi, l’opera d’arte pubblica più estesa al mondo

di - 27 Marzo 2021

«Ogni ponte è stato in primo luogo pensato come un’opera d’arte di per sé, e in secondo luogo come elemento di connessione con gli altri ponti, andando a rappresentare la vera e propria orchestrazione di un insieme. Sono particolarmente interessato al legame con il traffico, con i treni, le persone, la città intera intesa come organismo complesso che in un qualche può influenzare alcuni dei movimenti e rendere visibili alcune che altrimenti resterebbero invisibili», ha dichiarato Leo Villareal in un video di presentazione postato sul sito ufficiale dedicato a Illuminated River, progetto di arte pubblica che ha illuminato i ponti sul Tamigi. «Dietro c’è stata un’ispirazione classica: ho osservato dipinti di Monet, per esempio, e poi sono sceso verso il fiume per cercare di capire come poter immortalare quello che vedevo—tutta quell’atmosfera, quei colori, quelle luci—per poterlo poi riassumere in un’opera d’arte attraverso cui l’osservatore può vedere quello che inizialmente ho visto io».

Leo Villareal è un’artista newyorkese rappresentato da Pace Gallery e riconosciuto per la produzione di opere d’arte pubbliche realizzate su larga scala per monumenti civici. Tra queste, la più celebre è l’installazione luminosa sul San Francisco-Oakland Bay Bridge realizzata nel 2013. Illuminated River è stato da lui disegnato e programmato in collaborazione con lo studio di architettura inglese Lifschutz Davidson Sandilands e con un team di altri 18 specialisti. Esteso per oltre tre chilometri, il progetto di illuminazione è stato creato tramite LED che variano lievemente in un alternarsi di sobrie sfumature di luce e colore, esaltando la bellezza dei ponti londinesi e offrendo all’osservatore la possibilità di guardare con occhi nuovi al legame reciproco tra i ponti, alla loro relazione con le acque del Tamigi e con i quartieri che connettono su entrambe le sponde. Di 14 ponti, quattro installazioni sono state completate nel 2019, cinque verranno svelate questa primavera e le rimanenti sono in programma per il prossimo anno, per una copertura totale prevista che parte dal London Bridge fino ad arrivare al Tower Bridge.

Il progetto è stato ufficialmente gestito dalla Illuminated River Foundation e ha visto la collaborazione di numerosi enti statutari e delle comunità locali. La vasta rete di oltre 50 stakeholder e soci comprende sette distretti di Londra, cinque proprietari di ponti inclusi Transport for London e Network Rail, e altre organizzazioni come l’Historic England, il London Wildlife Trust e la Royal National Lifeboat Institution. Completamente sovvenzionata da filantropi privati con il sostegno del sindaco di Londra, tra i finanziatori di Illuminated River troviamo Arcadia—un fondo di beneficenza di Lisbet Rausing e Peter Baldwin—la Blavatnik Family Foundation, la Reuben Foundation e la Fondazione Rothschild, la prima a concepire il progetto, che si stima rimarrà attivo per oltre un decennio.

Nata a Modena nel 1998, sta concludendo la laurea triennale in Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano. Parallelamente ha lavorato come intern alla Collezione Maramotti a Reggio Emilia, e successivamente presso il Center for Italian Modern Art (CIMA) a New York.

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