Milano Art Guide ed exibart presentano It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World, un atlante della fotografia degli anni 2020, da scoprire ogni settimana su Instagram: il quinto ospite è Luca Loreti. Per dare un’occhiata al takeover nelle stories del nostro account instagram, vi basta cliccare qui.
A cosa stai lavorando?
«A tantissime cose contemporaneamente, probabilmente troppe perché faccio fatica a starci dietro. Ma la ragione per cui sono qui è una ricerca sui salumi italiani a cui ho lavorato nell’ultimo anno».
Come trovi ispirazione per il tuo lavoro? E cosa ti ispira di più?
«Non so bene come rispondere alla domanda. Mi piace imparare cose nuove, rimango affascinato da certi argomenti come in questo caso la cucina e cerco di studiarli. Mi concedo il lusso di pensare sopra argomenti che non sono la mia diretta specializzazione.
Sono affascinato dalla teoria vegetariana o vegana e mai come in questo momento vediamo gli effetti devastanti che possiamo causare con un uso non consapevole delle risorse del nostro pianeta. Ma allo stesso tempo sono rimasto folgorato dalle parole di Dario Cecchini mentre racconta la sua storia di macellaio e dall’etica che possiede.
L’allevatore deve avere un’etica, il veterinario deve avere un’etica, deve averla anche il macellaio e aggiungerei anche il consumatore. Con certi animali abbiamo stretto un patto nel tempo, la natura è brutale e l’uomo non è da meno».
Cosa significa fotografare negli Anni Venti del Duemila?
«Forse dovremmo chiederlo a un vero fotografo ma in questo caso volevo rappresentare un salame cercando di essere il più analitico possibile. Ho deciso quindi di utilizzare lo scanner e “fotografare” ogni singola fetta dell’insaccato».
Il 2020 in una foto?
Luca Loreti (1990) è diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive e lavora a Milano. Fra le mostre più significative a cui ha partecipato si ricordano: Pelle d’oca, a cura di Lisa Andreani e Simona Squadrito, Villa Vertua Masolo, Nova Milanese, 2019; Romance, mostra personale a cura di Greta Scarpa, BITCORP for Art, Milano, 2019; Ibrida, a cura di Alberta Romano e Clarissa Tempestini, Castello di Perno, Monforte d’Alba (CN), 2018; Kodomo no hi, Sonnenstube, Lugano, 2017; Now I Wanna be a Good Boy, mostra personale a cura di Corinne Cortinovis e Chiara Spagnol, Plasma Plastic, Milano, 2017; It Was My First Time, Notturno #2, mostra personale, Localedue, Bologna, 2016; Exhibition of the year 2016, a cura di Alberta Romano, t-space, Milano, 2016; BocconiArtGallery, Bag, Milano, 2016.
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