Una sinfonia di trame e forme, avvolte in linee acide e sinuose, sussurrano sogni e desideri ai cuori di chi sa guardare. Fino al 14 luglio la Fondazione Mudima ospita la prima personale italiana dell’artista statunitense Summer Wheat (1977): Kiss and Tell. Nello spazio di via Tadino 26, sede della fondazione milanese, troviamo esposte alcune delle opere, in parte inedite, che meglio esprimono il lavoro dell’artista e il suo continuo interrogarsi sul mistero della condizione umana nella realtà del suo tempo, seguendo esperienze individuali e collettive nelle loro diverse manifestazioni. Tra le influenze della pittrice si avvicendano le tradizioni artistiche dei nativi americani, l’arte antica, gli arazzi medioevali, le incisioni rinascimentali e le astrazioni moderniste, corredate da uno spiccato senso dell’umorismo e rimescolate tutte in uno stile personalissimo che mira a sovvertire le convenzionali strutture gerarchiche e gli stereotipi di genere. Le donne, protagoniste indiscusse dei lavori in mostra, sono quindi rappresentate in tutte le sfumature della loro femminilità , una femminilità sensibile che non appare mai vulnerabile ma che, al contrario, sembra avere il controllo completo su ciò che la circonda.
Nella serie Vanity – New Green, Ruby, Special Purple, Magenta (2022, acrilico e gouache su rete di alluminio, 73×119 cm) – lo stesso soggetto viene presentato in quattro varianti cromatiche, ciascuna caratterizzata dall’impiego di nuance differenti di tinte acide e decise. La serialità di questi quattro lavori sembra strizzare l’occhio ai ritratti di Warhol, come spiega la curatrice Erin Diziedzic, «di cui però viene superata la pratica meccanicistica a favore di una rappresentazione del sé che rimane fedele a se stessa pur cambiando ogni giorno». In Quilt Kiss (2023, acrilico e gouache su rete di alluminio, 173×239 cm), opera appartenente alla serie Lovers, vediamo due amanti che, baciandosi stretti in un abbraccio che sembra non voler mai finire, vorticando si uniscono al coacervo di forme imprecisate che fa da sfondo alla sensuale e colorata danza del loro amore.
Le dodici opere selezionate per Kiss and Tell, accompagnate dal testo critico della curatrice Erin Diziedzic, sono tutte frutto del processo creativo, unico ed incredibilmente individuale, affinato negli anni dall’artista americana che utilizza la pittura come un materiale plastico, simile all’argilla. Wheat lavora attraverso il supporto, iniziando dal retro, lasciando passare lo smalto acrilico attraverso i sottili fogli di rete di alluminio; la vernice una volta rappresa crea dal lato opposto una superficie irregolare che ricorda quella di un arazzo, su cui l’artista andrà a dipingere. Il sapiente uso delle tonalità cromatiche ricercate e impiegate mediante l’utilizzo di una serie di strumenti, tra i più vari e i meno tradizionali, rende centrale il ruolo del colore nella realizzazione dell’opera.
L’arte di Summer Wheat sfida le convenzioni e destabilizza i confini tra figura e paesaggio, rappresentazione e astrazione. La sua ricerca figurativa esprime l’estrema urgenza della creazione, la necessità assoluta che non sa aspettare, preferendo l’intuizione alla ragione e l’esperienza alla logica.
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