28 marzo 2025

KORA: un borgo della Puglia si conferma centro d’arte contemporanea

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Nella Grecìa Salentina, a Castrignano de’Greci, il centro KORA si conferma punto di incontro nevralgico dell’arte contemporanea: in programma due nuovi progetti, tra scrittura e tecnologia

Malinconia #9, 2025, Maria Adele Del Vecchio

Ci sono luoghi che trasformano sguardi in visioni: in Puglia, nella Grecìa Salentina, a Castrignano de’ Greci, KORA – Centro del Contemporaneo si conferma come un punto nevralgico dove il contemporaneo prende corpo senza chiedere permesso. Un centro che non sta al centro ma si muove, aprendo spazi – fisici, mentali, emotivi – in cui l’arte diventa un modo per abitare il presente. Ed è così che, dal 29 marzo, una doppia inaugurazione intreccia arte, spazio e tecnologia. Due traiettorie distinte ma profondamente connesse, capaci di proiettarsi verso nuovi immaginari.

Play dead 2 – Archivio ph Annalisa Lazoi
Play dead 2 – Archivio ph Annalisa Lazoi

Da un lato, prende forma il terzo e ultimo allestimento di Play Dead!, il progetto espositivo curato dal collettivo Like A Little Disaster che, in un anno, ha trasformato lo spazio di KORA in un organismo vivo, cangiante, attraversato da metamorfosi, evaporazioni e ritorni. Una mostra che si interroga sul concetto di fine e sui suoi contrari, sul ciclo continuo di vita, morte e rinascita, dentro una trama concettuale che intreccia postumanesimo, spiritualità e nuove ecologie.

Save your tears (and sighs) for another day (Janina Frye)

Play Dead! si articola in altri livelli: quello di Ad occhi aperti, curato dall’artista Maria Adele Del Vecchio insieme a Like A Little Disaster, che esplora il potere della scrittura come strumento di resistenza e cura, con le opere di Eleonora Meoni e Marta Orlando che trasformano la parola in gesto salvifico, rifugio, azione politica. E ancora, Save your tears (and sighs) for another day, con lavori di Janina Frye e Arianna Ladogana, porta l’attenzione sul rapporto tra corpo e macchina, svelando le ambivalenze della tecnologia, tra promessa di progresso e presagio di obsolescenza.

Marta Orlando, Masectomia

Inoltre, prende il via KORA Extended, un progetto digitale ideato da Ramdom con Emilio Vavarella e sviluppato da Studio Zero, che espande KORA oltre i confini fisici. Grazie a un monitor multitouch e visori 360°, i visitatori potranno costruire la propria mostra personale all’interno di un ambiente virtuale immersivo, portando così a nuova vita la collezione permanente del centro. Non solo un tour virtuale ma un’esperienza che reimmagina il museo come spazio modulabile, condivisibile e continuamente reinventabile.

KORA Extended
KORA Extended

Due eventi che confermano il ruolo di KORA come snodo attivo nel panorama artistico contemporaneo, facendo di Castrignano de’ Greci il Borgo del Contemporaneo, capace di fondere pratiche e visioni, materia e digitale, corpo e linguaggio, scandendo un tempo che pulsa con forza.

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