Dal 7 luglio al 10 settembre2020, presso la sede di Hong Kong della galleria blue chip Lévy Gorvy, si terrà una mostra incentrata su un’unica opera d’arte. Il dipinto è un senza titolo (Head) del 1982 di Jean-Michel Basquiat. In mostra anche Peinture, capolavoro del 1953 dell’artista francese Pierre Soulages, che non viene esposto in pubblico da quasi 60 anni.
L’opera senza titolo di Basquiat in mostra a Hong Kong è una sorta di autoritratto e rappresenta una figura nera avvolta nella tipica fusione tra graffiti ed espressionismo astratto del grande artista americano, che realizzò l’opera nel 1982. Quell’anno segnò il passaggio di Basquiat dalla strada e dalle tag SAMO al lavoro in studio. Iniziò a farsi conoscere dal mondo dell’arte con i suoi grandi dipinti su tela e parte del suo successo si deve alla gallerista Annina Nosei, che nel 1981 organizzò la sua prima mostra.
Brett Gorvy, co-fondatore e presidente della galleria, ha spiegato che la mostra dell’opera di Basquiat non potrebbe essere più opportuna. Si svolge, infatti, in contemporanea alle manifestazioni contro il razzismo. A tal proposito ha affermato: «Basquiat è così d’attualità, simboleggia tanti elementi diversi che sono presenti al giorno d’oggi. È un artista afroamericano il cui lavoro riflette l’esperienza del razzismo nel mondo dell’arte». Ha aggiunto, inoltre, che «Le grandi opere d’arte devono essere vissute di persona. Basquiat è tutto potere grezzo. Bisogna vederlo dal vivo per apprezzarne veramente la superficie e la qualità».
Gorvy ha sottolineato la capacità unica di Basquiat di fondere brillantemente elementi di arte di strada con la storia dell’arte tradizionale. «L’artista sta portando in questo dipinto tutta la sua conoscenza della storia dell’arte. Si può vedere la presenza dei vecchi maestri e degli espressionisti astratti. Basquiat assorbiva la storia dell’arte allo stesso modo in cui assorbe la strada. Ecco perché quest’opera è così straordinaria», ha continuato il gallerista.
La galleria ha scelto l’opera del 1982 per lanciare una nuova iniziativa, chiamata “Reveal”. Si tratta di una serie di mostre con un unico capolavoro. Una documentazione supplementare del processo creativo di Basquiat accompagnerà il dipinto, per migliorare la comprensione della pratica dell’artista, un’esperienza che Gorvy ritiene sarà ben accolta a Hong Kong. Il presidente della galleria ha spiegato che il pubblico asiatico ha sempre più voglia di conoscere e approfondire i temi dell’arte occidentale. Insomma, il processo inverso di quanto accadeva, per esempio, nell’800, quando l’arte orientale iniziò a solleticare l’interesse dei mercanti e dei collezionisti europei. Hong Kong, infatti, diventerà il punto di riferimento del mercato dell’arte, con le aste che si svolgeranno nelle prossime due settimane.
In un’asta online di Sotheby’s della scorsa settimana, un’altra senza titolo (Head) realizzata nel 1982 da Basquiat è stata venduta per 15,2 milioni di dollari. Una somma che stabilisce un nuovo prezzo record mondiale per un’opera su carta. Nel 2017, il collezionista giapponese Yusaku Maezawa ha acquistato per la cifra record di 110,5 milioni di dollari un altro dipinto realizzato da Basquiat nel 1982, anch’esso senza titolo.
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