La banana di Maurizio Cattelan arriva in Australia, alla Triennale NGV

di - 13 Ottobre 2023

La frutta di Maurizio Cattelan fa il giro del mondo e torna a colpire: dopo quella prima presentazione ad Art Basel Miami del 2019, che in qualche modo ha segnato la storia – o almeno la cronaca – dell’arte contemporanea, questa volta Comedian sarà esposta in occasione della NGV Triennial 2023, la manifestazione promossa dalla National Gallery of Victoria, il più antico e importante museo di Melbourne e uno dei più prestigiosi dell’Australia.

Insomma, per essere “solo” una banana attaccata al muro con del nastro adesivo rigorosamente argentato, di strada ne ha fatta, magari anche per merito della sua complessa semplicità. Dagli stand della fiera più importante al mondo – dove è stata non solo venduta per circa 150mila dollari ma anche mangiata dal compianto artista David Datuna – al Guggenheim Museum di New York, museo al quale l’opera è stata donata da un collezionista «E inoltre darà pochissimo impegno ai nostri magazzini», precisava il direttore Richard Armstrong, scherzando ma poi non troppo, come chi ben conosce il difficile lavoro dei musei e degli operatori museali. E poi la banana è ricomparsa all’UCCA Center di Pechino, dove figurava come uno dei pezzi forti della grande mostra dedicata al vulcanico e controverso artista italiano.

Senza farsi mancare una capatina nelle aule dei tribunali. La scorsa estate, infatti, Cattelan ha dovuto sostenere un processo proprio a causa della banana: accusato di plagio dall’artista statunitense Joe Morford, è stato poi completamente scagionato. Per il giudice, l’idea di attaccare una banana al muro e di farlo proprio in quel modo, era completamente originale. Per la precisione: 175 cm dal suolo, 37° di angolazione, con ricambio del frutto al massimo ogni 7-10 giorni. Il progetto di 14 pagine sarà scupolosamente messo in pratica dagli allestitori della NGV – National Gallery of Victoria.

«Maurizio Cattelan è un artista di spicco a livello mondiale il cui lavoro ci spinge a considerare alcune contraddizioni e paradossi della società contemporanea», ha affermato il direttore della NGV, Tony Ellwood. Tutto questo, a partire dal frutto più diffuso e consumato – sia dal punto di vista gastrico che visivo – al mondo? Per Cattelan, il punto è esattamente questo, come per la mela di Cézanne, il minimo comune denominatore che tutti riconoscono. Il gioco è modificarne le condizioni ma senza esagerare con le circonvoluzioni, insomma quel tanto che basta. «Cézanne lo fa con pennellate, io lo faccio con il nastro adesivo», ha spiegato Cattelan, con quel gusto per il paradosso che lo fa odiare o amare. «Questa versione esclusiva australiana di Comedian si relazionerà senza dubbio in modi diversi con i visitatori», ha aggiunto Ellwood.

National Gallery of Victoria

Una piccola opera che però sembra fagocitare le altre. E dire che la NGV Triennial, in apertura il 3 dicembre 2023, presenterà oltre 75 progetti di più di 100 artisti, designer e collettivi, diffusi in tutti gli spazi del museo di Melbourne. Tre le parole chiave intorno alle quali verterà la manifestazione: Magia, Materia e Memoria che, più che temi, sono stati intesi come campi semantici e di applicazione delle ricerche degli autori invitati.

Tra le opere, l’installazione tessile Underwater Theatre (2023) dell’artista parigina Ulla von Brandenburg, commissionata da NGV, tre lavori video sulle prospettive delle Prime Nazioni dell’America del Nord dell’artista e regista Sky Hopinka, appartenente alla tribù Ho-Chunk Nation (quello delle Prime Nazioni è un tema molto sentito in Australia, specialmente negli ultimi anni, come dimostra la decisione del governo di aprire un nuovo centro per la cultura indigena da 228 milioni di dollari, oltre che la scelta dell’artista aborigeno Archie Moore per il Padiglione nazionale alla prossima Biennale di Venezia). Tra i nomi più conosciuti che potremo incontrare alla NGV Triennial, si segnalano le presenze di Yinka Shonibare, Yoko Ono, Tracey Emin, Elmgreen e Dragset, Hito Steyerl, Petrit Halilaj, Sheila Hicks, Vivian Suter, Mikiko Hara, oltre all’italiano – l’unico insieme a Cattelan – Diego Cibelli.

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