Kaunas, ph. Augustas Didzgalvis
La Biennale di Kaunas, uno degli appuntamenti chiave per l’arte contemporanea nella regione baltica, ha annunciato la nomina di Adomas Narkevičius come curatore della sua 15ma edizione, in programma dal 12 settembre al 23 novembre 2025. Sotto il tema Life After Life, Narkevičius ha immaginato un progetto espositivo che indaga la fluidità del tempo storico e la transizione, mettendo in discussione le strutture tradizionali del formato biennale.
«La Biennale di Kaunas è sempre stata uno spazio di sperimentazione artistica e di indagine critica. Con Life After Life, siamo curiosi di vedere come Adomas saprà esplorare i temi della transizione e dell’incertezza in un modo che risuoni sia a livello locale che internazionale», ha dichiarato Neringa Kulik, direttrice della Biennale di Kaunas.
«Il ruolo della Biennale di Kaunas all’interno della cosiddetta regione “semi-periferica” offre una piattaforma unica per esplorare strategie artistiche e curatoriali irriverenti, sperimentali e autoriflessive», ha spiegato Narkevičius. L’obiettivo è creare una mostra in grado di dialogare con i cambiamenti geopolitici ed estetici contemporanei, a partire dalla forma stessa della biennale, intesa come uno spazio dinamico di possibilità.
Per la prima volta, la Biennale si articolerà in più sedi storicamente significative, tra cui la distilleria Stumbras, risalente all’epoca zarista, e la Temporary M.K. Čiurlionis Art Gallery, oltre a diversi altri spazi diffusi in tutta Kaunas. Questo approccio itinerante vuole riflettere anche il paesaggio culturale in trasformazione della città lituana, principale centro industriale del Paese, la cui architettura modernista è stata iscritta, nel 2023, nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
La 15ma Biennale di Kaunas presenterà un significativo numero di opere commissionate, invitando gli artisti a confrontarsi sia con il tema che con il contesto unico delle sedi espositive. La Biennale sarà inoltre accompagnata da una mostra satellite che vedrà protagonisti artisti lituani e italiani, frutto di collaborazioni internazionali con importanti istituzioni, tra cui la Biennale di Lione, CHRONIQUES – Biennale des Imaginaires Numériques e la Biennale Gherdëina, il festival d’arte contemporanea in Val Gardena. Il legame tra l’Italia e la Biennale di Kaunas si è consolidato nel tempo attraverso diverse collaborazioni significative: nell’edizione del 2019, il team curatoriale includeva anche Elisabeth Del Prete e Alessandra Troncone, mentre nel 2013 Silvia Giambrone si aggiudicò il premio dedicato agli artisti emergenti.
Attualmente curatore presso Cell Project Space a Londra, Narkevičius ha sviluppato una pratica basata sulla ricerca, focalizzata sull’atemporalità dell’arte postbellica e contemporanea, con particolare attenzione alla regione baltica. In passato ha lavorato come curatore al Rupert Centre for Art, Residencies and Education di Vilnius (2016-2019), curando mostre personali e progetti di ricerca transnazionali su pratiche femministe e diasporiche. Laureato presso la University College London, la sua tesi di master, Defiant Bodies: Untimely Art in the Baltics Under Soviet Rule, ha ricevuto l’Oxford Art Journal Prize.
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