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La Madonnina emerge dalla Darsena: è l’opera di Fabrizio Spucches
Arte contemporanea
di redazione
Di solito è molto in alto, anche più di quanto la vista lascerebbe intendere ma, questa volta, la Madonnina che troneggia sul Duomo di Milano, emerge dall’acqua della Darsena. Con questo progetto installativo, che sembra riportare la dimensione ultraterrena a un livello di contatto immediato con la realtà, l’artista Fabrizio Spucches vuole richiamare l’attenzione sul cambiamento climatico e sulle conseguenze drastiche di cui la città stessa si è resa testimone nel corso degli ultimi mesi.
Protagonista dell’installazione, intitolata Souvenir, è proprio la riproduzione di una delle immagini più iconiche della città, la Madonnina che, emergendo dalla Darsena, lascerebbe presagire anche la presenza del resto dell’edificio monumentale, sommerso dalle acque a seguito di qualche inondazione o di un nubifragio universale. Un po’ come la famosa scena della Statua della Libertà nel film Il Pianeta delle Scimmie.
Spucches ha deciso di realizzare questo progetto installativo nonostante gli siano stati negati i permessi per farlo. Questa operazione era inizialmente prevista a luglio 2023, come punto di partenza di una raccolta fondi a favore delle popolazioni alluvionate del Pakistan. Come spiegato dall’artista, nonostante lo stato dei lavori avanzato e il via libera di tutte le autorità e istituzioni competenti, a due giorni dall’inaugurazione il progetto è stato bloccato dall’intervento dell’Arciprete di Milano, Gianantonio Borgonovo, per ragioni connesse alla mercificazione dell’immagine della Madonnina. L’artista ha quindi acquistato una riproduzione della Madonnina, regolarmente in vendita presso lo shop ufficiale della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, e battezzato il progetto Souvenir.
A seguire, la lettera aperta firmata da Spucches e inviata dall’artista a Mons. Prof. Gianantonio Borgonovo.
«Caro Monsignor Borgonovo,
sembra inutile, perché tutti conosciamo la terribile situazione, ripetere quanto il cambiamento climatico sia un problema sempre più grave e sempre più attuale. Eppure, per altri motivi, è stato inutile ripeterlo a lei.
Per uno strano gioco del destino, proprio nei giorni in cui il clima metteva in ginocchio Milano con un nubifragio, un’installazione che avevo progettato avrebbe dovuto essere esposta in un punto nevralgico della nostra Città: una copia del simbolo più rappresentativo, la nostra Madonnina, doveva emergere dalla Darsena, come se Milano si fosse svegliata completamente allagata.
Lo stavamo progettando da mesi: finanziato con fondi dell’Unione Europea, patrocinato dal Comune e promosso e organizzato da un’importantissima associazione umanitaria, che attraverso questa operazione avrebbe fatto una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per le popolazioni del mondo che, a causa dei cambiamenti climatici, hanno visto la loro vita andare in frantumi.
Era tutto pronto: architetti e ingegneri avevano messo in sicurezza l’operazione, straordinari artigiani avevano replicato la statua, decine di persone avevano lavorato all’organizzazione di questa operazione. Lei, però, ha deciso di porre un categorico veto: la figura della Madonnina non si mercifica”. Nemmeno per raccogliere fondi per gli ultimi, per donne e bambini disperati.
Allora mentre mortificato dal suo divieto passeggiavo in Piazza Duomo, ho pensato che dovete avere un senso del concetto di “mercificazione” diverso dal mio, perché in pochi metri ho incontrato centinaia, migliaia di souvenir della Madonnina. Solo nel vostro shop ufficiale ci sono modellini di diverse dimensioni, oltre al fatto che l’effigie della Madonnina è riprodotta su tazze, profumi e persino alcolici. E sa che ho pensato? Che il peccato più grande sia invece stare con le mani in mano: così ho comprato proprio da voi il modello più prezioso, una Madonnina in bronzo da 790 euro, e l’installazione l’ho fatta ugualmente.
Quella che avevano realizzato i nostri artigiani, alta più di quattro metri, giace in un magazzino. Forse se anche su quella avessi inizialmente riconosciuto una royalty a voi sarebbe andata diversamente, ma questo non lo sapremo mai. Da questa che ho comprato nei vostri shop “ufficiali” chissà quanto guadagnate. Non mi interessa; l’unica cosa che mi importa è che questo piccolo gesto contribuisca a portare in luce, oltre al tema iniziale che mi ero proposto, anche la necessità di rivedere il vocabolario alla voce “mercificazione”.
Milano, 8 settembre 2023»
l’analisi è esatta, personalmente ho smesso di scrivere e commentare i messaggi di PAPA FRANCESCO- motivo la PUBBLICITA’ inserita, come l’OROSCOPO…giornaliero cosa da sempre condannata da PAPA FRANCESCO, pubblicità che nessun CAPO RELIGIOSO al MONDO tollererebbe
complimenti all’ARTISTA -dovrebbe essere ascoltato- io rappresento da 10 anni le RELIGIONI in CINA alla WORLD INTERFAITH HARMONY WEEK 2023 event report n.58 nel web ufficiale delle NAZIONI UNITE, inoltre
rappresento in sede UNESCO gli ARTISTI per la PACE, sono celebrità che si mettono al SERVIZIO dei DISABILI-e dei POVERI con iniziative approvate da 3 PAPI-3 Presidenti Americani e 3 Presidenti Cinesi
nel 2005 ho organizzato il PRIMO INCONTRO UFFICIALE in VATICANO con il suppporto del MINISTERO degli AFFARI ESTERI
gli ARTISTI sono ottimi AMBASCIATORI di PACE-in FUTURO l’ARTIFICIAL INTELLIGENT eliminerà con la meritocrazia questo commercio discutibile?