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La musica per organi hot di Enne Boi da Toast Project a Firenze
Arte contemporanea
Il 18 settembre TOAST Project Space, lo spazio indipendente all’interno della Manifattura Tabacchi di Firenze, ha inaugurato la mostra di Enne Boi dal titolo “Facciatosta Records”, a cura di Luigi Presicce. TOAST è stato fondato nel 2019 dall’artista Stefano Giuri e pensato per essere uno spazio di condivisione e sperimentazione dove artisti provenienti dal territorio nazionale ed internazionale sono invitati con cadenza bimestrale a produrre opere che si pongano in dialogo con la particolarità dell’ambiente che le ospita.
Le colonne sonore soft porno di Enne Boi per TOAST
L’intervento pensato da Enne Boi per TOAST si basa sull’idea di trasformare lo spazio nel temporary shop di Facciatosta Records, un’etichetta discografica fasulla specializzata in edizioni di 45 giri di brani musicali tratti da film erotici di serie B.
Writer affermato, da tempo Enne Boi realizza opere murali di grandi dimensioni insieme ad altri due artisti con cui condivide i progetti nonché l’alone di mistero che ne circonda il nome, in questa occasione propone invece un dispositivo interattivo che invita il pubblico a confrontarsi con l’installazione stessa e a diventarne parte attiva. Stimolato dalla volontà di innescare un cortocircuito tra pittura e musica, l’artista ha costruito ex novo il catalogo musicale dell’etichetta, selezionando prima un’ampia gamma di vinili le cui melodie evocano le colonne sonore di film soft porno e intervenendo poi pittoricamente su ciascuna delle copertine originali.
Lo spazio di TOAST subisce così una metamorfosi profonda, trasformandosi in un luogo in cui lo scratchare dei dischi diventa l’unico mezzo di comunicazione e interazione tra spettatori e artista. Ascolto e visione della pittura sono guidati dalla selezione di Dj Per Signora all’interno di un ambiente che appare come mistificato da un alone erotico d’altri tempi.
Le attività di TOAST
TOAST, all’interno dell’ex area industriale di 100mila mq della Manifattura, occupa la minuscola guardiola che serviva da portineria dello stabilimento, e dialogando con l’immensa struttura e le sue attività – una su tutte la residenza per artist i- agisce come spazio indipendente che prima di Enne Boi ha già ospitato progetti di Rebecca Moccia, Marco Ceroni e Guendalina Cerruti.
È stato selezionato anche tra i dieci spazi indipendenti che hanno partecipato all’ultima edizione di ArtVerona dall’11 al 13 ottobre, proponendo un progetto orientato ancora una volta sulla partecipazione ed inclusione, invitando a lavorare nel proprio stand gli esponenti della Scuola di Santa Rosa che hanno condiviso l’esperienza del disegno con chiunque fosse disposto a mettersi alla prova.