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La Vaccheria apre a Roma, un nuovo spazio tra archeologia e Andy Warhol
Arte contemporanea
di redazione
Un nuovo spazio espositivo a Roma, dedicato all’arte e alla cultura contemporanee: dopo un lungo lavoro di restauro, La Vaccheria ha aperto le sue porte con un progetto espositivo dedicato a Andy Warhol e appositamente pensato per questa occasione. Inserita nell’iconico paesaggio urbano dell’Eur, in via Giovanni l’Eltore 35/37, la Vaccheria è un casale storico, dalla superficie complessiva interna ed esterna di circa 1.800 metri quadrati, ristrutturato nell’ambito del programma “Eur – Castellaccio”, sottoscritto già nel dicembre 2000.
I lavori alla Vaccheria, nuovo spazio d’arte all’Eur
Ceduto dai precedenti proprietari – un fondo bancario – a Roma Capitale, il casale del Castellaccio è stato completamente trasformato in uno spazio culturale destinato a ospitare i reperti archeologici recuperati nell’area di Roma sud, gestito dal Municipio Roma IX. Grazie ai lavori di ristrutturazione e allestimento, terminati già da tre anni e del valore di oltre 3 milioni di euro, La Vaccheria può offrire circa 1.590 metri quadri di superficie con teche in vetro e spazi comuni, come la sala conferenze, l’area ristoro e il bookshop, che trovano sede nel corpo centrale, occupato un tempo dalle stalle. Uffici e direzioni si trovano invece in un copro a due piani di circa 490 metri quadri di superficie. Ma c’è posto anche per i laboratori e i servizi annessi, con circa 260 metri quadri di superficie.
Inoltre, come spiegato dall’assessore all’urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, nei prossimi mesi si darà seguito ad altre aperture nello stesso quadrante, con il Parco Castellaccio, oltre 170mila metri quadrati attrezzati con percorso fitness, area gioco bimbi, campo di calcio a 5, percorsi e aree di sosta. Mentre a giugno, in via Ribotta, è stato già inaugurato un nuovo business center per aziende e liberi professionisti.
Flesh: Warhol & The Cow
A cura di Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei, visitabile gratuitamente negli spazi della Vaccheria di Roma fino al 30 ottobre, la mostra “Flesh: Warhol & The Cow” presenta una selezione di opere che raccontano uno spaccato della produzione del grande maestro della Pop Art. 80 le opere e gli oggetti in esposizione, dalle Mucche ai Barattoli Campbell, da Liza Minelli a Marilyn, tra copertine di dischi e riviste. Focus della mostra, ovviamente, è “Cow”, pezzo dell’eccentrica serie che ha per soggetto una mucca riproposta in diverse tonalità di colore.
Parte della Collezione Rosini Gutman, curata da Gianfranco Rosini, «Le opere sono esposte come fossero busti o statue degli imperatori romani, al fine di sottolineare un parallelismo con le immagini divenute simulacro delle divinità moderne e contemporanee, ma senza mai trascurare quello sguardo crudo ed ironico che ha reso geniale il lascito artistico di Andy Warhol al mondo», hanno spiegato Gasparotti e Mazzei.
La mostra dedicata a Warhol è affiancata dall’esposizione “Sacro o Profano…?”, che propone una selezione di opere realizzate da 16 artisti, la cui produzione testimonia un forte legame con il territorio e con la sua storia: Angela Caronna, Carlo Pantaleone, Fransisco Bertipaglia, Ilaria Bagaglia, Ivana Ligas, Luisa Laurelli, Manuela Scopigno, Marco De Rossi, Marisa Muzi, Miki Therese Pedro, Roberto Barberis, Rossella De Rossi, Rossella Di Donato, Salvatore Desiderio, Vanessa D’amato e Yuliya Hramyka.
Prima immagine SORPRENDENTE.
Verrò certamente a vedere la mostra.
Prima foto della ristrutturazione SORPRENDENTE.
Verrò certamente a vedere la mostra di Warhol.