Rebecca Horn_Piccoli spiriti blu – Luci d’Artista© – www.comune.torino.it – foto di Alberto Ramella
Sarà Antonio Grulli il curatore di Luci d’Artista di Torino, uno dei programmi di arte pubblica più apprezzati in Italia. Ad annunciare la nomina, la Fondazione Torino Musei. Antonio Grulli è il primo curatore incaricato di svolgere questo compito e si occuperà delle edizioni del 2023-2024 e del 2024-2025. La prossima edizione di Luci d’Artista inaugurerà a fine ottobre, nei giorni che precedono la fiera Artissima e la Torino Art Week.
Istituito nel 1998, da un’idea di Fiorenzo Alfieri, storico Assessore di Torino, Luci d’Artista è uno di quei progetti pionieristici, che aprirono la strada alla diffusione dell’arte contemporanea a cielo aperto, nelle strade delle città. A oggi, le installazioni sono circa 30, allestite nel centro città e nelle altre Circoscrizioni, realizzate da artisti italiani e internazionali chiamati a interpretare il tema della luce. Tra gli altri, Daniel Buren, Piero Gilardi, Jenny Holzer, Rebecca Horn, Joseph Kosuth, Mario Merz, Giulio Paolini, Gilberto Zorio.
Il curatore avrà il compito di sviluppare e valorizzare la manifestazione non solo come evento annuale ed estemporaneo ma anche come vero e proprio museo a cielo aperto, ponendo le basi per la costituzione di un archivio di materiali che comprenda bozzetti, progetti, disegni alla base della realizzazione delle installazioni luminose. Il curatore si occuperà inoltre di rafforzare il posizionamento internazionale di Luci d’Artista e favorire il prestito e la circuitazione delle opere, oltre che di rendere il progetto inclusivo e condiviso con la cittadinanza attraverso un articolato Public program e attività collaterali.
«Sono molto lieto della nomina di Antonio Grulli per la curatela del progetto Luci d’Artista», ha dichiarato il Presidente della Fondazione Torino Musei, Massimo Broccio. «Le Luci d’Artista rappresentano da quest’anno, con grande orgoglio, la quinta linea culturale della Fondazione Torino Musei insieme alla GAM, Palazzo Madama, MAO e Artissima», ha proseguito Broccio, spiegando come la nomina di un curatore e responsabile del progetto rientri nell’ambito di un più ampio piano strategico, «Che possa coniugare il prestigio nazionale e internazionale delle Luci con opportuni elementi di innovazione, sostenibilità, inclusione e relazione con il territorio».
Nato a La Spezia nel 1979, Antonio Grulli è critico d’arte e curatore. Nel corso della sua carriera ha orientato il proprio lavoro principalmente sulla critica d’arte, sul linguaggio della performance, e sulle ultime tendenze nel campo della pittura. Negli anni ha curato mostre per spazi pubblici e istituzionali quali: Ala Scaligera della Rocca di Angera (Varese), Fondazione Carispezia (La Spezia), Fondazione del Monte (Bologna), Le Dictateur (Milano), Match Gallery (Lubliana), MAMbo (Bologna), Museo di Castelvecchio (Verona); i no profit C21 (Reggio Emilia), Codalunga (Vittorio Veneto), Hamlet (Zurigo), Neon Campobase (Bologna), Viafarini (Milano); e presso gallerie come: 3+1 (Lisbona), Artnoble (Milano), De Foscherari (Bologna), Francesca Minini (Milano), Francesco Pantaleone (Palermo), Giovanni Rizzuto (Palermo), MAI36 (Zurigo), P420 (Bologna), Raffaella Cortese (Milano), Tiziana di Caro (Napoli).
Si è occupato della collezione e delle attività legate all’arte contemporanea di Palazzo Bentivoglio (Bologna), ha fatto parte del board di Viafarini (Milano), e ha dato vita e curato una serie di progetti espositivi, progettuali ed editoriali in collaborazione con colleghi curatori, artisti e collezionisti. Per il Museo MAMbo di Bologna ha ideato (con il curatore Davide Ferri) “Sentimento Nuevo”, una ricerca sulla critica d’arte fatta di incontri, conferenze, lectures e performance. Con l’artista Keren Cytter ha curato a Bologna il festival di performance e time-based art intitolato The First Morning Fest of Unreasonable Acts, e sempre assieme hanno pubblicato per Humboldt Books (Milano) il libro Tel Aviv – Jerusalem Diaries. Segue due progetti espositivi senza fine di lucro: Lucerna, a Milano, assieme all’artista Federico Pepe, e lo spazio FBI nello studio di Jacopo Benassi a La Spezia.
Ha collaborato, tra le altre, con le testate Arte e Critica, Arte Mondadori, Artribune, ATP Diary, Boite, Cura Magazine, Exibart, Flash Art, Le Dictateur, Mousse Magazine, Studio Magazine, e scritto per artisti quali: Andreas Angelidakis, Paola Angelini, Jacopo Benassi, Anna-Sophie Berger, Luca Bertolo, Chiara Camoni, Pierpaolo Campanini, Giulia Cenci, Paolo Chiasera, Cuoghi Corsello, Francesco De Grandi, Flavio Favelli, Kinkaleri, Iva Lulashi, Luigi Ontani, Anna Ostoya, Katrin Plavcak, Alessandro Pessoli, Concetto Pozzati, Sissi, Maddalena Tesser, Nico Vascellari, Italo Zuffi.
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