“Sophie Taeuber-Arp & Hans Arp: Cooperations – Collaborations” mette insieme una selezione di rare pubblicazioni d’artista di Sophie Taeuber-Arp e Hans Arp, dalla collezione di Daniel Segmüller e Ruth Seiler. Realizzati dal periodo Dada in poi, i lavori selezionati celebrano gli artisti che insieme hanno dato vita a nuove idee in risposta a tempi difficili. L’esposizione alla Hauser & Publishers HQ di Zurigo fa seguito a diversi progetti collaborativi con noti collezionisti che, con Hauser & Wirth, condividono la passione per i libri d’artista, riconoscendo la loro importanza nelle pratiche e nelle eredità degli artisti.
Dagli anni ’80, Daniel Segmüller e Ruth Seiler hanno riunito una delle più grandi collezioni di pubblicazioni d’artista dal periodo tra le due guerre e hanno gestito una libreria antiquaria a Lucerna (Svizzera) negli ultimi 40 anni. Al centro di questa collezione, le pubblicazioni di Sophie Taeuber-Arp e Hans Arp. Queste rappresentano lo scambio di idee tra la coppia e anche lo scambio tra questa e gli altri artisti con cui i due hanno collaborato.
Collaborazione e cooperazione sono due caratteristiche significanti del movimento Dada, fondato da un gruppo di artisti, tra cui Sophie Taeueber e Hans Arp. «Arp chiedeva un ritorno all’anonimato dell’attività artistica condivisa, come era consuetudine in epoca medievale. (…) Le opere divennero così dichiarazioni contro l’eccessivo individualismo del tempo», scrive Stefan Zweifel. Un’attività artistica condivisa che ha dato vita alla radicale rivista d’arte “Plastique/Plastic”, fondata da Sophie Taeuber-Arp stessa, ad “Album Grasse” o “Poésie de mots inconnus”.
Di quei tempi, Hans Arp scriveva «Nonostante il tempo infausto per me il lavoro di quel periodo è una delle più belle cose di cui ho fatto esperienza. Tutta la vanità, l’arroganza e la rivalità erano eliminate in esso». Così, la Hauser & Wirth Publishers HQ mette in mostra le pubblicazioni e l’attitudine dei due artisti Dada, che soprattutto oggi vale la pena riscoprire, con “Sophie Taeuber-Arp & Hans Arp: Cooperations – Collaboration”.
Abbiamo raggiunto Michaela Unterdörfer, executive director di Hauser & Wirth Publishers, e il collezionista Daniel Segmüller, per farci raccontare di più.
Il fulcro di questa esposizione è la collaborazione tra Sophie Taeuber-Arp e Hans Arp e l’importanza di fare libri d’artista in maniera indipendente durante i primi anni del XX secolo. Cosa ci dice del creare libri d’artista in maniera indipendente oggi? Come si inserisce questa pratica nel mercato dell’arte contemporanea?
Michaela Unterdörfer «Hauser & Wirth Publishers partecipa alle Printed Matter Art Book Fairs, che attraggono una comunità globale di editori e artisti, più e meno conosciuti. Una cosa che amo di questi creatori, operatori del settore, tutti insieme è vedere come il fare libri d’artista in maniera indipendente continua ad essere vibrante e variegato attraverso gli anni. Noi abbiamo le nostre serie di libri d’artista, in quanto questo desiderio di fare, legare e serializzare lavori persiste in tante pratiche di artisti, non importa quanto questi possano avere un successo commerciale».
Grazie alla vostra ricca collezione, avete esplorato il lavoro di Sophie Taeuber-Arp. L’artista svizzera è stata riscoperta soprattutto nella seconda metà del XX secolo. Nel 1981 c’è stata la sua prima retrospettiva al MoMA, dove quest’anno lei sarà la protagonista della grande esposizione “Sophie Taeuber-Arp. Living Abstraction” (Nov 21, 2021–Mar 12, 2022), attualmente in mostra al Kunstmuseum di Basilea. Ora, lei è riconosciuta come una dei più poliedrici artisti moderni. Quali sono le sue caratteristiche che avete identificato nei lavori della vostra collezione? Cosa apprezza in particolare?
Daniel Segmüller «Quello che mi affascina di più di Sophie Taeuber-Arp – come hai appena detto – è che lei era una grande personalità poliedrica. Un’artista universale che ha lasciato un’opera sfaccettata, multiforme come quasi nessun altro artista del XX secolo. Inoltre, non so di nessun altro artista la cui opera è così interdisciplinare. Che sia una pittrice astratta, una designer tessile, una designer di mobili, un architetto o una designer di interni, c’è sempre un filo comune che attraversa le sue opere: queste di solito hanno un linguaggio formale strettamente geometrico che è, tuttavia, spesso dissolto per via di elementi figurativi e giocosi. In questo modo, la geometria e la poesia si fondono nei lavori e quindi sorprendono attraverso un’inusuale leggerezza.
Forse i migliori esempi di ciò sono le marionette che Sophie Taeuber-Arp ha creato per lo spettacolo di marionette “König Hirsch” nel 1918. Le marionette sono state realizzate quasi esclusivamente sulle basilari forme geometriche del cono, del cubo, della sfera e del cilindro. Attraverso il movimento di queste figurine da parte dei burattinai, il rigorosamente geometrico e rigido si alterna al giocoso poetico e diventa così, per così dire, un agile ballet mécanique. Un altro esempio di tale fusione di geometria e poesia si può trovare nella nostra collezione con la raccolta di poesie “Muscheln und Schirme”. Sophie Taeuber-Arp ha realizzato quattro disegni per questa raccolta poetica di Hans Arp, pubblicata come stampa privata nel 1939, che sono riconoscibili nella loro forma come conchiglie astratte, ma poi si trasformano in una specie di creatura mitica attraverso elementi estranei alle conchiglie. Con questi disegni, Sophie Taeuber-Arp riesce in modo esemplare a far oscillare la sua arte al confine tra astrazione e figuratività. In questo modo, libera le sue composizioni per lo più chiaramente geometriche dalla loro forma rigorosa e quindi dà loro una nuova dimensione e leggerezza che è unica nell’arte astratta».
Come vi è venuta l’idea di cominciare la vostra collezione di opere di Arp e Taeuber-Arp? Cosa vi ha impressionato di più dei loro lavori?
DS «La collezione di opere di Arp e Taeuber-Arp mia e di mia moglie è cominciata 33 anni fa sul tavolo di una cucina nell’isola greca di Itaca. Lì abbiamo deciso di fondare una libreria antiquaria insieme. Il suo nome doveva riferirsi alle nostre due specialità, il modernismo letterario e i suoi libri illustrati. Così, abbiamo battezzato la libreria antiquaria “Die Wolkenpumpe” – dopo il primo (omonimo) volume di poesia di Hans Arp. Per noi, il suo lavoro rappresenta come nessun altro la coesistenza egualitaria di letteratura e arte, di parola e immagine.
Dal momento che Sophie Taeuber-Arp ha anche illustrato alcuni volumi di poesia di Hans Arp o entrambi erano rappresentati in portfolio con i loro stessi lavori, noi anche siamo diventati sempre più curiosi dell’artista Sophie Taeuber-Arp. Abbiamo notato che Hans e Sophie, dopo aver condiviso un linguaggio formale molto simile durante il periodo Dada, più tardi ognuno ha creato un lavoro completamente indipendente, che in realtà è piuttosto raro in una coppia di artisti. Solo nelle loro collaborazioni durante il periodo Dada e nei tardi anni ’30 con il Duo-Dessins i loro stili si intrecciano quasi oltre il riconoscimento della paternità. Diversamente, Sophie Taeuber-Arp ha creato opere astratto-concrete basate su un linguaggio formale geometrico.
Il lavoro di Arp, d’altra parte, con le sue forme amorfe, formava quasi un antipode a questo. Ma quando entrambi i linguaggi formali si uniscono, questa coppia di artisti crea opere incredibilmente emozionanti come quelle dell’“Album Grasse“, l’ultima collaborazione congiunta prima della morte di Sophie Taeuber-Arp: una perfezione e completezza come yin e yang. Ecco perché ci è stato subito chiaro che la nostra collezione deve contenere entrambi i linguaggi formali, quello di Hans Arp così come quello di Sophie Taeuber-Arp – nella complementarità, nel confronto e nella comunanza delle due opere».
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