06 giugno 2024

Londra, Cris Contini Contemporary apre la nuova sede con Mark James

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La galleria Cris Contini Contemporary inaugura la sua nuova sede di Londra, nel dinamico quartiere di Notting Hill, con una mostra di opere coloratissime dell'artista britannico Mark James

Esterno Cris Contini Contemporary art Gallery, London, Milano, Bruxelles, photo credit Laura Scatena

Fondata nel 2018 da Cristian Contini e Fulvio Granocchia, la galleria Cris Contini Contemporary inaugurerà la sua nuova sede a Londra il 13 giugno, con la mostra VIVID dell’artista inglese Mark James. Il nuovo spazio, che si estende su due livelli, è situato a Notting Hill, al numero 1 di Lonsdale Road, a pochi passi dalla famosa Portobello Road, in una zona dinamica e aperta alle nuove tendenze. «Siamo felici di aprire la nostra nuova galleria a Notting Hill – dichiarano Cristian Contini e Fulvio Granocchia – e inaugurare con la creatività di Mark James, che si integra perfettamente con lo spirito innovativo della nostra galleria e con il nostro impegno a offrire un’esperienza artistica unica al nostro pubblico».

Cris Contini Contemporary: dai grandi maestri del contemporaneo ai progetti per la sostenibilità

Con sedi e uffici a Milano e Bruxelles, la galleria ha anche organizzato il Padiglione di San Marino alla Biennale Arte di Venezia del 2022, situato negli spazi rinascimentali di Palazzo Donà dalle Rose. Il portfolio è eterogeneo e comprende artisti internazionali già storicizzati o emergenti, dai grandi maestri come Roy Lichtenstein, Pablo Picasso, Lucio Fontana, Andy Warhol e Robert Indiana ad autori come Endless, Antonio Freiles, Michelangelo Galliani, Ferruccio Gard, Michal Jackowski, Gioni David Parra, Jeff Robb e Simon Berger.

Inoltre, Cris Contini Contemporary sostiene attivamente artisti che lavorano con materiali rinnovabili, come David Begbie, o progetti di sensibilizzazione ambientale come We are Plastic di Elisa Cantarelli, oltre a interventi di responsabilità sociale come OG2020 di Cristiano Petrucci per Save the Children.

Interno Cris Contini Contemporary art Gallery, London, Milano, Bruxelles, photo credit
Laura Scatena

La svolta della pittura

Noto per FREEZE, documentario (1993) incentrato su Damien Hirst e sugli YBA – Young British Artists, James ha studiato Belle Arti al Goldsmiths College di Londra, luogo di formazione di quella generazione di artisti ribelli e geniali emergente in quegli anni. Ha proseguito poi gli studi artistici con un master in cinema e televisione presso il Royal College of Art. In seguito alla collaborazione come assistente del noto professore del Goldsmith College di Londra Sir Michael Craig-Martin e a un periodo da regista, l’artista è tornato a dedicarsi a pieno regime alla pittura.Tra i soggetti di altri film figurano Carl Andre, Richard Hamilton, Picasso e Matisse, Van Gogh, oltre a celebri figure del mondo della danza, dell’architettura e della musica. E poi, la svolta pittorica.

Mark James, photo credit Chris Morphet, courtesy of Cris Contini Contemporary

«Tracciare un percorso creativo diverso a metà carriera – commenta Michael Craig-Martin – è una sfida spaventosa e rischiosa ma, come si può vedere nel suo nuovo lavoro, Mark vi è riuscito. Sono veramente contento che abbia l’opportunità di presentare i suoi dipinti a un pubblico nuovo e più ampio, inaugurando la riapertura della Cris Contini Contemporary a Londra».

Il processo di creazione delle sue opere si è evoluto nel tempo. Inizialmente, consisteva nella trasformazione di alcune fotografie in bianco e nero dell’ambiente circostante in disegni con forme semplificate. Successivamente, le sue creazioni sono diventate sempre più autonome dall’osservazione e astratte, portando l’artista a sviluppare un suo “linguaggio” visivo distintivo.

VIVID: la mostra di Mark James a Cris Contini Contemporary

In questa occasione, James presenterà 22 nuovi dipinti e due stampe in edizione limitata. Colorati e gioiosi, sono strutturati in modo puntuale per creare giustapposizioni di forme, spazi e colori, evocando un’estetica del modernismo di metà secolo. Il critico d’arte di The Sunday Times Waldemar Januszczak ha definito il suo stile “Suprematismo pop”.

Mark James, All Through The Night, 2016 Acrylic on canvas 152 x 214 cm. 60 x 84 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

La tavolozza di colori utilizzata da James è dominata da tonalità di rosso e blu, calde e vivaci, spesso equilibrate da tonalità terrose come ocra gialla e terra di Siena naturale, e da combinazioni contrastanti come magenta accanto a terra d’ombra bruciata o giallo di Napoli accanto a cremisi d’alizarina. Le tele sono intitolate con nomi ispirati ai suoni e ai brani dell’epoca del jazz e dello swing. «Sebbene i dipinti non siano ispirati a canzoni specifiche – racconta l’artista – utilizzo i titoli delle canzoni per dare un nome alle mie opere, selezionando la musica che ritengo risuoni maggiormente con ciascun dipinto. Mi piace particolarmente la musica jazz e lo swing, molte persone hanno commentato che i dipinti hanno una sorta di “vibrazione” jazz».

Mark James, Come Fly With Me, 2024 Acrylic on canvas 91 x 122 cm. 36 x 48 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Sono dipinti con una forte identità personale. «In un certo senso – spiega James – le mie opere non significano nulla, sono ciò che sono, proprio come “un albero è un albero bello”. Così come le esperienze che suscitano emozioni, sentimenti e sono il preludio a ogni sorta di piacere umano privato e condiviso, spero che anche i miei dipinti facciano lo stesso nel mondo».

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